mercoledì 5 settembre 2012

L.O.L. pazza del mio più caro amico


L.O.L… PAZZA DEL MIO PIU’CARO AMICO 

Recensione

 Se si vuole vedere Demi Moore in grande spolvero,  fascinosissima al di sopra dell’età e della parte di mamma preoccupata e divorziata o  Douglas Booth, giovane attore di bell’aspetto e buon avvenire o meglio ancora se si vuole rivivere l’atmosfera adolescenziale e spensierata del “Tempo delle mele,” questo filmetto non si dovrebbe perdere.

Ammetto: il primo impatto per noi  è avvenuto entrando in una sala affollata di teen agers in attesa fervorosa dell’inizio del film.

Poi abbiamo dovuto superare la confusione sul titolo (perché questo L.O.L -Laughing Out Laud- sarebbe il remake di L.O.L - Loth of love-del 2008 e della stessa regista Liza  Azuelos   o forse è il contrario…)    

E finalmente ecco il film: una storia esile esile affidata alla giovane Miley Cyrus, incomprensibile successo  mediatico in quanto non è particolarmente carina o brava, a Douglas Booth, di cui sopra, e a un gruppo solo discreto di interpreti.



Storia esile, dunque, e anche banale come un gelato alla crema, di due adolescenti Kyle e Lola che s innamorano tra una lezione e una gita a Parigi,  comunicano tra loro con s.m.s., chat o via facebook e vivono la loro esperienza sessuale senza troppe ansie e nemmeno con eccessivi entusiasmi.  

Non manca il padre severo che proibisce al figlio un po’ somarello di andare ad esibirsi e poi  si commuove nel sentirlo cantare, la mamma ansiosa che scopre lei stessa  le gioie dell’amore, ( anche se non sembrava esserne  mai stata del tutto priva) la nonna permissiva, un classico consueto in questo genere di film.

 E qui ci tocca ricordare con rimpianto le francesissime Sophie Marceau( incantevole Vic) e Denise Grey  (bisnonna incredibile, raffinata e battagliera) del Tempo delle mele dirette dal bravo Claude Pinoteau.                   


l mondo giovanile,comunque, è  rappresentato, questo si, senza troppe laccature: i giovani sono come tutti i loro coetanei che si incontrano per strada..non bellissimi, non palestratissimi  ,vivono di cellulari e musica, provano gli spinelli (ma questi, veramente, se li fanno anche i genitori) , si amano e, meraviglia delle meraviglie, pur avendo a disposizione ogni strumento di comunicazione, cosa fanno???? scrivono il diario e come tutti i figli se la prendono tantissimo quando  qualcuno ( genitore) lo legge…..




Gli adulti sembrano essere più infantili dei loro ragazzi dai padri inadeguati  alle insegnanti svanite e un po’ tonte.

Si prepara certamente un sequel che , considerati gli urletti e i sospiri delle ragazzine presenti in sala, sarà pronto prestissimo.

Cosa salviamo? Oltre a Demi Moore, certamente il giovane Booth, per il quale si può prevedere un buon successo.

La regia è confusa e caotica, spesso si perde il filo narrativo ,sono evidenti le contraddizioni,  insomma si esce chiedendosi … e allora????

Allora non rimane niente, nemmeno una nota musicale.

E chi ricorda la romanticissima “Reality”  che,nel 1980 imperversò per un’intera stagione a casa mia, dalla camera delle mie figlie,  la rimpiange.

                                                                            paola



           

2 commenti:

  1. Letto solo ora , mi perdoni Paoletta ? Resti sempre la mia critica preferita !!!

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  2. perdono perdono, figurati...e tu sei la mia lettrice più attenta....ciao Tellina

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