mercoledì 12 settembre 2012

Alfred Hitchcock - gli anni '40

Tra i film distribuiti negli anni 40, quelli che ho rivisto più spesso sono "Io ti salverò" , "Notorius, l'amante perduta " e " Il caso Paradine".

Certamente chi è cresciuto a pane ed effetti speciali troverà questi film troppo semplici , ingenui, e forse privi di suggestione. Io invece  nell'essenzialità degli strumenti tecnici riesco a concentrarmi di più sulla vicenda.
 
 


In questo film, interpretato da una splendida Ingrid Bergman nella parte di una giovane psicanalista molto preparata, Constance Petersen, e da un impacciato Gregory Peck nei panni di John Ballantine, un uomo affetto da disturbi di origine nervosa, Hitch affronta il tema della psicanalisi. Va detto che nella pellicola a questa disciplina scientifica non viene riservata la serietà che merita, tuttavia va riconosciuto al regista il fiuto di anticipare e avviare un filone - quello del thriller coniugato con l'indagine di tipo psicoanalitico - apprezzato dal pubblico e seguito da non pochi cineasti.
E comunque al di là dei limiti già segnalati, va notata la tecnica della narrazione, ad esempio il leitmotive delle porte, che segna tutto il film incentrato sul tema della soglia, del confine fra conscio e inconscio, razionalità e sentimenti, normalità e follia.
Lo psichiatra - dicono le scritte in sovraimpressione all'inizio del film - "indaga e tenta di aprire la porta chiusa del subcosciente" del paziente e così inizia il fantastico gioco delle porte che si chiudono o si aprono, escludono o invitano, fanno paura o attirano, nascondono o svelano.
Insomma "Io ti salverò" resta un film godibilissimo, appassionante e avvicente.

???? dove compare Hitch in questo film ????
Esce da un ascensore nella hall dell'hotel in cui si è rifugiato il protagonista.




L'intreccio di Notorius ruota attorno al tentativo di scoprire l'attività segreta condotta da spie tedesche, ma rispetto al reale centro di interesse della storia, il complesso rapporto amoroso tra di due protagonisti, interpretati da Cary Grant e Ingrid Bergman, la vicenda di spionaggio è di gran lunga di minor importanza. Si tratta in realtà di ciò che Hitch chiamava " il Mc Guffin".

Il Mc Guffin è un artificio introdotto nella trama del film, un trucco, un espediente, un fatto di secondaria importanza nello svolgimento della vicenda principale, tuttavia necessario per gestire certi snodi fondamentali della trama.

Ciò che più apprezzo in genere nei film di Hitchcock, in questo in particolare, è la sua capacità di creare e mantenere la suspence, grazie a uno scollamento tra ciò di cui è a conoscenza lo spettatore e ciò di cui è a conoscenza il personaggio sulla scena, per cui lo stato di attesa e suspence è correlato al grado di consapevolezza o di incoscienza del pericolo che grava sul personaggio.
In un'epoca in cui i supporti tecnici erano pressochè inesistenti, il regista dimostra di saper  usare la macchina da presa con assoluta maestria, superando con soluzioni geniali difficoltà oggettive come la forte differenza di statura dei personaggi nei primi piani, o interrompendo la scena di un lungo bacio tra i protagonisti con brevi battute di dialogo ( il Codice Hays che regolamentava all'epoca quello che poteva o non poteva apparire sulle schermo prescriveva che le scene di bacio non durassero più di tre secondi) riuscendo comunque a dare quella sensazione di intimità e vicinanza che fa apparire il bacio senza fine.


