Dindi è in vacanza per qualche giorno e mi ha lasciato le chiavi del blog perchè , in sua assenza, io possa pubblicare i post che con la consueta diligenza ha preparato per noi prima di partire.
Non mi ha lasciato però il suo mitico quaderno di poesie e così , per non venir meno all' abituale appuntamento con l'arte di Euterpe, cercando sul mio scaffale dei libri preferiti ho trovato un librino intitolato "Voci di dentro".
Si tratta di una raccolta di poesie pubblicata nel 2008 ma di cui sono venuta a conoscenza solo un paio d'anni più tardi, quando è capitata una mattina nella mia cassetta della posta con una dedica scritta a mano "Alle mie care cugine con affetto - Donatella". Una sorpresa davvero grande, non solo perchè non sapevo che mia cugina Donatella scrivesse ( oltre alla raccolta di poesie c'era anche un libro di racconti), ma non sapevo che lo facesse così bene. La conoscevo come persona intelligente e studiosa , timida e gentile, appassionata al suo lavoro di insegnante, ma le nostre frequentazioni risalgono al tempo in cui le circostanze della vita non avevano ancora allontanato le nostre strade.
La lettura delle sue poesie mi ha mostrato una persona nuova, mai conosciuta, così come ho visto con altri occhi anche le persone a cui Donatella dedica i suoi versi.
Maggio di Giovinezza
Maggio di sere tiepide
Maggio di sere tiepide
e fresche e chiare notti
quando il mattino ci sorprendeva
con l'improvviso profumo delle rose
e il cuore, che non sapeva ancora,
tremava già per dolci turbamenti,
maggio di corse per cortili e strade
a frotte gaie, ridendo di niente,
quando attese speranze e sogni pazzi
la vita non aveva ancor tradito,
maggio del nostro tempo più sereno
che ripensar dolcezza e pianto è insieme.
Alla mamma
Sarai nel sole e mi sorriderai,
libera la tua fronte dai pensieri d'allora.
Vedrò la giovinezza
nei tuoi occhi belli di gioia
e non dirò parole,
ma, chiaro al di là del tempo ogni perchè,
cammineremo insieme,
paghe dell'armonia del tutto.
A mio padre
Sei nel morbido accendersi
dei colori d'autunno nel tuo orto.
Sei nell'arguzia buona
delle parole che dicevi allora.
Sei nell'onesta volontà di pace
che ispirava i tuoi atti ed i pensieri,
Sei nella lacrima che bagnava il tuo viso
quando chinando il capo ci lasciavi.
Non potevi scegliere di meglio .. emozionanti !
RispondiEliminaMe le copio al volo !