da La Repubblica: "
Una folla commossa di personalità e persone, amici, compagni, cittadini, si è ritrovata per salutare la grande giornalista scomparsa presso la sala della Promoteca, dove domani avrà luogo la commemorazione funebre.
In queste ore, attorno a Miriam si sta stringendo una grande folla. Personalità, certo, ma soprattutto persone. Semplici cittadini, amici e compagni di un tempo. Tutti emozionati e commossi. Le lacrime che si devono a chi ha saputo raccontarci, ma anche insegnato a metterci in discussione, a diffidare della verità del più forte, a esporci per un ideale come per un'idea. Senza Miriam, la forza della parola e la conservazione della memoria di questo Paese non saranno le stesse. Ne è consapevole chi oggi è in coda in Campidoglio per darle un saluto e farle una silenziosa promessa. Un impegno di rispetto per quella forza e quella memoria, perché la loro eco sia sempre distinguibile, anche in un'Italia che, lasciatesi alle spalle le celebrazioni per i 150 anni dell'Unità, si scopre ancora in cammino, alla ricerca di nuovi riferimenti, siano essi politici, sociali, economici o crudelmente morali.
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"La sua capacità di essere critica senza essere settaria - ha raccontato Emma Bonino -, di ascoltare, di vivere tutto con curiosità, di mordere la vita, la sua ironia e autoironia e la sua vitalità, sono state per me di grande insegnamento. Pensare a lei significa ricordare alle donne il senso dell'indipendenza e dell'autonomia".
Addio ragazza rossa, anche io ti ho sempre letta con grande interesse e con profonda stima.
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