lunedì 30 luglio 2018

Parliamo di gioielli

E' interessante conoscere, quando è possibile, la storia dei gioielli più famosi nel mondo. C'è un libro, uscito di recente, che ne racconta qualcuna, parlando della famosa casa d'aste Christie's: il volume "Christie's: The Jewellery Archives Revealed" esplora gli archivi della famosa casa d'aste alla ricerca dei gioielli più belli e misteriosi venduti negli ultimi 250 anni.
Dalla collana di smeraldi e diamanti di Bulgari posseduta da Elizabeth Taylor fino alla corona indossata dalla Principessa Margaret al suo matrimonio, il libro ripercorre la storia di fantastici pezzi di gioielleria, ma nessuno di questi è misterioso ed affascinante come la perla chiamata La Regénte ("la reggente", ndt).



Ha girato il mondo in circostanze misteriose", afferma l'autore del libro Vincent Meylan, specialista di pietre preziose e gioielleria di pregio.
Venduto tre diverse volte all'asta da Christie's, la gemma appartiene da sempre alla nobiltà francese. È anche una delle perle più grandi del mondo con i suoi 302.68 grani di peso - un'unità di misura che i gioiellieri usano per valutare le perle (ogni grano corrisponde a circa 0,25 carati).
Eppure impallidisce di fronte a una gemma che è stata ritrovata recentemente a Puerto Princesa, sull'isola di Palawan nelle Filippine e che si ritiene essere al momento la più grande perla del mondo con i suoi 34 chili di peso (evidentemente non è destinata ad arricchire il collo di qualche dama!) Questa perla è stata trovata da un povero pescatore che per 10 anni l'ha tenuta sotto il letto come portafortuna. Poi, dovendo traslocare, ha portato la conchiglia gigante ad una sua zia, perchè la conservasse per lui. La zia è il capo dell'ufficio turistico di Palawan e ha pensato bene di esporre la conchiglia nei locali pubblici dell'isola. Da lì la scoperta del valore enorme della perla e il cambiamento sostanziale nella vita del pescatore.



Le prime menzioni della Regénte risalgono all'800 quando Napoleone comprò la pietra preziosa e la incluse nei gioielli della corona francese. È stata infatti indossata dalla seconda moglie dell'Imperatore, Marie Louise, da cui ha preso il nome.




Un altro pezzo di incredibile gioielleria che l'Imperatrice Marie-Louise era solita indossare era un diadema di smeraldi avuto come regalo di nozze proprio da Napoleone. Negli anni 50 del secolo scorso, gli smeraldi sono stati sostituiti da 79 turchesi persiani.






Nonostante tutto, La Regénte è rimasta una delle gemme favorite in famiglia ed è stata poi indossata dalla moglie di Napoleone III, l'imperatrice Eugénie, che la fece incastonare in una spilla. Il gioiello è rimasto parte della collezione della corona francese fino a che non è stato venduto dal 1887 dalla repubblica di Parigi a seguito della caduta dell'Impero Francese.

Dopodiché la perla è finita in Russia, a casa della opulenta famiglia Youssoupov. E qui comincia il mistero, perché la famiglia ha dovuto andare in esilio nel 1919 in seguito alla Rivoluzione Bolscevica.
Per 70 anni se ne sono perse le tracce fino a una compravendita anonima avvenuta a New York. Nessuno sa come abbia lasciato la Russia.
Quella di New York è stata la prima apparizione della perla negli archivi di Christie's. Successivamente il gioiello è stato messo all'asta nel 1988, finendo a Ginevra. E da Ginevra è stato venduto di nuovo per l'impressionante cifra di 2 milioni e mezzo di dollari.

Se La Regénte non fosse abbastanza misteriosa da stuzzicare il vostro interesse, vi presentiamo altri gioielli dal libro di Meylan pescati dagli ultimi 250 anni di archivi di Christie's:

La corona nota come Cambridge Lover's Knot ("Il nodo d'amore di Cambridge", ndt) originariamente creata per la Principessa Augusta di Hesse Cassel, Duchessa di Cambridge. Una copia della corona è stata poi indossata dalla Regina Elisabetta II, da Lady Diana, e da Catherine, Duchessa di Cambridge.

