THE LADY ( la mia recensione )
Andare al cinema in queste ultime settimane è diventato molto piacevole: sarà perché la qualità dei film che abbiamo visto è discreta o perché li sappiamo scegliere??? chissà. Comunque anche The Lady è un film da vedere. Luc Besson dirige con mano sicura la biografia, non romanzata, di Aung San Suu Kyi, birmana, simbolo dell’opposizione eroica e non violenta ad una delle dittature più aggressive della terra.
E la fotogenica Michelle Yeoh interpreta con una dolce compostezza il personaggio di questa donna che ancora oggi è su tutti i mass-media, con i suoi bellissimi fiori freschi tra i capelli, le sue mani sensibili e la sua grazia. Orchidea d’acciaio è stata definita ed in effetti è un soprannome significativo, perché le rende completa giustizia.
La storia di San Suu Kyi è conosciuta in tutto il mondo, dalla figura del padre, il generale Aung San eroe della patria ucciso dai militari ,al premio Nobel per la pace del 1991 che non potè ritirare, ai lunghi anni di isolamento nella sua casa birmana. Ma poco io sapevo della sua storia familiare :l’amore e il matrimonio con il prof. Michel Aris ( interpretato dal bravo , anche troppo???, David Thwelis), la nascita di due figli e l’appoggio illimitato che la sua famiglia le ha sempre dimostrato.
Certo, in qualche passaggio ci si rende conto che siamo lì lì per cadere nel melodrammone. Però che bello vedere incarnati i grandi valori come i legami familiari, la caratura morale, la consapevole e serena accettazione delle conseguenze delle proprie scelte. E bella la fotografia con i templi d’oro, le donne aggraziate, i paesaggi fiabeschi ,gli abiti colorati ed eleganti, anche se si sa che ,purtroppo, non è stato possibile girare in Birmania, ma nella vicina e molto simile Thailandia.
Piacevole la colonna sonora con la canzone degli U2 di Bono “ When Love comes to town”,a lei dedicata.
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