venerdì 17 gennaio 2020

La musica degli angeli


La musica : se non ci fosse, bisognerebbe inventarla..., una manciata di note declinate all'infinito, non solo dall'uomo, ma dalla natura stessa, dal vento, dal fiume, dagli alberi...ma è proprio così?
 
A pensarci bene la musica è una di quelle arti che non esistono in natura e non è da non confondere con i semplici suoni . Eppure la filosofia medievale la colloca tra le arti naturali e non tra quelle umanistiche.
Ho cercato di saperne di più e ho finito col perdermi nella musica delle sfere celesti...






Bisogna sapere che l'astronomia del mondo greco-romano e medioevale pensava che la terra fosse al centro di nove sfere concentriche e all'esterno di queste ci fosse Dio. Queste sfere avevano un movimento di rotazione che produceva suoni, la musica delle sfere, che era però inudibile dall'uomo, ad eccezione di alcuni saggi come ad esempio Pitagora.
 

Questa teoria continuò ad essere seguita fino al XVII secolo, infatti la visione di un universo strutturato in cerchi concentrici, con al centro la terra, suscitava l'interesse di filosofi, musicologi e musicisti, poiché già dall'antichità la musica non era considerata l'arte dei suoni, ma la scienza delle proporzioni.
 
La tradizione cristiana tuttavia non fu concorde con la teoria della musica delle sfere, attribuendo alle gerarchie angeliche il moto dei cieli  e la conseguente armonia delle sfere celesti.



Sant'Ambrogio affida alla musica cristiana il compito di rappresentare l'armonia universale del mondo e del suo Creatore.

Lo stesso messaggio si diffuse attraverso le arti figurative per mezzo degli Angeli musicanti, presenti numerosi nei dipinti medievali e in epoca successiva.









































































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