Poi c'è questa collana di ametiste e diamanti indossata dalla Regina Alessandra.



E la Principessa Margaret, la sorella della Regina Elisabetta II, ha indossato questa splendida corona il giorno del suo matrimonio nel 1960.







Per non parlare della collana di diamanti e smeraldi creata da Bulgari per la collezione di Elizabeth Taylor.







Concludendo con un altro pezzo della collezione dell'attrice: una splendida collana di rubini, diamanti e perle tra cui la famosa perla La Peregrina del tesoro della corona di Spagna.



sabato 28 luglio 2018

Tempietti e padiglioni

Sono arrivata appena adesso, reduce da un tuffo nel mio passato letterario...cioè: ho riletto alcuni dei miei preferiti tra quelli a firma Delly: grandi emozioni, cuori palpitanti, teneri baci sulle palpebre, orgoglio, fede, carità, bellezze purissime, animi ardenti e quant'altro. Ma come sono stati bravi i due fratelli De La Rosiere  a riscrivere mille volte la storia di Cenerentola!!
 Dato che il mio genere preferito, normalmente, è il thriller, ogni tanto un tuffo nel rosa e nel delicato serve a preservarmi dall'angoscia e dal truculento e a ristabilire l'equilibrio tra un mondo perfetto ed uno orrendo.
Nei libri di Delly, "lui" è sempre di nobile stirpe, è straordinariamente ricco e vive in vecchi castelli o palazzi, dotati di immensi giardini e parchi, che sconfinano spesso nel bosco. In questi parchi ci sono, di solito, dei tempietti marmorei, fatti costruire da antenati viaggiatori. Tempietti che sorgono sulle rive di un laghetto di ninfee, dove il "signore" passa il tempo fumando e ascoltando la musica che gli suona la bella baiadera di turno che, comunque, verrà poi dimenticata per lasciare il posto a "lei". Lei che è sempre nobile, ma povera e spesso si rifugia un questi tempietti per guardare la vita della bella società senza essere vista. Il tempietto può essere anche il luogo dell'incontro fra i due, destinati ad un amore imperituro...
Ho fatto una piccola ricerca, ed ecco il risultato: i tempietti in questione possono essere come questi:

























giovedì 26 luglio 2018

" La fiorita" di Castelluccio di Norcia : tra natura e magia

Qualche giorno fa la nostra cara amica Paola, che vive a Macerata, in una mail in cui elencava le bellezze naturali e artistiche del Centro Italia, citava tra le altre "la fiorita" di Castelluccio di Norcia , facendo riemergere in me un ricordo lontano, quello cioè di alcune scene del film "Fratello Sole  Sorella Luna " girato da Zeffirelli nel 1972.






Brrr, quanto tempo è passato...il ricordo resta comunque molto vago e merita  una bella rinfrescata.

Castelluccio di Norcia è , o meglio  era, fino al terribile terremoto del 2016, un piccolo borgo umbro nel cuore della Valnerina , all'interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.



A pochi kilometri da Norcia, il borgo sta in cima a una  collina, ad un'altezza di 1.452 metri, al centro di un vasto altopiano e ancora oggi, malgrado le ferite inflittegli dal terremoto , ai suoi piedi si rinnova  ogni anno, per diverse settimane , da maggio a luglio, uno spettacolo cromatico incredibile, conosciuto come la fiorita di Castelluccio.

Migliaia di fiori di diverse specie, lenticchie, papaveri, genzianelle, fiordalisi, narcisi, asfodeli, viole, trifoglio, acetoselle e molti altri aprono le loro corolle creando una tavolozza eccezionale, come mostrano le immagini che seguono.




























Davvero fortunati quelli che hanno potuto scattare queste foto che ho tolto a caso dal web e Paola ha mille motivi per richiamare l'attenzione su questa terra magica, dove un tempo, si racconta, abitava la Sibilla con le sue fate, bellissime fanciulle con piedi di capra.

