La mia recensione BIANCANEVE
Avrei potuto io cresciuta a favole e carezze rinunciare a vedere BIANCANEVE ( titolo originale Mirror Morror)????e quando mai!!!!…e infatti eccoci a parlare di questa nuova edizione della mia amata fiaba…
Dico subito che non mi hanno mai attratto le Cappuccetto rosso trasformate in vampiri o le Cenerentole sexy, ma questo film interpretato da una splendida Julia Roberts ( bellissima Regina, perfida e ironica), da una dolce Lily Collins (come ci ricorda la giovane Audrey Hepburn!!!), da un plastico e piacevole Armie Hammer ( un Principe Andrew che rimane sempre in mutande, molto castigate peraltro) merita di essere visto.
Certo il regista indiano Tarsem Singh ha trasformato il capolavoro dei fratelli Grimm… Biancaneve alla fine è molto simile alla guerriera principessa Mulan che combatte per la sua gente anche un inaspettato duello con le spade a base di sculacciate con il principe..
La matrigna è, a sua volta, la donna alla ricerca di una giovinezza perenne (meravigliosa la sua seduta di bellezza) e di un marito ricco e possibilmente giovane da conquistare con ogni mezzo.
Il principe attraente è l’ uomo che, per un attimo, appare incerto tra l’amore puro e innocente e l’esperienza e la sensualità.
Ma poi il regista cambia il finale : Biancaneve non mangia la mela avvelenata ed è proprio lei a liberare il suo amato dall’incantesimo della strega cattiva dandogli il primo bacio d’amore.
Il cuore della storia è sempre la lotta tra il bene e il male, ma con risvolti inattesi.
Così i sette nani, ribattezzati come Mangione, Lupo, Grimm, Napoleone ecc.. non sono più minatori che tornano la sera a casa affamati, ma briganti, forniti di trampoli a scatto ,che assalgono i ricchi cattivi e combattono la sopraffazione con le armi dell’astuzia e dell’intelligenza.
E’ evidente l’inserimento del problema della diversità e la sua valorizzazione., come è evidente una certa atmosfera indiana, sia nella delicatezza di alcuni passaggi sentimentali sia nella sontuosità dei costumi creati da Eiko Ishiota, incredibilmente belli e ricercati che la Roberts indossa con incantevole disinvoltura, sia negli ambienti e soprattutto nel balletto conclusivo , che appare in coda al film.
Si intravede un po’ di Bollywood?
Che debbo dire???? Certo non è la Biancaneve solita, ma può piacere e anche parecchio.
Paola
e poi come si suol dire "Una favola al giorno toglie il medico di torno".... grazie Paola le tue recensioni sono bon bon.
RispondiEliminainfatti, cara Mianna, per me andare al cinema è come un prolungare l'infanzia, quando ogni sera prima di addormentarmi mia mamma mi raccontava o leggeva una fiaba. Molto presto, essendo la maggiore di quattro figli, decisi che era meglio leggermele da sola, piuttosto che aspettare il mio turno.Ma quella dolce voce è rimasta nel mio cuore, come il suo modo di girare le pagine, con delicatezza e lentamente. Io non l'ho mai saputo fare.Avevo sempre fretta di conoscere il gran finale....
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