martedì 13 marzo 2012

un compendio

Ho voluto riunire un po' tutte le varie versioni che conosco di cappuccetto rosso, in un unico racconto....ma sempre c'era il sole, era una bella giornata e di pioggia proprio nemmeno l'ombra! Allora eccolo qui:

C'era una volta, tanto, tanto tempo fa, una bambina che viveva, con la sua mamma e il suo papà, nell'ultima casetta del paese, proprio sul limitare del bosco. Era molto carina e simpatica, sempre gentile e sorridente e per questo motivo tutti le volevano bene. La sua nonna le aveva cucito una bella mantellina rossa col cappuccio e a lei piaceva talmente tanto, che se la metteva ogni volta che usciva di casa. Così, dopo un po' di tempo, nessuno si ricordava più come si chiamasse: poteva essere Alexandra, Annalisa, Arianna oppure Beatrice, ma tutti ormai la chiamavano Cappuccetto rosso.

Un giorno la Mamma la chiamò, mentre giocava con la sua bambola, e le disse:"La Nonna sta poco bene, è a letto con un gran raffreddore.Dovresti essere così gentile da portarle questo panierino con il pranzo, così non dovrà alzarsi a cucinare".
"Volentieri!" disse la bimba e si infilò il suo bel cappuccio.La Mamma aggiunse:" Mi raccomando, però, vai dalla Nonna dritta filata, non svagarti per strada e, soprattutto, non fermarti a parlare con chi non conosci. Attenta al Lupo, che è un gran mascalzone".

Cappuccetto partì. Era una bellissima giornata, così decise di passare attraverso il bosco per vedere gli scoiattoli e i cerbiatti che giocavano nella radura. Il sole passava attraverso i rami, facendo brillare le farfalle e i fiorellini del prato. Cappuccetto pensò che sarebbe stato bello raccoglierne un bel mazzolino per rallegrare la Nonna e aiutarla a guarire più in fretta. Così si fermò, canterellando. Un suo amico pettirosso la vide e le ricordò le raccomandazioni della Mamma, ma Cappuccetto, non volle dargli retta: voleva fare di testa sua!

Proprio in quel momento, il famoso Lupo cattivo stava girando per il bosco in cerca di qualcosa da mangiare. Come vide la bambina, si leccò i baffi pregustando un buon pranzetto. Le si avvicinò e le disse: "Ciao, bella bambina, cosa fai qui nel bosco? Non hai paura?" Cappuccetto ricordò subito alle raccomandazioni ricevute, ma, vedendo il Lupo così gentile, credette che  la Mamma avesse esagerato; così rispose :"vado dalla Nonna, a portarle il pranzo". Il Lupo pensò:"Bene, bene, così mi mangerò anche lei!", ma, sempre fingendosi gentile, chiese indicazioni su dove fosse la casa della nonna , poi le propose una gara a chi sarebbe arrivato per primo, salutò la bambina e se  ne andò.

Cappuccetto continuò a raccogliere i fiori, mentre il Lupo, con quattro salti giunse a casa dellla Nonna e, fingendosi la nipotina, riuscì a farsi aprire la porta. In un balzo fu sulla Nonna e se la mangiò in un boccone. Poi si mise in testa la cuffietta della vecchina, calzò gli occhiali, chiuse le imposte per far buio nella stanza e si infilò sotto le coperte.

Dopo un po' di tempo Cappuccetto arrivò alla casetta e bussò alla porta. Il Lupo, imitando la voce della Nonna, la fece entrare e la invitò a riposarsi dalla passeggiata facendola sedere sul letto vicino a lui. Cappuccetto si accorse che la vecchietta era proprio strana e disse: "Ma Nonna, come sei pelosa!" "Ho messo la pelliccia, perchè avevo freddo" "Ma Nonna, che orecchie lunghe, che hai!" " Mia cara, è per sentirti meglio" " E che occhi grandi, che hai!" "E' per vederti meglio" "Ma che bocca grande che hai!" "E' per mangiarti meglio!" E in un balzo il Lupo fu sopra Cappuccetto e si mangiò anche lei in un sol boccone.
Il golosone era proprio soddisfatto, si sentiva al sicuro e aveva mangiato talmente tanto e così in fretta, che si addormentò sul letto e si mise a russare fortissimo.

Dopo poco tempo un Cacciatore, che conosceva la Nonna, passò vicino alla casetta e,sentendo quel baccano, pensò:” Per la Peppina! Ma come russa oggi la nonna! Sarà meglio che vada a vedere cosa sta succedendo!” Entrò e, come vide il Lupo, capì subito cos'era successo. Allora prese un grosso paio di forbici dalla cucina e gli tagliò la pancia.
 Nonna e nipotina balzarono fuori tutte intere dalla pancia del Lupaccio goloso e raccontarono tutto al Cacciatore.
Allora quello uscì, prese un bel po' di pietre e le mise nella pancia del Lupo, poi la Nonna gliela ricucì per bene.Quando il malandrino si svegliò aveva una gran sete, si sentiva  pesante, così pensò bene di andare al pozzo a bere dell'acqua fresca.Ma il gran peso delle pietre lo trascinò sul fondo del pozzo, dove morì annegato. Così Cappuccetto, la Nonna e il Cacciatore festeggiarono col bel pranzetto preparato dalla Mamma e con la pelle del Lupo fecero un bel tappeto da mettere davanti al camino.
La storia finisce qui, ma.....sarà davvero andata così? E' passato tanto di quel tempo e la storia è stata raccontata tante di quelle volte, che qualcuno ha finito col raccontarla in un altro modo e qualcuno in un altro ancora: c'è chi dice che non fu il Cacciatore a salvare Nonna e nipotina, ma la Fatina del bosco che, avvisata dal Pettirosso, arrivò di corsa con la sua bacchetta magica e le fece uscire dalla pancia del Lupo senza doverla tagliare. Altri raccontano che il cacciatore non era altri che il papà di Cappuccetto, mandato dalla Mamma a cercare la bambina che tardava a tornare. Qualcuno, invece, dice che il Lupo restò a bocca asciutta perchè prima non volle mangiare la Nonna pensando che fosse troppo vecchia e avesse la carne dura dura e che, quindi, la chiuse in un armadio. E poi non riuscì a mangiare nemmeno Cappuccetto perchè questa fu più svelta di lui a scappare. Anzi, sembra che il Cacciatore, incontratolo che inseguiva la bambina, lo prese di mira col suo fucile a pallini e lo stia inseguendo ancora adesso......Insomma cosa sia successo davvero non si sa.  L'importante è che il malandrino abbia ricevuto un bel castigo per la sua ingordigia e le sue cattive intenzioni e, soprattutto, più importante ancora è che Cappuccetto capì che è sempre meglio dar retta ai consigli della mamma perchè sono sempre dettati dall'esperienza e dall'amore.

Infatti pochi giorni dopo, Cappuccetto incontrò un altro Lupo che gentilmente le chiese chi fosse e dove andasse. Invece di rispondergli, la bambina corse a casa della Nonna e chiuse a chiave la porta. Il lupo, allora, pensò bene di aspettarla quando fosse uscita per mangiarsela in un boccone e si nascose sul tetto della casetta. Ma la Nonna era più furba del Lupo: prese una gran quantità di brodo profumato di salsicce e lo mise, bollente, nel mastello che c’era fuori dalla finestra. Il Lupo, nel sentire quel profumino, si sporse dal tetto per vedere cosa ci fosse di buono da rubare, ma…scivolò, finì nel mastello e annegò miseramente.


Spero che ci sia tutto....

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