sabato 12 maggio 2012

La festa della mamma

Di tutte le "feste commercialmente comandate" quella della mamma è stata pensata  anni fa sicuramente da qualcuno a cui piaceva vincere facile. Una volta gettata l'esca, è probabile che a  cascare nella rete siano stati nel tempo da una parte i beneintenzionati che alla mamma comunque ci tengono, e dall'altra coloro a cui basta un mazzo di fiori o una scatola di cioccolatini  una tantum per sedare i pruriti di una coscienza sempre più autoreferenziale.
Devo dire che ultimamente la pressione mediatica nei confronti di un evento che ormai ha conquistato un posto fisso nel calendario si è notevolmente attenuata rispetto al passato, sarà perchè viviamo in tempi di vacche magre, sarà perchè certi meccanismi una volta messi in moto funzionano in autonomia per sempre.
Comunque, fatte le doverose considerazioni sui fastidiosi condizionamenti imposti dal consumismo, non possiamo commettere l'errore di gettar via il bambino insieme all'acqua sporca.
Aprire un cassetto e trovarci un lavoretto così :





riesce ancora ad intenerirmi.

Così come rileggere certe missive :









mi commuove fino alle lacrime, complice l'età.

Oggi Fabio e Maxi non fanno più lavoretti per me nè mi scrivono letterine... per fortuna, aggiungo, ma in certi loro gesti quotidiani ritrovo la spontaneità  dei messaggi di allora, quando, bambini,venivano  guidati e incoraggiati da maestri/educatori attenti, che certamente non operavano per fini commerciali. E allora ben venga la festa della mamma se è l'occasione per imparare il linguaggio del cuore.



Io per la  mia mamma non ho scritto letterine nè fatto lavoretti quando ero bambina perchè la festa della mamma non c'era, ma spero che non abbia mai dubitato del bene che le ho voluto e che continuo a volerle anche se purtroppo non c'è più.

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