giovedì 30 aprile 2020

Pace






Da wikipedia:

La pace è una condizione sociale, relazionale, politica , caratterizzata dalla presenza di condivisa armonia e contemporanea assenza di tensioni e conflitti.




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Il termine deriva dal latino pax (il quale a sua volta si fa derivare dalla radice indoeuropea pak-, pag- fissare, pattuire, legare, unire, saldare; alla quale sono legate anche pagare e pacare) ed è il contrapposto di bellum (guerra) in senso politico e sociologico, ovvero dello stato dei rapporti tra individui  o gruppi di individui.

E' uno dei concetti più antichi e profondi in senso antropologico,

Per ulteriore estensione semantica, il concetto di pace come "non-turbamento" è poi passato dai campi sociologico e politico a quello individuale in senso spiccatamente psicologico assumendo il significato di pace dell'anima o pace interiore, ovvero uno stato di quiete o tranquillità dell'animo umano percepita come assenza di turbamenti e agitazione. Tale pace interiore (o dell'animo) ben risponde agli antichi concetti di eutimìa (in Democrito), di aponìa (in Epicuro), di atarassia (negli stoici), di eireneusi in etiche recenti.

Più specificatamente, la pace viene considerata (o dovrebbe essere considerata, secondo l'opinione corrente) un valore universalmente riconosciuto che sia in grado di superare qualsiasi barriera sociale e/o religiosa ed ogni pregiudizio ideologico, in modo da evitare situazioni di conflitto fra due o più persone, due o più gruppi, due o più nazioni, due o più religioni.





La pace nel mondo è uno dei sogni utopici più amati dalla mia generazione. Probabilmente poichè ai nostri genitori era stato inculcato un grande senso di patriottismo con tutti i valori relativi all'onore, all'eroismo, al sacrificio e anche, sì, alla supremazia di una nazione sulle altre, noi per contro, parlavamo di uguaglianza, amore, rispetto e pace.
Un' utopia, come possiamo vedere, un sogno. Un sogno bellissimo.
Filosofi, religiosi, premi nobel, grandi personaggi hanno auspicato la pace e il benessere per tutti i cittadini del mondo, ma le parole non hanno ottenuto fatti concreti. Ho paura che l'umanità non riuscirà a raggiungere questo stato felice. Egoisticamente, però, ciascuno di noi può tendere alla propria pace interiore, cercando di migliorarsi e di creare buoni rapporti interpersonali con chi gli sta vicino. Forse è già qualcosa.
















martedì 28 aprile 2020

L'albero dell'anno.

Solo oggi, sfogliando  le riviste che in questi giorni di "prigionia da virus" ci aiutano a sopportare l'isolamento dai consueti ritmi che caratterizzavano la nostra vita fino a qualche settimana fa, ho appreso che da una decina d'anni a questa parte viene eletto, con l'arrivo della primavera, l'Albero Europeo dell'Anno.

L'idea di questa competizione  prese forma nel 2011 nella Repubblica Ceca, ma nel giro di pochi anni, ai primi cinque Paesi, tutti collocati nella regione più orientale dell'Europa, se ne aggiunsero altri undici. Vince il premio l'albero che riceve più voti, non tanto per la sua bellezza, la sua età o le sue dimensioni, ma per la storia più interessante.

Quest'anno querce, sambuchi, faggi, abeti e castagni centenari, collocati in ogni angolo d'Europa e inevitabilmente ancorati alle loro radici, sono scesi in campo per confrontarsi  ed ottenere l'ambito primato.

Ecco di seguito ciascuno dei concorrenti con la sua storia.





Memoria del villaggio perduto.
Specie : Pino Silvestre   Età : 350 anni  Regione: Chudobìn - Repubblica Ceca

Il pino di Chudobìn cresce sul promontorio roccioso della diga chiamata Vir. Il nome del pino è legato al villaggio allagato di Chudobìn, che ha cessato di esistere a causa della costruzione della diga. Secondo una leggenda narrata dai locali, un diavolo, nella notte, sedeva sotto il pino e suonava un violino. Tuttavia è molto più probabile che la gente sentisse i forti venti che soffiano lungo la valle. Questo pino non è soltanto un importante punto di riferimento, ma anche una testimonianza impressionante della sua elevata resistenza al cambiamento climatico e all'impatto umano.






