giovedì 9 luglio 2020

La strana storia di Golliwogg.



Nata in una famiglia inglese piuttosto eccentrica, emigrata negli Stati Uniti, Florence Kate Upton studiò arte a New York e dopo la morte del padre nel 1889 trovò lavoro come illustratrice.
Qualche anno dopo , nel 1893, ritornò a Londra in visita ad alcuni parenti e ispezionando la soffitta della zia trovò una vecchia bambola di pezza, un po' sporca e malandata, alla quale si ispirò per creare un nuovo personaggio in una serie di libri per bambini : Gollywogg, un nome di pura fantasia.






Il primo libro  si intitolava "The adventures of Two Dutch Dolls and a Golliwogg"; nella storia Golliwogg veniva descritto come una sorta di gnomo nero, in realtà buono, amabile e coraggioso, con un aspetto gentile.

L'impatto con il pubblico inglese fu decisamente positivo, tanto che, con l'aiuto della madre Bertha che scriveva le rime che accompagnavano le illustrazioni, Florence creò una serie completa di  12 libri nei 14 anni successivi; Golliwogg viaggiava per il mondo con le due Dutch Girls, Peg e Sarah Jane, in cerca di avventure.







































Purtroppo le due donne, Florence e Bertha, con grande ingenuità ,non pensarono di tutelare  i propri diritti d'immagine sul personaggio dalle stesse creato, così dopo il grande successo di Golliwogg in Inghilterra , in Europa e negli USA, i costruttori di giocattoli "assaltarono il treno", e cambiando di poco il nome in "Golliwog", iniziarono a produrre una gran quantità di bambole che ebbero un enorme successo.




Nel 1910, John Robertson, produttore di marmellata, vide dei bambini giocare con un golliwog e decise di farne la mascotte dell'azienda. Il pupazzo comparve sulle etichette della Paisley quell'anno e dal 1920 l'azienda iniziò a vendere gadgets per la raccolta dei vasetti di marmellata.





Al di là del successo del giocattolo dal punto di vista commerciale, da più parti viene rilevato che il personaggio di Golliwogg incominciò ad essere visto con occhi diversi dalla popolazione di razza bianca, soprattutto negli Stati Uniti. Molti intellettuali, come Rudyard Kipling e G. W. Stevenson, esprimevano opinioni inequivocabilmente pesanti nei confronti delle persone di colore.

Le stesse creatrici del personaggio, negli ultimi libri della serie, ne cambiarono il carattere : mentre il Golliwogg dei primi libri era un personaggio gentile e sempre disposto a dare una mano alle persone in difficoltà, nei libri successivi della serie appare come in furfantello poco di buono. Di conseguenza la sua reputazione scivolò sempre più in basso ed essendo nero, divenne politicamente scorretto.  Resta un mistero questo repentino cambiamento da parte di chi lo aveva creato, né si può escludere che si trattasse di opportunità.

Dal momento che le Upton non avevano provveduto a tutelare il personaggio con un copyright, lo stesso divenne di dominio pubblico ed entrò a far parte di una serie di personaggi- giocattolo , chiamata Noddy, scritta da Enid Blyton, nella quale Golliwogg arrivò a toccare il fondo della negatività.

Tuttavia con il trascorrere del tempo e con la progressiva accettazione delle diversità raziali, il personaggio di Golliwogg tornò ad essere apprezzato per quello che era stato un tempo, una simpatica immagine pubblicitaria o una bambola con cui giocare.
E a me piace pensarlo così.









 





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