venerdì 30 maggio 2014

Aspettando il Giro

A che ora passano? Alle due , forse prima, dice il Giacomino.

Il Giacomino è uno che di ciclismo se ne intende perchè legge la Gazzetta, e poi va al lavoro in bicicletta, con una molletta del bucato che stringe l'orlo del pantalone così non si sporca con il grasso della catena.

Meglio muoversi se no non vediamo niente.

La strada provinciale dove passeranno i corridori è appena fuori dal paese, non lontano da casa. Oltre i giardini il profumo delle rose si dissolve in fretta, lasciando il posto a un odore di niente, di spazi provvisori.

Qualcuno sta arrivando, si discute quale sia la posizione più strategica, meglio là dove la strada è in leggera salita oppure dove si allarga un po'? Il lungo rettilineo è deserto e silenzioso. Sono già le due passate e non si vede nessuno all'orizzonte. Il sole alto picchia forte, non c'è nemmeno una nuvola in cielo, nemmeno vicino alle montagne che segnano l'orizzonte.

Tu a chi tieni? Io tengo a Bartali.

Anche se adesso si sentono alla radio dei nomi nuovi, la scelta è quella. O tieni a Bartali o tieni a Coppi. O ti piace la Sofia Loren o ti piace la Lollobrigida. O sei della DC o sei comunista. Punto.

A turno le persone che si sono raccolte ai bordi della strada si piegano come in un inchino, per vedere più lontano, caso mai ci fossero novità, ma il fondo è tremolante e indistinto. Poi all'improvviso un voce un po' più in là dice 
Arrivano!

Tutti fanno un passo avanti e finiscono quasi in mezzo alla strada, ma a spuntare non sono i corridori; è un'automobile  nera , di quelle con l'altoparlante sul tetto e un uomo dentro, col cappello, che parla con il microfono così vicino alla bocca che sembra voglia mangiarselo.
La macchina viene avanti piano piano. Quando la voce tace, il tale col cappello abbassa il finestrino e lancia foglietti di carta colorata che all'inizio sembrano volare verso l'alto ma poi cambiano idea e vanno giù lentamente a sparpagliarsi sull'asfalto.
Un ragazzino ne raccoglie qualcuno ma evidentemente non è interessato alle offerte straordinarie del Mobilificio Lombardo e un po' deluso li ributta in terra.

Sarebbe bello avere una panchina dove sedersi un po'... meglio ancora se arrivasse il carretto dei gelati. Inutile pensarci, tanto il Giro sarà qui a minuti.
La gente sta esaurendo tutta l'eccitazione dell'attesa e sbuffa un po'; chi ce l'ha, guarda continuamente l'orologio e chi non ce l'ha chiede ogni due minuti che ore sono.

Poi improvvisamente l'atmosfera cambia. Si sente della musica, qualcuno ride, si battono le mani. E' arrivata la carovana del Giro!
Anche lo scorso anno è stato così ! Ci sono un paio di automobili lunghe e scoperte come quelle che si vedono nei film americani. Tengono la radio accesa a tutto volume e sulle fiancate hanno delle sgargianti scritte pubblicitarie. Ma soprattutto le ragazze che stanno sedute un po' a mezz'aria sui sedili posteriori lanciano omaggi agli spettatori : piccole confezioni di dentifricio, bustine con campioni di borotalco, caramelle!!!

Subito ai bordi della strada si scatena una guerra fratricida alla conquista del trofeo che verrà orgogliosamente mostrato a parenti ed amici con il commento IO C'ERO!

Mentre le auto si allontano, gli astanti (!!), dopo aver indecorosamente spazzato il ciglio della strada, sembrano ricomporsi perchè ormai è arrivato il grande momento, ma non so perchè, dopo il trambusto, quelli più alti, che prima erano alle mie spalle, adesso mi stanno davanti e quasi mi impediscono di vedere la strada. Allungo il collo, mi tendo sulla punta dei piedi, trovo uno spiraglio...
Nonostante le grida di incitamento sento arrivare dalla strada un rumore leggero simile a  un sibilo di vento e poi all'improvviso ecco scorrere veloce "la cosa"... una massa colorata di schiene chine sui manubri, le teste incassate nelle spalle, il fruscio dei pedali e poi più niente. Il Giro è passato.

Hai visto la maglia rosa? Certo che l'ho vista!
Quante caramelle hai preso? Un po'... ma le ho già mangiate tutte.
Carino, eh, il tubetto del Colgate ! Sì,sì, l'ho regalato alla Loretta perchè le piaceva tanto...


Viva  il Giro d'Italia !!!




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