mercoledì 2 luglio 2014

Poesie d'estate



Jacques Prèvert - La bella stagione

A digiuno sperduta assiderata
Tutta sola senza un soldo
Ferma in piedi una ragazza 
Età sedici anni
In Place de la Concorde
Il quindici agosto a mezzogiorno.

  





Emily Dickinson - Sarà estate

Sarà Estate, finalmente.
Signore , con ombrellini,
Signori a zonzo , con bastoni da passeggio,
E bambine , con bambole,
Coloreranno il pallido paesaggio
Come fossero uno splendente mazzo di fiori 
Sebbene  sommerso nel Pario
Il villaggio giaccia, oggi.
I lillà, curvati dai molti anni,
Si piegheranno sotto il purpureo peso,
Le Api non disdegneranno la melodia
Che i loro antenati ronzarono.
La Rosa selvatica diventerà rossa nella terra palustre
L'Aster, sulla collina
il suo perenne aspetto fisserà
e si assicureranno le Genziane collari di pizzo,
Finchè l'Estate ripiegherà il suo miracolo
Come le donne ripiegano le loro gonne
o i preti ripongono i simboli 
Quando il sacramento è terminato.





Pablo Neruda - Estate

Ardono i seminati,
scricchiola il grano,
insetti azzurri cercano ombra,
Toccano il fresco.
E a sera
salgono mille stelle fresche
verso il cielo cupo.
Son lucciole vagabonde.
Crepita senza bruciare
la notte dell'estate. 
 



Salvatore Quasimodo - Estate

Cicale, sorelle, nel sole
con voi mi nascondo
nel folto dei pioppi
e aspetto le stelle.







Kathrine Mansfield - Conchiglie

Eternamente giace e splende piano
sotto l'enormi tempestose ondate
e sotto le minute onde beate
che il Greco antico un tempo ha nominato
crespe di risa. 
Ascolta: la conchiglia iridescente
canta nel mare, al più profondo.
Eternamente giace e canta silenziosa.











Antonio Machado - Notte d'estate

E' una bella notte d'estate.
tengono le alte case
aperti i balconi
del vecchio paese sulla vasta piazza. 
Nell'ampio rettangolo deserto,
panchine di pietra, evomini ed acacie
simmetrici disegnano
le nere ombre sulla bianca arena.
Allo zenit la luna, e sulla torre
la sfera dell'orologio illuminata.
Io in questo vecchio paese vo passeggiando
solo, come un fantasma. 





Hermann Hesse - Fuga di giovinezza

La stanca estate china il capo
specchia nell'acqua il suo biondo volto.
Erro stanco e impolverato
nell'ombra del viale.

Tra i pioppi soffia una leggera
brezza. Il cielo alle mie spalle è rosso
di fronte l'ansia della sera
- e il tramonto - e la morte. 

E vado stanco e impolverato
e dietro a me resta esitante
la giovinezza, china il capo
e non vuole più seguire la strada con me. 





Federico Garcia Lorca - Notte d'estate


L'acqua della fonte

suona il suo tamburo
d'argento.
Gli alberi 
tessono il vento
e i fiori lo tingono
di profumo.
Una ragnatela immensa
fa della luna
una stella.




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