giovedì 29 novembre 2018

Il compleanno e la torta con le candeline









Recentemente ho festeggiato il mio compleanno in compagnia delle persone che mi sono più care. Ormai i numeri non consentono più di fare progetti a lunga scadenza: la matematica, la statistica e il buon senso non lasciano dubbi, perciò mi ero ripromessa di gustarmi questa ricorrenza senza troppo clamore  e così è stato. 

Quella del compleanno è una ricorrenza che oggi è impossibile dimenticare: agende, calendari, smartphone, gli stessi documenti di identità che portiamo sempre con noi, non ci permettono di dimenticare non solo il nostro compleanno, ma nemmeno quello di parenti , amici, conoscenti, e così via.





Tutti conosciamo il significato del compleanno e come viene festeggiato oggi, ma  poiché mi capita sempre più spesso di guardare "indietro", mi sono chiesta come funzionassero le cose nel passato, quando ancora non esistevano, o erano comunque a disposizione di pochi, quegli "strumenti" a cui accennavo sopra, e molte persone non sapevano nemmeno leggere e scrivere.

 




Quando è nata la tradizione di festeggiare il compleanno e come si è evoluta nel tempo?



Secondo i più il compleanno, come lo intendiamo oggi, è nato nel 1802, quando Johann Wolfgang von Goethe volle festeggiare alla grande il suo cinquantatreesimo compleanno e in quell'occasione comparvero per la prima volta le candeline sulla torta. Chissà se è vero, ma comunque da allora auguri, torta , candeline e canzoni si diffusero  negli ambienti aristocratici e nella ricca borghesia del XIX secolo. Solo nel secolo successivo si diffusero in tutti gli ambienti sociali.






E prima di allora?
Pare che nell'antichità gli Egizi usassero festeggiare il compleanno, quello del Faraone però, a cui venivano offerte innumerevoli prelibatezze. Tendenzialmente tutti i popoli antichi, Greci, Romani e Persiani avevano la consuetudine di far festa in occasione del compleanno di re, imperatori, divinità . I Romani secondo la tradizione avevano un calendario già dal 753 a.C.; era un calendario lunare simile a quello greco, e sulla base di quel calendario si festeggiava il dies natalis dell'imperatore o della città stessa, il 21 aprile di ogni anno.

I primi cristiani non festeggiavano il compleanno, ritenendola una pratica pagana. Celebravano però il dies natalis dei martiri facendolo coincidere con la data del martirio, considerata come nascita alla vita eterna.




La torta con le candeline, elemento indispensabile per ogni festa di compleanno, trova le sue radici proprio nelle usanze degli antichi Greci, che confezionavano dolci tondi a base di farina e miele per festeggiare la dea Artemide, dea della caccia e della foresta, sorella gemella di Apollo e identificata come personificazione della luna crescente. Per rappresentarne lo splendore decoravano questi dolci con piccole candele.

Si ritiene che anche la consuetudine di portare doni al festeggiato fosse già in uso presso i Greci e adottata successivamente dai Romani e che tale gesto avesse una funzione scaramantica per allontanare gli spiriti maligni.







Non trova precise corrispondenze nel passato invece , la tradizionale canzoncina "Tanti auguri a te" (Happy birthday to you) composta dalle sorelle statunitensi Mildred Janie Hill e Patty Smith Hill, maestre d'asilo a Louisville nel Kentucky. Era in origine una sorta di canzoncina di benvenuto che i piccoli alunni cantavano all'ingresso in aula della maestra ed iniziava con un "Good morning to all". Non si sa chi abbia successivamente cambiato il testo associandolo al compleanno.










 


1 commento:

  1. Buongiorno. Cari auguri per il suo Compleanno!
    Sto cercando un libro di poesie che avevo da bambina che poteva intitolarsi 'Le ore più liete'. Per caso lo ha mai visto? Sa dove potrei provare a cercarlo?
    Grazie per l'attenzione
    Adele
    adelelacchini@interfree.it

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