The rum diary
La mia recensione
Quando s si sceglie un film per tanti motivi: ti piace lui o ti piace lei, hai letto il libro, il regista ti attrae ecc.: noi invece abbiamo scelto The rum diary perché …era l’unico film che ci attirasse. Dopo venti minuti Tina dice:”Se vogliamo andare via, non protesto…”Io invece sono curiosa e non amo rinunciare perciò chiedo a tutti di aspettare un altro po’. Ma debbo riconoscere che le situazioni evolvono con troppa lentezza e Johnny Depp è quasi irriconoscibile. Ha due zigomi gonfi come quelli di Ornella Muti. Ma in questo film dà una prova d’attore davvero buona (chi l’ha visto nei Pirati o in The Tourist cominciava a disperarsi) i va al cinema
La storia è interessante: siamo nel 1960, Paul Kemp,uno scrittore mancato ,va a vivere a Porto Rico dove ha trovato lavoro presso il giornale locale.
E’ giovane e caruccio, si fa degli amici alcolisti e viziosi come lui e passa le ore a bere e a farsi di droga…mentre intorno tutto crolla o quasi perché un ricco affarista (Aaron Ekhart) ha deciso di costruire un Hotel o due Hotel, un villaggio o due villaggi per turisti, una strada e amplissimi parcheggi su una delle più incantevoli e incontaminate isole della zona.
Vuole perciò anche comperare lo scrittore per le sue brochure e a tutta prima questo ci casca. Tra panorami mozzafiato e bevute di rum e scotch ,dunque, Paul è catturato, grazie anche al fascino di una stupenda bionda .Che Amber Head sia bella è vero ed è anche brava perché riesce a truccarsi e vestirsi come la mitica Marilyn conservando la sua personalità.
Ma ad un tratto lo scrittore grazie ai suoi strani amici, tra cui un fantastico Moberg interpretato da Giovanni Ribisi , recupera la sua coscienza civile e non vuole più cedere a compromessi. Cerca a tutti i costi di riportare in vita il giornale, si batte contro l’immobiliarista e il suo trust e si trova felicemente con la bionda Chenault sotto la doccia .
Possibile che da un po’ di tempo tutti finiscano insieme sotto la doccia? Non c’è più un letto o un pavimento per fare sesso ..no tutti sotto la doccia!!!!! Alla fine saranno pulitissimi .La conclusione è la partenza sulla barca trafugata all’immobiliarista verso la libertà.Insomma più ci si pensa e più si scopre che tutto sommato è un buon film..ad esempio i dialoghi sono davvero ottimi, la scena di Chenault/Amber Head che balla sensuale e un po’ orgiastica tra gli abitanti dell’isola vestita di rosso con i capelli biondi sciolti sulle spalle ricorda forse Niagara(??) , ma lei brilla di luce propria.
Dell’ottimo Giovanni Ribisi, eccezionale nella parte dell’amico schizzato, pronto a bere anche il combustibile e a farsi con sostanze del tutto sconosciute, abbiamo detto. La realtà circostante è fotografata con realismo e intensità dalle bellezze naturali ai combattimenti dei galli.
Il regista Bruce Robinson pecca forse di eccessiva lentezza, facendo perdere tensione, ma nulla da dire sulla sua capacità di ricreare ambienti decadenti e dirigere un insieme di attori interessanti. Qua e là c’è il ricordo di Graham Greene o anche Hemingway con i loro personaggi perdenti, ma protesi verso la redenzione.
Se fosse comparsa prima la scritta che dice che la storia raccontata è la vita dello scrittore Hunter S.Thompson, il quale dopo l’ esperienza a Porto Rico ha sposato Chenault , raggiunto un’ottima fama, ed è purtroppo morto giovane, probabilmente Tina non avrebbe desiderato uscire . Ma poi è rimasta ed è stata contenta.
Due annotazioni…la prima è la visione sulle strade caraibiche di una mitica Fiat Cinquecento scassata…incredibile..
La seconda Il Blu dipinto di blu in To Rome with love è insopportabile per una Roma moderna, in questo film che si apre con la canzone di Modugno e un aereo che vola nel cielo azzurro dei Caraibi…confesso : è tutta un’altra cosa
paola
ohè Dindi birichina...volevi postare Johnny Depp e Amber Heater sotto la doccia??????e se poi ci chiudevano il blog???????
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