sabato 10 marzo 2012

Dallo scaffale dei libri

Verso la fine degli anni '60, nella biblioteca di una quieta casa inglese, è venuto fortuitamente alla luce il diario redatto per l'anno 1906 da Edith Holden, una giovane signora di estrazione vittoriana, naturalista ben preparata, disegnatrice attenta, e donna dotata di una non comune sensibilità poetica.
Edito in facsimile, il diario ha avuto una straordinaria fortuna nei paesi di lingua inglese e in tutti quelli dove, tradotto e fedelmente imitato nella grafia e nella veste, è stato pubblicato.
Gli umori della campagna attraverso le quattro stagioni, i fiori, gli insetti e le altre piccole creature che la popolano:  tutto questo si unisce alle annotazioni quotidiane, ai detti universali della saggezza popolare e contadina, alle romantiche poesie predilette dall'autrice e riferite al tempo e alla natura, giungendo a un risultato estremamente aggraziato e piacevole per l'occhio e per lo spirito.
Non è un libro "vecchio", perchè è fatto di natura e poesia, e la prima si rinnova eternamente, la seconda è eternamente giovane. E i disegni che lo arricchiscono, oltre che scientificamente accurati,  sono frutti d'amore. Insomma: un libro per tutte le stagioni, un dono per tutte le occasioni.

(presentazione dell'editore)

in coperina : Luì grosso che nutre la prole

1 commento:

  1. lunedì vado subito a comprarlo....ne avevo sentito parlare, ma mi era sfuggito! E' grave, dottore?

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