venerdì 10 aprile 2020

Un'abbazia davvero speciale

A una trentina di chilometri da Siena, in direzione della costa, si trovano gli spettacolari resti dell'Abbazia di San Galgano, un tempo sede di uno dei più importanti monasteri toscani.

Il complesso è costituito dall'eremo, detto Rotonda di Montesiepi, e da una grande abbazia, completamente in rovina e ridotta alle sole mura.





Il nobile cavaliere Galgano Guidotti, dopo aver preso l'abito cistercense, aveva fatto erigere sul Monte Siepi una cappella nel 1180, dove scelse di praticare la penitenza per una giovinezza piuttosto dissoluta, e di morire eremita. I monaci cistercensi ottennero  successivamente il permesso di costruire lì un oratorio e un edificio in onore del monaco, divenuto santo. 






Ed ecco l'abbazia: la mancanza del tetto fa subito venire in mente analoghi edifici della Scozia, dell'Irlanda e del Galles , ma sarà solo questo il collegamento con quelle terre?






La conversione di Galgano era avvenuta proprio nel giorno di Natale , quando il cavaliere, giunto sul colle di Montesiepi, infisse la sua spada nel terreno, trasformando l'arma in una croce.




Nella Rotonda si può vedere ancora oggi un masso da cui spuntano l'elsa di una spada e un tratto di lama, ormai arrugginite: inevitabile cercare un suggestivo collegamento con il mito arturiano e la saga della Tavola Rotonda....E' pur vero che Galgano, conficcando la spada nella roccia, aveva compiuto un gesto contrario a quello attribuito ad Artù, che la spada, dalla roccia,  l'aveva estratta...

Sta di fatto che le numerose e puntigliose ricerche in tal senso, a parte qualche labile traccia, non portarono a risultati concreti.


Nel luogo della morte di San Gargano,   per volontà del Vescovo di Volterra, fu eretta comunque una cappella, terminata già nel 1185,  cui fece seguito la costruzione di un vero e proprio monastero, dove  i frati cistercensi  fondarono la prima comunità di monaci di quell'ordine, mentre nel 1218 iniziarono i lavori dell'abbazia nella piana sottostante.




L'abbazia fu consacrata nel 1288. Dopo un periodo di grande ricchezza ed importanza economica, con acquisizioni di  generose donazioni e lasciti, a partire dal XIV secolo, a seguito del succedersi di carestie, peste e saccheggi da parte delle Compagnie di Ventura, il complesso iniziò un lento e progressivo periodo di decadenza e impoverimento, tanto che nel 1789 la chiesa fu definitivamente sconsacrata e abbandonata.






Verso la fine dell'Ottocento però si riaccese l'interesse per il monumento e per un suo eventuale restauro. Nel 1924 iniziò infatti un restauro di tipo conservativo che non comportava ricostruzioni arbitrarie o integrazioni, ma la conservazione di ciò che era rimasto.
Il risultato è uno splendido edificio, considerato oggi uno dei più prestigiosi esempi di architettura gotico- cistercense italiana.

















1 commento:

  1. Thanks for the wonderful story :) Wouldn't it be great to have an open sky service in this beauttiful old church? I am just imagining...

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