Il Cinkgo innamorato
Specie : Cinkgo Biloba Età : 242 anni Regione : Daruvar County of Bjelovar- Croazia

Sono Ginkgo e vengo da Daruvar. Per secoli sono cresciuto vicino al castello insieme alla mia città. Sfido la gente ad allargare le braccia e ad abbracciare tutto il mio tronco d'albero. Aiuto i bambini a giocare e a salire in cima. Ho ottenuto il paradisiaco nome Adam. Ogni giorno scrivo nuove pagine della storia dell'interazione tra la natura e le persone. Lasciate che vi dica il mio segreto. Non sono solo. Accanto a me c'è Eva. Per secoli abbiamo celebrato l'amore e la vita a Danuvar. Dalla sua ombra Eva lascia tutti i complimenti lusinghieri alla mia virile bellezza mozzafiato.





Pioppo solitario dalle steppe di Kalmykia
Specie :Pioppo con le foglie d'alloro. Età : 103 anni
Regione : Villaggio Har-Buluk  Russia

Secondo la leggenda questo pioppo fu piantato all'inizio del XX secolo da un monaco buddista che aveva portato i semi dal Tibet , dove era stato in pellegrinaggio. Aveva messo i semi in un bastone da viaggio e li aveva seppelliti nel punto più alto di una collina nella vasta steppa. La pianta crebbe, diventando un gigantesco albero ricco di rami che procuravano una grande ombra. Tutti coloro che compivano lunghi viaggi a cavallo si fermavano per riposare e per fargli richieste. L'albero esaudiva sempre questi desideri e il pioppo solitario è considerato oggi un santuario.





L'albero della strega :una strega vivente
Specie: Faggio (Fagus Sylvatica) Età : 130 anni
Regione: Bladel North Brabant Paesi Bassi

L'aspetto di questo albero, con i suoi rami tortuosi e le radici che sembrano incapaci di crescere nel terreno, sembra il perfetto e ultimo luogo di riposo di Black Kate, una losca donna che un tempo guidava una famigerata banda di ladri e contrabbandieri. Molti la ritenevano una strega. Questo importante albero,con la sua emozionante storia, ha attirato molti bambini e adulti vicini e lontani, mantenendo così viva la leggenda.




Il guardiano di Cibin
Specie: Abete bianco
Età : 500 anni
Regione : Sibiu Transylvania  Romania

Nella valle di Cibin viveva un pastore con 10 pecore. In un giorno di tempesta, il pastore radunò le sue pecore sotto la chioma di un abete e si addormentò. Quando si svegliò il temporale era finito, ma le pecore erano sparite. Il pastore pregò per ritrovare gli animali perduti, poi si addormentò di nuovo, sognando che l'albero era diventato molto alto e folto. Il sogno si era realizzato : il pastore salì sulla cima dell'albero e vide le pecore in un prato vicino. Raccontò il miracolo agli abitanti del villaggio e decise di proteggere l'albero per sempre.





Il castagno di Vales
Specie : Castanea sativa  Età :1000 anni
Regione :Vilareal Portogallo

Tra paesaggi agricoli e boschi incantevoli, si raggiunge il villaggio di Vales dove si trova un magnifico castagno. Con un tronco largo 4,5 metri; è uno dei più grandi alberi del paese. La cavità del tronco contiene molte storie del tempo in cui l'albero era luogo di gioco dei bambini ed è quindi diventato luogo di memoria della generazione degli adulti. Si presume che questo castagno abbia più di mille anni e che sia stato coltivato dai Romani quando esploravano le miniere d'oro.





