domenica 18 marzo 2012

tennis

Prima mi pareva di avere la febbre, non mi sentivo bene, allora mi sono avvolta in un plaid e mi sono piazzata davanti alla tv. C'era una partita di tennis Federer-Nadal: che gioco!!Che partita! Ammiro la concentrazione, la forza e la voglia di vincere che entrambi mettono in campo. Nessuno dei due cede di un millimetro! Ho visto colpi fantastici! E' appena finita, a Indian Wells, con un vento fastidiosissimo e la minaccia della pioggia che ieri li ha costretti a sospendere la partita. Ha vinto Federer, ma ho visto un Nadal che era dovunque, sul campo e arrivava a tutte le palline. La precisione dello svizzero ha avuto la meglio.


Mi piace Roger: così corretto, serio, sempre elegantissimo,
 col sorriso e le parole giuste. La sua commozione quando vince
 qualcosa a cui tiene particolarmente. Meno simpatica la mogliettina,
 sempre seduta , a masticare chewing gum con rarissimi sorrisi e
una tensione che pare sia lei a dover vincere o perdere.
Sembra un po' un burattinaio che tira i fili del marito.
 Ma mi piace anche Rafael, così "latino"! Dicono fosse bombato .
Se fosse vero, pare che in Spagna certe pratiche siano largamente diffuse, mi dispiacerebbe molto per lui.
Perchè ha cominciato a gareggiare tanto giovane che di sicuro non era in grado di decidere per sè questo tipo di cose. Io gli dò il beneficio del dubbio.


Ma il tennista che mi piace di più è Djokovic. Perchè è sempre allegro, ride e scherza, fa le imitazioni dei colleghi e delle colleghe. Novak alleggerisce l'atmosfera e fa ricordare che, anche se in ballo ci sono tanti bei soldoni, il tennis rimane un gioco, uno sport. Una cosa da fare sorridendo e godendone interamente. Peccato che ieri sia stato eliminato da un pennellone alto due metri e dieci, di cui non ricordo il nome, perchè piuttosto insignificante.

Giorgio adesso ha girato su un canale che parla di calcio e delle eterne polemiche ad esso correlate. UFFA! Queste" signorine" che non hanno mai i 90 minuti nelle gambe, che sono stanche per aver fatto in undici, una partita di un'ora e mezza tre giorni prima,che sono sempre a batter cassa, dovrebbero imparare dai tennisti, che lottano da soli per due o tre ore, tutti i giorni, durante una sessione, correndo come disperati. e mettendo l'anima in quello che fanno.

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