Ormai per quest'anno la stagione della fiorita è passata, ma un memo sul calendario del prossimo anno possiamo metterlo fin da ora: chissà che non sia la volta buona per gustare dal vivo questo spettacolo eccezionale.











martedì 24 luglio 2018

Castronerie cinematografiche

E' uscito un libro interessante/divertente che ci racconta molti degli errori, storici, scientifici e geografici commessi dall'azienda cinematografica nel tempo. Non si sa se le sviste di cui si parla siano state notate dagli addetti prima dell'uscita dei film e si sia deciso che "chissenefrega, il film ormai è montato e così rimane" o se realmente nessuno si sia accorto dell'errore. Non andiamo a scavare a fondo. A noi spettatori, sinceramente avvinti dal racconto, poco importa se la realtà è diversa. Al film chiediamo emozione, non precisione scientifica o aderenza alla realtà.






Qui:http://www.ilgiornale.it/news/hollywood-tutti-bocciati-storia-fisica-e-medicina-1556361.html
si riportano alcune delle gaffes di cui parla il libro:


TIPI ENERGICI In linea di principi (fisici), salvare la Terra da un asteroide è buona cosa. Ma il film di Michael Bay Armageddon. Giudizio finale (1998) pecca di eccessivo ottimismo. Meglio declassificare la pellicola (ambientata ai nostri giorni) da genere «catastrofico» o «avventura» a pura «fantascienza». Gli esperti in materia (fisica, non cinema) fanno notare che l'arma nucleare più potente mai creata dall'uomo possiede un centomilionesimo dell'energia utilizzata disinvoltamente da Bruce Willis per sbriciolare un asteroide largo come il Texas. Comunque il pubblico se n'è fregato, e il film fu il maggior incasso dell'anno. Booooooom!!!



GIÙ(B)BOTTI Avete presente quelle fracassone sparatorie hollywoodiane in cui c'è sempre qualcuno che riesce (miracolosamente) a sopravvivere alla scarica di un fucile mitragliatore grazie a un giubbotto antiproiettile? Ecco. Il giubbotto antiproiettile più efficace sul mercato ti salva se sei a una distanza superiore ai 10-15 metri. Sotto, la tua vita vale come la credibilità della pellicola. Nulla.

ANACRONISMI PERSIANI Nel film 300 di Zack Snyder (2007) l'esercito del re persiano Serse a un certo punto usa delle piccole bombe composte da polvere nera. L'idea è bella. Ma si tratta di armi inventate 14 secoli dopo (comunque la frase «Spartani, fate una ricca colazione e mangiate molto, perché questa notte ceneremo nell'Ade!» fa perdonare tutto).





FANTA-GEOGRAFIA
Nell'avventuroso, in tutti i sensi, I predatori dell'arca perduta (1981), in una scena in cui sul mappamondo si traccia il viaggio dei nostri eroi, si notano la Giordania e la Thailandia. Sebbene nel 1936, anno in cui si svolge la storia, si chiamano rispettivamente Transgiordania e Siam (e del resto Massimo Decimo Meridio, alias Il gladiatore, alias Russell Crowe, nel 180 d.C. viene chiamato «hispanico», anche se il termine da cui nasce l'appellativo è di là da venire di alcuni secoli...»). Alla faccia dell'orologio portato da un centurione in Scipione l'africano (1937).


TUTTI A BORDO Non ditelo a Depp. La serie Pirati dei Caraibi è ambientata nel '700, a Singapore. Città fondata nel 1819.

BELLI, MA FALSI Film kolossal, fail colossale. In Troy, filmone (molto) liberamente basato sull'Iliade, il principe Paride alias Orlando Bloom e la splendida Elena alias Diane Kruger, sfilano a una parata su una biga dotata di un... ombrellone da spiaggia con nappine. In metallo. Nel XII secolo a.C.









