lunedì 16 aprile 2012

Tamerice


In questi giorni così piovosi è impossibile non pensare a D'Annunzio e alla sua passeggiata sotto l'acqua , nella pineta, con la sua Ermione. Le piante di tamerici sono fiorite e occhieggiano nei giardini invocando, sembra, un po' di sole....e fanno tornare alla mente i giorni di scuola, i volti silvani e tutte quelle cose lì! Il significato della tamerice come fiore non l'ho trovato, si vede che non è usanza regalarlo....ma qualche notizia ce l'ho:
Al genere tamarix appartengono circa sessanta specie di alberi ed arbusti originari dell'Asia e del Mediterraneo.. La specie più diffusa in Italia è la tamarix gallica, nota anche col nome di tamerice comune, cipressina,tamarisco e scopa marina. Quest'ultimo nome , probabilmente, è dovuto alla forma della sua fioritura piumosa, a piccole spighe sottili.


Una curiosa caratteristica delle tamerici, osservata sulle piante in riva al mare in Corsica e in Grecia, è la sudorazione, sotto forma di gocce di liquido chiaro ed estremamente salato, la quale durante il giorno e in assenza di vento ( che ne favorirebbe l'evaporazione), genera una vera pioggia, che colpisce chi si trova sotto la loro chioma.


Il titolo della prima raccolta poetica del Pascoli, Myricae, riprende un verso che l'autore pone come epigrafe all'inizio della raccolta: arbusta iuvant,humilesque myricae ( Virgilio) Lo stesso Pascoli illustra il significato di questo titolo: Myricae ( tamerici, piccoli arbusti comuni sulle spiagge) è la parola che Virgilio  usa per indicare i suoi carmi bucolici: poesia che si eleva poco da terra - humilis.

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