In questo film non c'è nessun inseguimento rocambolesco, nessuna sparatoria, nessun attentato, ma ogni scena, sia d'amore che di suspence, è comunque carica e coinvolgente;
il ritmo si costruisce sulle pause, sugli sguardi, sui particolari; la tensione si percepisce al di là degli abiti eleganti, dei gesti composti, delle parole ben educate.
Tutte le scene di suspence sono costruite intorno a due oggetti: la chiave e la falsa bottiglia di vino. L'intreccio sentimentale è il più semplice del mondo: due uomini innamorati della stessa donna. Come ebbe a dire del film Francois Truffaut " Il grande successo di Notorious sta nell'aver raggiunto contemporaneamente il massimo della stilizzazione e il massimo della semplicità."

???? Dove compare Hitch in questo film ????

E' uno degli invitati a una festa e si beve una coppa di champagne in una sola sorsata.


 
 
Solo un paio di settimane fa mi sono imbattuta in questo film  in onda nei programmi pomeridiani tv per l'estate.
La trama si svolge interamente intorno alla figura della signora Paradine, interpretata da Alida Valli, accusata dell'omicidio del marito, e del suo avvocato difensore, Anthony Keane, interpretato da Gregory Peck.
 
Con questa premessa si potrebbe pensare che il film  rientri nella folta schiera dei cosiddetti legal thrillers, che si svolgono prevalentemente nelle aule di tribunale e nel carcere dove è detenuto il presunto colpevole.  Purtroppo non è così, perchè a differenza di molti altri film del genere decisamente coinvolgenti, l'unico elemento di suspence che contiene è l'attesa del verdetto finale del processo, che non riesce comunque ad appassionare vista l'antipatia che suscita la protagonista.
La signora Paradine, superba ed altezzosa, ha il calore di una statua di marmo tenuta in freezer da tempo immemorabile ed è davvero difficile capire come possa il suo maldestro avvocato  innamorarsene, pur essendo felicemente sposato.
Gregory Peck, che ricordo nell'appassionata interpretazione nel ruolo di avvocato di "Il buio oltre la siepe", compare in questa pellicola nelle vesti di un legale confuso e incerto, tanto che in aula perfino il giudice sembra farsi beffe di lui.
 
Come mai il maestro del brivido viene meno in questo film alla sua proverbiale capacità di incantare ? Mi sono documentate e ho scoperto perchè.
 
Già dall'inizio delle riprese i rapporti tra il regista e il suo produttore David Selznick erano molto tesi, a causa dell'atteggiamento assillante e dittatoriale di quest'ultimo.
La stesura della script fu piuttosto travagliata, passata di mano in mano, ed elaborata a singhiozzo durante le riprese stesse. Selznick metteva il naso dappertutto e naturalmente scelse anche i protagonisti tra gli attori che aveva sotto contratto con il risultato che non tutti si dimostrarono adatti al ruolo a loro assegnato.
Ho letto, e mi è sembrato divertente, che alle riprese partecipava anche un funzionario incaricato di vigilare sugli aspetti che potevano incappare nelle maglie della censura: tra l'altro si stabilì che nella cella dove era rinchiusa la signora Paradine non doveva comparire una toilette, così come quando l'avvocato Keane rientrava a casa e si faceva una doccia, non si doveva mostrare il bagno !
Inoltre lo stesso Hithcock durante un 'intervista ammise di non essere mai riuscito a capire bene la dinamica dell'omicidio emersa nel corso del processo....
 
Per me una delusione, ma fortunatamente questo non è l'ultimo film di Hitch.
 
???? Dove compare Hitch in questo film ????
 
Esce da una stazioncina nel Cumberland portando con sè un violoncello

Dedicato a Ingrid Bergman :

 
 

 
 
 




 
 
 
 
 
 
 


 
 

Dedicato a Alida Valli:

 
 
 





 
 

 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 





 
 
 
 
 

 
  
 




 
































1 commento:

  1. "Io ti salverò" l' ho rivisto di recente ed è proprio un bel film! Anche Notorius, tra i miei preferiti del regista, anche se qua e là un pochino invecchiato magari. "Il caso Paradine" ricordo che mi piacque, anche se dovrei rivederlo.
    Che belle foto! ^^ Due donne dalla bellezza decisamente non standardizzata!

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