venerdì 9 marzo 2012

fuori sacco

Paola risponde alla nostra domanda raccontandoci cosa è "fuori sacco" e come è nato. Ecco  cosa scrive:



La rubrichetta "Fuori sacco" compare per la prima volta sul quindicinale Emmaus nel 1998 e forse è bene rispiegare il titolo, che solo qualche impiegato alle Poste oggi comprende.
Esso nasce da un ricordo lontano e da un oggetto probabilmente ormai introvabile: erano buste celesti, lucide, quadrate.  Su di esse era stampato in bel corsivo "AVANTI", poi "ROMA" e in alto, "FUORI SACCO". Le usava papà per spedire i suoi articoli come corrispondente del quotidiano socialista fin dagli anni quaranta: a noi bambini era affidato l'incarico di portarle di corsa e sempre in ritardo, all'accelerato delle 19 circa, che si fermava alla stazione di Tolentino.
Lì il capotreno le prendeva al volo dalle nostre mani e le depositava sopra un bancone e dal modo in cui le buste erano trattate, noi intuivamo se quel ferroviere era ostile o amico al partito di papà.
FUORI SACCO voleva dire che a quella lettera doveva essere data la priorità su tutta l'altra corrispondenza e che aveva il diritto di viaggiare senza francobollo. La busta era sempre ben gonfia, perchè papà non si preoccupò mai della lunghezza dei suoi articoli.
Come d'altra parte non si preoccupò mai della sua calligrafia: personalissima, incapace di rispettare i margini, gli a capo. le spaziature. Uno strano intreccio di lettere greche, cancellature e sovrapposizioni.
Ma lui rimase sempre se stesso, dalle cronache giovanili, come quella cronaca di una corsa di biciclette che gli costò un'ammonizione da parte del gerarca fascista, fino all'ultimo articolo,  che  preparava su un minuscolo notes, indecifrabile a chiunque...
Sempre la stessa lucidità, sempre la stessa passione civile, sempre la stessa attenzione ai problemi del territorio, nella convinzione che nulla è troppo piccolo da non meritare  una riflessione e rispetto.
Per me FUORI SACCO è quindi una parola magica, un titolo che ho rubato a quelle buste celesti, lucide e quadrate e la mia piccola rubrica poteva essere chiamata solo in questo modo.

Immagine da Avventura di Natale- Mariapia

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