«INFIDI GIUDEI» Nella mitica scena con le bighe di Ben-Hur, d'epoca romana, il protagonista, nobile giudeo, porta sulla tunica la stella di Davide. Un simbolo creato, però, nel XII secolo...


LUCERTOLONI SUL SET Ma davvero i dinosauri erano così (terribili) come ce li ha raccontati Jurassic Park? Insomma... Sembrano tutti lucertole, mentre molti, come i velociraptor, erano ricoperti di piume. Tutti erano più piccoli di almeno un terzo della grandezza rappresentata nelle pellicole. L'anchilosauro era solo un pacifico erbivoro (altro che colpi di coda che spezzano le ossa). E poi: ma chi può davvero sapere quale tipo di suoni emettessero i dinosauri? (per inventare il ruggito del t-Rex hanno mixato i versi della tigre, dell'alligatore e dell'elefante...). Certo, rimane il fatto che è sempre meglio evitare i tirannosauri. Tanto più che, a differenza di quanto si dice nel primo film della saga, sono animali che ci vedono benissimo...




ATTORI DI POLSO Sinceramente: ma quanti di noi saprebbero capire se una persona è davvero morta tastandogli il polso? (pratica peraltro che non viene neppure più usata dai medici).


LEZIONI DI PRIMO SOCCORSO Mai mettere un dito o una mano nel ghiaccio prima di correre all'ospedale per farseli riattaccare (il contatto diretto danneggia le cellule). Mai praticare un'iniezione di adrenalina direttamente nel cuore (a meno che non siate John Travolta in Pulp fiction) E mai far muovere una persona dopo averla rianimata da un arresto cardiaco: servono diversi giorni in terapia intensiva prima di poter parlare o camminare (e vabbè che sono agenti «speciali», ma perché Tom Cruise in Mission Impossible si rialza immediatamente e si mette a sparare e James Bond in Casino Royale torna tranquillo al tavolo da poker?!).


REGISTI SU MARTE A proposito: sia chiaro, quando c'è di mezzo la fantascienza ognuno - registi, sceneggiatori, produttori - fa quello che vuole (e non bisogna chiedersi perché a Superman, quando viaggia alla velocità della luce, non gli si scompigliano i capelli). Il problema si pone quando un film di fantascienza ha la pretesa di rispettare le leggi della fisica, che a questo punto devono valere sempre. The Martian, ad esempio, diretto da Ridley Scott (2015) con un intrepido Matt Damon. Intanto, la forza di gravità: su Marte è un terzo di quella terrestre. Diciamo che lassù le passeggiate di Damon dovrebbero essere un po' più «leggere». Poi il vento: sì, su Marte ci sono tempeste di sabbia, ma essendo la densità della sua atmosfera un centesimo di quella terrestre, è davvero difficile che siano così distruttive. Ma soprattutto: se per un errore di calcolo ti mancano 200 metri - nello spazio, senza motore - per raggiungere la navicella di recupero, e ti fai un buco nella tuta così che il getto di pressione ti dia la spinta giusta, beh... L'idea è bella. Ma se in platea c'è un fisico, o un astronauta, sviene prima dei titoli di testa (a proposito, la tagline del film, dice già tutto: «La salvezza è a soli 225 milioni di chilometri di distanza»).



SILENZIO!!!
Breve elenco (incompleto) dei film in cui - nonostante lo spazio sia completamente vuoto e non esistano particelle attraverso cui i suoni possano viaggiare per propagarsi - si sentono urla, esplosioni, impatti e il clangore di spade laser: Contact, Space Cowboys, Armageddon, Deep Impact, Mission to Mars, Solaris (quello diretto da Andrej Tarkovskij nel 1972), Sunshine, Moonraker, i film della saga di Star wars.






PRONTI AL DECOLLO E per finire. Ma gli sceneggiatori del sesto capitolo della serie Fast&Furious - quando i protagonisti cercano di impedire il decollo di un aereo per oltre 15 minuti, sfrecciando a una velocità di oltre 100 km orari - dove hanno trovato un aeroporto con una pista lunga (almeno...) 25 chilometri?