giovedì 10 luglio 2014

Le cose che non capisco: San Firmino

Pamplona San Firmino, la "festa" dei tori continua: incornati e feriti

Di cose che non capisco, nella vita, ce ne sono parecchie, dato che non sono un'aquila. Ma questo è normale: ciascuno di noi è portato più per alcune materie, che per altre. Quello, però, che secondo me nessuno dovrebbe capire è l'atteggiamento autolesionista, visto che il primo istinto animale è l'autoconservazione.. 
Le cronache parlano dell'ultima moda fra i giovani: il salto da un balcone posto ad un piano alto, per buttarsi su un altro balcone, oppure in una piscina sottostante: ci scappa spesso il morto.
 Prima c'era l'attraversamento dell'autostrada, o la dormitina sui binari.... Come si fa a capire? Dove è il senso?
E qui si parla di qualche gruppetto di giovani....ma ci sono altre manifestazioni, collettive, questa volta, che per me sono del tutto incomprensibili. 

Leggo: La festa di San Firmino a Pamplona, come ogni anno, fa registrare feriti e numerosi contusi. Nel terzo giorno della classica corsa per i tori sono stati incornati un giovane turista statunitense e uno spagnolo, una persona è caduta riportando un trauma cranico e numerosi corridori sono rimasti contusi.







Cerco di capire e mi informo sulla tradizione:







Il 6 luglio, a mezzogiorno, nella piazza del municipio cominciano i festeggiamenti con il lancio del chupinazo, il razzo che annuncia le feste. Poco prima di quell'ora il sindaco o un consigliere esce dal balcone del municipio. Sotto, nella piazza, migliaia di persone aspettano il momento e l'ansia collettiva sale mano a mano che si avvicina l'ora. Si stappano centinaia di bottiglie di vino spumante e non solo, dividendole in parti uguali tra lo stomaco e i vestiti propri e dei vicini. 





La ressa è notevole e per chi arriva tardi è molto difficile avvicinarsi. Palloni gonfiabili di grandi dimensioni rimbalzano tra la folla. Quando la persona incaricata dello sparo si avvicina al razzo, si ode un ruggito generale della popolazione. Con il rumore presente si può appena udire il grido rituale:

"Pamploneses. Viva San Fermín, Gora San Fermin!"





Una delle attività più famose dei Sanfermines è l'“Encierro”, che consiste in una corsa di circa 800 metri davanti ai tori, che ha come punto di arrivo la plaza de toros.




 L'encierro avviene ogni giorno tra il 7 e il 14 luglio alle otto del mattino, con una durata media tra i tre e i quattro minuti.

Tutto ha termine il 14 luglio a mezzanotte quando un nutrito gruppo di pamplonesi e turisti si riunisce nella piazza del municipio per dare l'arrivederci ai sanfermines dopo 8 giorni di baldoria senza freni.
« Povero me, povero me, che sono finite le feste di San Firmino. Povero me, povero me, che sono finite le feste di San Firmino. »


La festa ha un'origine che risale a vari secoli fa, sebbene la sua forma attuale sia un fenomeno recente, data la singolarità della festa, che senza dubbio è l'evento per il quale più si conosce Pamplona nel mondo. La sua fisionomia attuale, affollata e cosmopolita, è il risultato di una lenta evoluzione che risale al Medioevo.

Tre celebrazioni indipendenti stanno all'origine della festa: gli atti religiosi in onore di San Firmino, anteriori al XII secolo, le feste commerciali e la corrida, entrambe documentate a partire dal XIV secolo. In più, i pamplonesi celebrano il patrono della loro città San Saturnino, il 29 di novembre. Stanchi dell'inclemenza del clima autunnale i cittadini decisero nel 1591 di spostare la festa al giorno del co-patrono di Navarra, San Firmino, il 7 luglio. La coincidenza della festività religiosa, del clamore suscitato dalla festa, e della corsa dei tori danno alla festa l'aspetto che la contraddistingue ai giorni nostri. Il patrono della città, San Saturnino, continua ad essere commemorato con una festa molto più modesta il 29 di Novembre. Per molti visitatori questo fatto porta alla convinzione errata che San Firmino sia il patrono della città.

Lo scrittore americano Ernest Hemingway fu tra le persone che contribuirono a pubblicizzare l'evento mediante il suo libro Fiesta.



Questo è divertimento???? Questa è l'intelligenza umana??? Farsi incornare da un toro infuriato è BELLO????
Sinceramente queste persone non mi fanno pena. Chi mi fa pena sono le povere bestie, che vengono aizzate e obbligate a qualcosa che non hanno scelto loro.

4 commenti:

  1. Hai presente quel detto che dice: La mamma degli idioti è sempre incinta ??? Ecco, forse bisognerebbe mandarla a un corso di educazione sessuale...

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  2. io ste cose feroci non le capisco!mi sembrano incivili

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  3. Sai come la penso... sono a favore sempre degli animali... In questi casi vendono feriti uccisi dai tori sarò crudele e cattiva ma mi è indifferente. Dio aveva creato gli animali perchè ci fossero di aiuto non di trastullo a chi nn sa come passare il tempo. altre storie altri drammi mi rendono triste furiosa e impotente... Dopo comunque questi tori nn dimentichiamo che vengono uccisi....

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  4. chi se le cerca...se le trova! Non mi fanno pena gli imbecilli! In questo caso nemmeno li capisco!

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