Storia di vita di Liverpool
Specie : Rovere ( Quercus Petraea) Età : circa 500 anni
Regione: Liverpool - Regno Unito

Secondo la leggenda, in epoca medievale i giudici si incontravano sotto i rami dell'albero, in quanto non avevano un tribunale. Si narra anche che la crepa sull'albero risale al 1864, quando una nave che trasportava polvere da sparo sul Mersey esplose. Il boato si sentì fino a trenta miglia di distanza e distrusse migliaia di finestre. Durante la Seconda Guerra Mondiale biglietti di Natale contenenti le foglie della quercia furono spediti al personale del Parco di Liverpool impegnato in combattimenti all'estero, come ricordo di casa.





L'albero della libertà di Kaposvar.
Specie : Quercia Comune Età :93 anni   Regione: Ungheria

Piantata nel 1929 per evidenziare le principali tappe della storia ungherese, per 90 anni questa splendida quercia ha visto migliaia di scolari giocare alla sua ombra, mentre crescevano, guidandoli attraverso le loro vite. E' diventata così parte della loro esperienza scolastica, ma anche della loro vita quotidiana. Tutti, nella comunità, hanno bellissimi ricordi e  un legame speciale con lei.





La più vecchia quercia a tre zampe al mondo.
Specie: Leccio (quercus ilex) Età : 1200 anni
Regione: Navarra, Spagna.

Si stima che questa quercia abbia almeno 1200 anni, il che la rende una delle querce più antiche della penisola iberica. La sua forma spettacolare con un tronco completamente cavo all'interno e sostenuto solo da tre grandi gambe, la rende molto popolare e punto di riferimento per gli abitanti della città. Molti trattano l'albero  come un vicino di casa o un parente, facendo gite settimanali sulla montagna per salutarlo o per porgli domande visto, che per la sua età , conosce cose più di chiunque altro.




Memoria vivente
Specie: Sorbo domestico Età: 250 anni  Regione : Slovacchia

Questo prezioso albero di sorbo fu piantato durante il regno medievale di Maria Teresa. A causa della sua robustezza fu utilizzato per segnalare il confine dei villaggi. L'albero ancora oggi produce grandi frutti a forma di pera rosa-gialla e ricorda il tempo della prosperità  in questa regione. Per questo gli abitanti si adoperano in ogni modo per la sua conservazione. 
 






Il patrimonio della Montagna Nera
Specie : Faggio europeo   Età : 450 anni
Regione : Occitania - Sud della Francia

Sono un enorme faggio con un tronco scultoreo e guardo le rovine della cappella pre-romanica di San Jammes. A 450 anni sono l'albero più antico della Montagna Nera e sono sopravvissuto ai forti venti locali e alla Rivoluzione Francese. Ho visto molti animali, pellegrini ed escursionisti fermarsi qui e sono ancora il luogo del rito ancestrale della fertilità. Appoggiato al mio bastone e di fronte alla storia di questa montagna, ho affascinato persone del luogo e di tutta la nazione con la mia presenza, l'aura di leggenda, la mia resistenza e vitalità.








La magia della natura
Specie : Sambuco   Età : 200 anni
Regione : Rzeszow  Polonia

A volte ci sono cose strane nel nostro mondo.Una di queste è l'albero di sambuco di 200 anni che sta crescendo nel centro di Rzeszow. Solitamente il sambuco è un arbusto, quindi la sua forma ad albero è un evento unico. Secoli fa il sambuco era considerato dalle popolazioni slave e germaniche come un dono sacro della natura. Anche se il nostro rapporto con la natura non  è forte come un tempo, gli abitanti della città si impegnano assiduamente per tutelare e proteggere questo insolito albero.





Il tasso comune della strega.
Specie : Tasso comune  Età : 600 anni
Regione : Blarney , Cork, Irlanda


Si tratta di un anziano albero con una storia leggendaria, situato nella tenuta del Castello di Blarney, nell'Irlanda del sud, che potrebbe avere 600 anni. Questo imponente e maestoso esemplare sorge in cima a uno sperone naturale di roccia calcarea, che ospita la cucina delle streghe. Una leggenda del XVIII secolo sostiene che la strega di Blarney avesse poteri magici e fosse in grado di concedere ai comuni mortali il dono dell'eloquenza.








