Nel tempo libero si dilettava a disegnare bambini e i suoi lavori colpirono la direttrice, che li mandò in visione alla Emil Funk Verlag, una casa editrice di Monaco specializzata in arte religiosa.La società pubblicò una serie di cartoline che ebbe gran successo e poi, nel 1934, una raccolta di suoi disegni, intitolata Das buch-Hummel, con testo poetico di Margarete Seemann.
Poco tempo dopo, Franz Goebel, proprietario di una fabbrica di porcellane, che era alla ricerca di qualcosa di nuovo da lanciare sul mercato, fu colpito da una cartolina illustrata da Berta ed ottenne dal convento i diritti di fabbricare figurine di porcellana basate sui disegni della Hummel. Il successo seguì immediamente l'esposizione dei lavori nella fiera di Lipsia.
nel 1937, un dipinto intitolato I volontari, le attirò l'odio di Hitler che denunciò la rappresentazione di bimbi tedeschi con teste da idrocefali.Le autorità naziste le permisero di continuare a lavorare, ma vietarono la distribuzione della sua arte in Germania.
La rivista nazista Man SA disse " non c'è posto nelle file degli artisti tedeschi per una come lei.L'amata patria non può permettere che i giovani della Germania vengano descritti come femminucce senza cervello".
Nel 1940 il governo nazista chiuse tutte le scuole religiose, quindi anche quella dove viveva Berta. Il governo si impadronì anche del convento e costrinse le suore ad andarsene quasi tutte. Rimasero una quarantina di donne, confinate in un piccolo spazio, senza riscaldamento e senza mezzi di sostentamento.
Suor Maria Innocentia visse in una piccola cella, dove dormiva e dove lavorava. Il frutto del suo lavoro fu per la metà requisito dai nazisti e per l'altra metà servì come reddito alle suore.La vita era molto dura: cibo scarso e freddo intenso.Tutto questo finì col minare la sua salute . Dalla sua sofferenza scaturì il suo lavoro più personale: le stazioni della via crucis, che denotano grande profondità espressiva e individualità artistica.
Tornò al convento poco prima che la regione fosse liberata dalla forze francesi libere. La sua salute, però, non era migliorata e nel 1946, a soli 37 anni, Berta morì e fu sepolta nel cimitero del convento
Goebel, con il suo team di artisti, portò avanti il lavoro lasciato in eredità dalla Hummel.
Dopo il 1945 le sue opere divennero popolarissime in America, poichè molti soldati che avevano combattuto in Europa, tornarono a casa portando con sè le sue figurine come ricordo.
Goebel interruppe la creazione di nuove figure nel 2008.
Ancora oggi queste statuette sono molto amate e ricercate dai collezionisti.
La sorella di suor Innocentia istituì un museo nella casa di famiglia a Missing e uno dei bambini rappresentati da Berta nelle sue figure, Sieglinde Schoen, istituì un museo Hummel a New Braunfels in Texas.
Il primo sindaco di Rosemont, Illinois, D.E.Stephens, ha accumulato la più grande collezione di tutto il mondo. Alla sua morte l'ha lasciata in eredità alla città di Rosemont che, per ospitarla, ha costruito il D.E.Stephens Museo di Hummel, che è stato aperto nel 2011.
Grazie per questa bella descrizione che completa la mia ricerca di una statuina di pastorello che suona il flauto, che ricordavo da piccola, acquistat adalla mia cara nonna, in coppia con la sua compagna, in un viaggio in Germania fatto a fine 50. A me, dopo la sua morte, rimase solo la seconda, raffigurante una pastorella che canta con un uccellino accanto, e intanto lavora ai ferri. Non sapevo nemmeno di che tipo di ceramiche si trattasse, così ho iniziato una lunga ricerca su Internet che tuttavia, sino a qualche tempo fa, era risultata infruttuosa. Poi,di colpo,ecco apparire uno dei personaggi che richiamavano la figurina che cercavo! E poi la toccante storia che ho potuto conoscere grazie a voi! E proprio stamattina mi è arrivato il pastorello,dal Regno Unito, in ottime condizioni e della medesima epoca della mia statuina...che canterà più felice perchè accompagnata del suo innamorato!
RispondiEliminaPatrizia - Torino
sono contenta di averti aiutato e soprattutto che la pastorella abbia ritrovato il suo amico!
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