martedì 5 marzo 2019

Dipingere coi fili

Nel numero di febbraio di The English Garden ho trovato un articolo molto interessante che presenta i lavori di una giovane signora inglese, Jo Butcher, la quale con ago e fili colorati sa catturare l'essenza dei fiori selvatici e da giardino, trasferendola sulla tela.
 
 

 
 
Il contesto in cui vive è una continua fonte di ispirazione per i suoi lavori in ogni stagione. Quello che da ragazza era un semplice hobby ,  è diventato oggi un business di successo.
Da teenager Jo amava cucirsi i vestiti da sé, poi trovò lavoro come modellista in una casa di mode a Londra, ma la vera svolta della sua vita fu quando rimase incinta della sua prima figlia, Emily, e decise di comprarsi un piccolo laboratorio in cui lavorare in proprio al temine della gravidanza, mentre cresceva la sua bambina.
 
 
 
 
 
 



 
 
 
 
 
 
 
Purtroppo Emily morì tragicamente a solo dieci mesi nel 2000, a causa di una rara malattia genetica, e Jo iniziò a ricamare in gruppo come una sorta di terapia per superare il dolore.  Oggi ha un'altra figlia, una bella ragazza di 16 anni, ma è convinta che il suo attuale successo sia un'eredità speciale lasciatale da Emily.
 
 
 
 



 
 

 
 
 
 
 
 
 
Jo lavora nel suo studio, nella bella casa vittoriana dove vive con il marito e la figlia, circondata da scaffali pieni di scampoli di tela e scatole di fili colorati , pronti per soddisfare ogni improvvisa necessità, ma ancor più spesso esce a cercare ispirazione nella campagna circostante.
 
 
 
 
 
 
 
 





 
 
 
 
A volte colora il cielo con l'acquarello sullo sfondo della tela per dare profondità al ricamo, che non ha comunque uno schema predefinito. Per questo Jo tiene sempre a portata di mano aghi e fili,  per aggiungere , togliere, modificare.










Jo partecipa a numerose mostre e ha un sito attraverso il quale vende le sue creazioni e riceve molti consensi.
Nell'intervista rilasciata a The English Garden  confessa di essere la prima a stupirsi del grande successo incontrato grazie ai suoi ricami, e nello stesso tempo il consenso del pubblico è per lei un incoraggiamento per proseguire il suo lavoro.















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