domenica 20 ottobre 2013

Il Cucciolo

Stavo cercando non so cosa in rete e mi sono imbattuta in una copia di questo libro, dall'aria un po' vissuta, messa in vendita per pochi spiccioli. Che bella sorpresa! L'avevo messo in un cassetto della memoria e me n'ero completamente dimenticata.
Per me Il Cucciolo è uno dei più bei libri per adolescenti che abbia mai letto, avvincente nella narrazione, drammatico e tuttavia non privo di umorismo.






 
A renderlo popolare è stato anche il film omonimo , girato nel 1946 e interpretato da Gregory Peck, Jane Wyman e dal piccolo Claude Jarman jr. La pellicola di Clarence Brown ottenne 7 nomination all'Oscar e ne vinse due, per la fotografia e la scenografia.







Per molti anni Il Cucciolo è stato adottato come libro di lettura nella scuola media per cui è noto a generazioni intere di ex- adolescenti.
Per chi non la ricordasse riporto sinteticamente la trama.
 
Il libro racconta la storia di un ragazzino di undici anni, Jody Baxter, che agli inizi del '900 vive con i suoi genitori in una landa selvaggia della Florida. La piccola fattoria in cui vive la famiglia Baxter è continuamente minacciata da calamità naturali e dall'incursione delle belve ma è il loro unico sostentamento.
 
 
 
 
Jody aiuta come può i genitori a mandarla avanti; il paese e la scuola sono così lontani che è il babbo stesso a fargli da insegnante. Benché sgobbi come un adulto nei campi e nella stalla, Jody è comunque una bambino, un bambino molto solo, perciò quando un giorno il padre uccide una cerva, ottiene il permesso di prendersi cura del suo piccolo che diventerà un inseparabile compagno di giochi.
 
 
 
 
 
Fintanto che il cerbiatto, che Jody ha chiamato Flag, è piccolo tutto fila liscio. I due sono inseparabili e il cucciolo riesce perfino a conquistare la mamma di Jody, resa fredda da una vita estremamente dura.
 
 
 
Purtroppo quando Flag diventa adulto, i Baxter si rendono conto che non possono più difendere il loro raccolto e le  semine dalle sue incursioni devastanti, né è possibile rinchiuderlo in recinti e poiché il cerbiatto mette in pericolo la sopravvivenza della famiglia , i genitori costringono Jody a sparargli.
 
 
Nel raccontare questa vicenda Marjorie Kinnan Rawlings, ci insegna la durezza della vita, il dolore della perdita, la morte come evento naturale ed inevitabile, qualcosa che fa soffrire ma che rafforza.
 
 
 
 
 Il successo de Il Cucciolo negli anni fra il 1939 e il 1960 fu enorme. Non c'era famiglia , in America e in Europa, in cui i genitori non lo proponessero ai figli maschi per invitarli a diventare uomini come aveva fatto il protagonista.
Oltre a ciò occorre osservare che il romanzo è scritto con una prosa fluida e magnifiche descrizioni e i personaggi sono ben delineati e riconoscibili, con un grande senso di umanità, al di là delle asperità del carattere.
La Rawlings ha saputo rappresentare al meglio la vita di campagna, con le sue problematiche e gli uomini che la vivono. Del resto la scrittrice trascorse l'intera esistenza in una remota località rurale della Florida.

 

 
Marjorie Kinnan Rawlings nacque a Washington nel 1896; si laureò in inglese nel 1918 all'Università del Wisconsin e poco dopo sposò Charles Rawlings, anch'egli scrittore. Dopo aver lavorato entrambi come giornalisti per vari quotidiani a Rochester, acquistarono in Florida una vasta proprietà chiamata Cross Creek e Marjorie fu subito affascinata da quei luoghi ancora selvaggi e dal modo di vivere dei suoi abitanti che, superata l'iniziale diffidenza nei sui confronti, incominciarono a raccontarle le loro storie.
Marjorie riempì interi quaderni di appunti e nel 1933 pubblicò il suo primo romanzo, Sotto la luna del Sud, a cui seguì nel 1935 Le mele d'oro.
La vera fama nazionale e mondiale arrivò nel 1938 con Il Cucciolo con il quale vinse l'anno successivo il Premio Pulitzer per la narrativa.
Marjorie Rawlings morì di emorragia celebrale il 13 dicembre del 1953.
 
 
 
 
 
Ancora oggi Il Cucciolo compare nella categoria "libri per ragazzi" di molte case editrici, ma conosco troppo poco le dinamiche emotive degli adolescenti o dei preadolescenti contemporanei per sapere se la storia di Jody e del suo cerbiatto possano avere ancora per la loro sensibilità  il vecchio appeal ; di certo una ex-adolescente alquanto attempata come me non esiterebbe a rileggerla con piacere.
 







 


 

 

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