La venerabile quercia, memoria e simbolo del villaggio di  Novo Selo.
Specie : Quercia peduncolata  Età : 500 anni
Regione : Velico Tarnovo Bulgaria

La quercia cinquecentesca che ora si trova al centro del paese, è stata una silenziosa testimone del suo insediamento sul versante balcanico. Il villaggio di Novo Selo è stato costruito sul sito di un vecchio bosco di folte querce e paludi e la corteccia di questo albero ha accompagnato attraverso i secoli la storia di questo villaggio sorto  nel 1750.





L'albero della libertà dei cittadini di Waret, simbolo di difesa del suo carattere rurale.
Specie : Ippocastano  Età : 223 anni
Regione: Waret la Chaussee - Wallonia Belgio

Un albero è un vero simbolo di libertà e la libertà è radicata nel cuore di un popolo come le radici di un albero nel cuore della terra. Per i cittadini di Waret l'ippocastano simboleggia la difesa del loro carattere rurale. E' stato piantato nel 1796 a seguito di un ordine del Direttorio esecutivo  del cantone di Eghezée al fine di celebrare la caduta del "tiranno" Luigi XXVI. Nel 1807 ai suoi piedi fu costruita una nicchia in pietra , in cui si conferiva all'albero l'onore di rappresentare i valori della città.






Un posto per sognare

Specie: Quercia vallonea  Età: 700 anni
Regione : Tricase Puglia Italia

La quercia vallonea di Tricase è l'albero più antico della sua specie nel Salento, con un'età di 700 anni e una chioma di 700 metri quadrati. Candidata a siti dell'Unesco, nel 2000 il WWF l'ha eletta albero simbolo della Puglia. Nella leggenda viene indicata come "Albero dei cento cavalieri": si narra infatti che l'imperatore  Federico II e il suo esercito, in occasione di un forte temporale, trovarono riparo sotto la sua folta chioma; leggenda, appunto, perché l'imperatore del Sacro Romano Impero morì 50 anni prima della nascita di questo albero . Un tempo dalle sue ghiande  i conciatori ricavavano il tannino che serviva per ripulire le pelli, una specialità salentina conosciuta come lavorazione del pelacane.


L'ordine in cui ho elencato questi alberi particolari corrisponde alla graduatoria risultante dalla competizione: purtroppo il nostro Paese risulta all'ultimo posto (era già successo in una precedente edizione). Non credo che lo meritasse tutto sommato. E' pur vero che l'aggiudicazione teneva conto del voto espresso non da una singola giuria, bensì da chiunque volesse incoraggiare il proprio candidato, il che mi fa dedurre che l'interesse per la natura in genere negli abitanti del nostro Paese sia molto bassa: peccato !! sarebbe bello che , oltre ai monumenti, alle opere d'arte e al cibo, potessimo far conoscere al mondo anche le meraviglie nascoste della nostra terra.

domenica 26 aprile 2020

Fiori commestibili

E' ormai arrivata la stagione in cui è facile trovare , al supermercato, sugli scaffali delle insalate, anche primule e violette colorate che occhieggiano tra soncino , scarola e radicchio.
sono i fiori cosiddetti edibili ( da mangiare).
L’uso in cucina dei fiori risale a migliaia di anni fa, dalla civiltà cinese a quella romana, alla greca. Molte culture usano queste meraviglie della natura nelle loro ricette tradizionali, pensiamo ai fiori di zucca utilizzati da noi italiani o ai petali di rosa nelle preparazioni indiane.





