Ho voluto riunire un po' tutte le varie versioni che conosco di cappuccetto rosso, in un unico racconto....ma sempre c'era il sole, era una bella giornata e di pioggia proprio nemmeno l'ombra! Allora eccolo qui:
C'era una volta, tanto, tanto tempo fa, una bambina che viveva, con la sua mamma e il suo papà, nell'ultima casetta del paese, proprio sul limitare del bosco. Era molto carina e simpatica, sempre gentile e sorridente e per questo motivo tutti le volevano bene. La sua nonna le aveva cucito una bella mantellina rossa col cappuccio e a lei piaceva talmente tanto, che se la metteva ogni volta che usciva di casa. Così, dopo un po' di tempo, nessuno si ricordava più come si chiamasse: poteva essere Alexandra, Annalisa, Arianna oppure Beatrice, ma tutti ormai la chiamavano Cappuccetto rosso.
Un giorno la Mamma la chiamò, mentre giocava con la sua bambola, e le disse:"La Nonna sta poco bene, è a letto con un gran raffreddore.Dovresti essere così gentile da portarle questo panierino con il pranzo, così non dovrà alzarsi a cucinare".
"Volentieri!" disse la bimba e si infilò il suo bel cappuccio.La Mamma aggiunse:" Mi raccomando, però, vai dalla Nonna dritta filata, non svagarti per strada e, soprattutto, non fermarti a parlare con chi non conosci. Attenta al Lupo, che è un gran mascalzone".
Cappuccetto partì. Era una bellissima giornata, così decise di passare attraverso il bosco per vedere gli scoiattoli e i cerbiatti che giocavano nella radura. Il sole passava attraverso i rami, facendo brillare le farfalle e i fiorellini del prato. Cappuccetto pensò che sarebbe stato bello raccoglierne un bel mazzolino per rallegrare la Nonna e aiutarla a guarire più in fretta. Così si fermò, canterellando. Un suo amico pettirosso la vide e le ricordò le raccomandazioni della Mamma, ma Cappuccetto, non volle dargli retta: voleva fare di testa sua!
Proprio in quel momento, il famoso Lupo cattivo stava girando per il bosco in cerca di qualcosa da mangiare. Come vide la bambina, si leccò i baffi pregustando un buon pranzetto. Le si avvicinò e le disse: "Ciao, bella bambina, cosa fai qui nel bosco? Non hai paura?" Cappuccetto ricordò subito alle raccomandazioni ricevute, ma, vedendo il Lupo così gentile, credette che la Mamma avesse esagerato; così rispose :"vado dalla Nonna, a portarle il pranzo". Il Lupo pensò:"Bene, bene, così mi mangerò anche lei!", ma, sempre fingendosi gentile, chiese indicazioni su dove fosse la casa della nonna , poi le propose una gara a chi sarebbe arrivato per primo, salutò la bambina e se ne andò.
Cappuccetto continuò a raccogliere i fiori, mentre il Lupo, con quattro salti giunse a casa dellla Nonna e, fingendosi la nipotina, riuscì a farsi aprire la porta. In un balzo fu sulla Nonna e se la mangiò in un boccone. Poi si mise in testa la cuffietta della vecchina, calzò gli occhiali, chiuse le imposte per far buio nella stanza e si infilò sotto le coperte.
Dopo un po' di tempo Cappuccetto arrivò alla casetta e bussò alla porta. Il Lupo, imitando la voce della Nonna, la fece entrare e la invitò a riposarsi dalla passeggiata facendola sedere sul letto vicino a lui. Cappuccetto si accorse che la vecchietta era proprio strana e disse: "Ma Nonna, come sei pelosa!" "Ho messo la pelliccia, perchè avevo freddo" "Ma Nonna, che orecchie lunghe, che hai!" " Mia cara, è per sentirti meglio" " E che occhi grandi, che hai!" "E' per vederti meglio" "Ma che bocca grande che hai!" "E' per mangiarti meglio!" E in un balzo il Lupo fu sopra Cappuccetto e si mangiò anche lei in un sol boccone.
Il golosone era proprio soddisfatto, si sentiva al sicuro e aveva mangiato talmente tanto e così in fretta, che si addormentò sul letto e si mise a russare fortissimo.
Dopo poco tempo un Cacciatore, che conosceva la Nonna, passò vicino alla casetta e,sentendo quel baccano, pensò:” Per la Peppina! Ma come russa oggi la nonna! Sarà meglio che vada a vedere cosa sta succedendo!” Entrò e, come vide il Lupo, capì subito cos'era successo. Allora prese un grosso paio di forbici dalla cucina e gli tagliò la pancia.
Nonna e nipotina balzarono fuori tutte intere dalla pancia del Lupaccio goloso e raccontarono tutto al Cacciatore.
Allora quello uscì, prese un bel po' di pietre e le mise nella pancia del Lupo, poi la Nonna gliela ricucì per bene.Quando il malandrino si svegliò aveva una gran sete, si sentiva pesante, così pensò bene di andare al pozzo a bere dell'acqua fresca.Ma il gran peso delle pietre lo trascinò sul fondo del pozzo, dove morì annegato. Così Cappuccetto, la Nonna e il Cacciatore festeggiarono col bel pranzetto preparato dalla Mamma e con la pelle del Lupo fecero un bel tappeto da mettere davanti al camino.
La storia finisce qui, ma.....sarà davvero andata così? E' passato tanto di quel tempo e la storia è stata raccontata tante di quelle volte, che qualcuno ha finito col raccontarla in un altro modo e qualcuno in un altro ancora: c'è chi dice che non fu il Cacciatore a salvare Nonna e nipotina, ma la Fatina del bosco che, avvisata dal Pettirosso, arrivò di corsa con la sua bacchetta magica e le fece uscire dalla pancia del Lupo senza doverla tagliare. Altri raccontano che il cacciatore non era altri che il papà di Cappuccetto, mandato dalla Mamma a cercare la bambina che tardava a tornare. Qualcuno, invece, dice che il Lupo restò a bocca asciutta perchè prima non volle mangiare la Nonna pensando che fosse troppo vecchia e avesse la carne dura dura e che, quindi, la chiuse in un armadio. E poi non riuscì a mangiare nemmeno Cappuccetto perchè questa fu più svelta di lui a scappare. Anzi, sembra che il Cacciatore, incontratolo che inseguiva la bambina, lo prese di mira col suo fucile a pallini e lo stia inseguendo ancora adesso......Insomma cosa sia successo davvero non si sa. L'importante è che il malandrino abbia ricevuto un bel castigo per la sua ingordigia e le sue cattive intenzioni e, soprattutto, più importante ancora è che Cappuccetto capì che è sempre meglio dar retta ai consigli della mamma perchè sono sempre dettati dall'esperienza e dall'amore.
Infatti pochi giorni dopo, Cappuccetto incontrò un altro Lupo che gentilmente le chiese chi fosse e dove andasse. Invece di rispondergli, la bambina corse a casa della Nonna e chiuse a chiave la porta. Il lupo, allora, pensò bene di aspettarla quando fosse uscita per mangiarsela in un boccone e si nascose sul tetto della casetta. Ma la Nonna era più furba del Lupo: prese una gran quantità di brodo profumato di salsicce e lo mise, bollente, nel mastello che c’era fuori dalla finestra. Il Lupo, nel sentire quel profumino, si sporse dal tetto per vedere cosa ci fosse di buono da rubare, ma…scivolò, finì nel mastello e annegò miseramente.
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