sabato 21 marzo 2020

Noter de Berghem

Lo so, non c'è nessun merito, ma solo grande fortuna nell'essere nata proprio qui, in questa terra che rispecchio,  che mi ha trasmesso i suoi valori e di cui vado orgogliosa di far parte. 
Fatti e non parole - sota la cender brasca. Ecco come siamo noi bergamaschi. 
In questi giorni terribili non andiamo sui balconi a cantare l'inno nazionale, non ce la sentiamo, stiamo in casa perchè il carico di dolore che ci è piombato sulle spalle è davvero troppo pesante. E siamo pronti a rialzarci, a rimboccarci le maniche e a darci da fare, come sono soliti fare gli Alpini che, in gran parte, vengono proprio da qui. Anche a ringraziare chi sta lavorando in maniera ultra-umana per aiutare dove si può. Ma senza cantare, senza applaudire. Non ci interessa essere ripresi dai vari tiggì. Senza nulla togliere a chi lo fa. Ognuno trova conforto a modo suo.

Ho trovato su facebook lo scritto che riporto qui sotto e che voglio condividere perchè chi è "foresto" impari a conoscerci e, se può, a capirci.


A Bergamo impari fin da piccolo che:
"non ce la faccio" - non si può dire.
"Non ci riesco"- non esiste.
"Sono stanco"-
non è mai abbastanza.
Cresci così, un po' chiuso, un po' con la convinzione di non essere mai all'altezza.
Ecco come Li riconosci quelli di Bergamo:
Testa bassa e a lavorare.
I bergamaschi, quelli veri, sono polentoni.
Si..perche' la polenta è ciò che li rappresenta.
Ruvida, dura e fredda fuori, con quella crosticina che si forma appena sfornata.
Tenera e avvolgente dentro, non ti delude mai.
I bergamaschi sono proprio così:
Un po' tonti, ruvidi e schivi;
Ma dentro sono buoni e dal cuore tenero.
Lo so, lo so, niente di speciale la polenta:
Acqua, sale e farina gialla;
Ma si sa', le cose semplici sono speciali perché rassicuranti, perché ci sono...
I bergamaschi ci sono.

Sempre.
Ci puoi contare.
Li puoi odiare, ma se te ne innamori.. be' allora sei spacciato, perché sarà per sempre.
Piange la mia Bergamo.
Senza far rumore, per non disturbare.
Giace a terra, fatta a pezzi da un nemico vigliacco subdolo, che non si fa vedere.
Gli occhi sono bassi, tristi e pieni di paura.
Ci sono solo ambulanze e silenzio.
Bergamo non ti posso abbracciare, ma tu non mollare proprio adesso.
Ricordi?
"Non ce la faccio"- non si può dire.
"Non riesco"- non esiste
"Sono stanca" non è mai abbastanza.

Passerà, certo che passerà, ma com'è dura, ragazzi! Comunque, noter am mola mia!














Nessun commento:

Posta un commento