Aggiungere fiori nei nostri piatti può essere un buon metodo per dare colore, sapore e fantasia. Alcuni sono speziati, altri erbacei, altri fragranti ecc.
Non tutti i fiori, però, sono commestibili, anzi alcuni sono proprio velenosi, ragione per cui, se vogliamo provare qualche ricetta fiorita, dobbiamo prestare la massima attenzione a quello che facciamo. Ecco quindi alcune raccomandazioni da tenere ben presenti:

- mangia fiori che sai essere commestibili, nel dubbio consulta un libro specializzato a riguardo
-  mangia fiori che hai coltivato tu stesso. Quelli che provengono dal fiorista sono trattati con agenti chimici e pesticidi, dopotutto sono venduti come ornamento per finire in un vaso non in un piatto 
- non utilizzare fiori colti per strada o nei giardini pubblici. Anche questi molto probabilmente sono stati trattati con sostanze per noi tossiche
-  mangia solo i petali: rimuovi pistilli e i gambi 
- se soffri di allergie, utilizza i fiori in cucina gradualmente.

L'ideale è acquistare i fiori di agricoltura biologica, tenendo presente che si possono anche essiccare e surgelare.
Non copio l'elenco dei fiori buoni per la tavola, perchè chi è interessato, lo può trovare facilmente nel web, ma pubblico un po' di fotografie e una ricetta per una torta  sicuramente bella, e, spero, anche buona.

































I fiori, e in special modo le violette, possono essere anche brinati: si inumidiscono leggermente, si tuffano nello zucchero e poi si mettono in freezer. Risultato molto scenografico.
E adesso la ricetta della torta Frutti di bosco e yogurt ombré:




ingredienti 

2 tazze di biscotti caramellati, sbriciolati
2 cucchiai di zucchero di canna
1⁄3 tazza di burro, fuso
2 tazze di more fresche
1 tazza di zucchero
1 cucchiaino di lavanda culinaria secca
1 cucchiaino di succo di limone fresco
Confezioni da 1½ (8 once) di crema di formaggio, ammorbidita
1 contenitore da 4 once di crema pasticcera
¾ tazza di zucchero a velo
1 contenitore (8 once) yogurt alla vaniglia
1 contenitore da 12 once congelato condimento montato, scongelato e diviso
Contorno: orchidea piccola, fiori di basilico, lavanda culinaria fresca e more fresche


Istruzioni
Spruzzare una padella con chiusura a molla da 10 pollici con spray da cucina e rivestire il fondo con carta pergamena.
In una ciotola media, unisci briciole di biscotti e zucchero di canna. Aggiungi il burro fuso e mescola per unire.
Premere la miscela di briciole sul fondo della padella preparata; congelare per almeno 30 minuti.
Nel frattempo, nella ciotola da lavoro di un robot da cucina, unisci more, zucchero, lavanda e succo di limone; mescola fino a che liscio.
In una ciotola media separata, sbattere la crema di formaggio e la panna fresca con un mixer ad alta velocità fino a che risulta liscio, circa 3 minuti. Aggiungi lo zucchero e lo yogurt dei pasticceri e batti fino a quando non vengono combinati. Aggiungi la miscela di more alla miscela di crema di formaggio, battendo per unire.
Dividi la miscela equamente tra 3 ciotole. Aggiungi 1 tazza di panna montata alla prima ciotola. Versare il composto sulla crosta preparata e congelare per 30 a 45 minuti. Coprire e raffreddare le restanti 2 ciotole mentre il primo strato si congela. Alla seconda ciotola, aggiungi 1½ tazze di panna montata. Distribuire sul primo strato ghiacciato. Congela da 30 a 45 minuti in più. Alla terza ciotola, aggiungi le restanti 2 tazze montate. Distribuire sull'ultimo strato ghiacciato. Coprire e congelare per almeno 4 ore o durante la notte.
Passa un coltello caldo attorno ai bordi della torta per staccare i lati. poi trasferisci le torte su un piatto da portata per congelatore. Coprire e conservare in congelatore per un massimo di 3 giorni. Guarnire con una piccola orchidea, fiori di basilico, lavanda e more, se lo si desidera.