venerdì 23 novembre 2018

"Al contadino non far sapere...





...quanto è buono il formaggio con le pere."

Un semplice proverbio popolare ? sembra proprio di no, perché se è vero che i proverbi servono in genere a identificare abitudini e usanze di un popolo, comprese le tradizioni alimentari, in questo caso, stando a quanto leggo qua e là, questo proverbio in particolare sembra avere implicazioni socio economiche, politiche e culturali.

L' origine del proverbio "Al contadino non far sapere quant'è buono il formaggio con le pere" viene fatta risalire al Medio Evo, quando si diffuse la consuetudine di abbinare a tavola  la frutta al formaggio, come testimonia un antico proverbio francese che dice "Oncques Deus ne fist tel mariage comme de poire et de fromage." ovvero Dio non ha mai fatto un matrimonio così riuscito come quello tra la pera e il formaggio.
 
 
 
 
Senza scomodare la volontà divina, l'abbinamento tra formaggio e frutta alla fine del pasto potrebbe essere nato proprio dalle caratteristiche dei due alimenti: il formaggio dà allo stomaco una sensazione di sazietà e favorisce il processo di digestione a cui la frutta dà a sua volta un notevole contributo.
A questo proposito mi torna in mente un altro proverbio in dialetto lombardo che sentivo ripetere da bambina " La buca l'è minga straca, se no la sa de vaca" ,  la bocca non è stanca se non sente il sapore della vacca, cioè del latte.
 
Più tardi probabilmente rispetto alla Francia, nel XIV secolo, l'abbinamento formaggio e pere si diffuse anche nel nostro Paese, come testimoniano i versi del Petrarca :"Addio, l'è sera. Vengan le pera, il cascio e 'l vin di Creti".
 
 
 
 
 
 
Quando il "matrimonio" tra salato e dolce divenne non solo una questione di gusto, istintivamente accessibile a tutti i comuni mortali, ma di buongusto, virtù appannaggio delle classi sociali acculturate, si pensò che fosse necessario manifestare con un proverbio l'inopportunità che il contadino si accostasse ai piaceri raffinati della gola, destinati in esclusiva a palati ben più raffinati, vuoi per evitare che consumasse per primo i prodotti destinati al padrone, o che adottasse consuetudini con conformi alla sua classe sociale.
 
 
 
 
 
Il professor Massimo Montanari, docente di storia medievale presso l'Università di Bologna, ha scritto numerosi libri che approfondiscono il rapporto tra cibo e cultura nel corso della storia, tra cui, appunto, "Il formaggio con le pere".
 
 
 
Se poi vogliamo dare una mano a ristabilire l'eguaglianza sociale messa in discussione dal proverbio in argomento ,lasciandoci alle spalle gli impliciti distinguo, possiamo ricordare  che, visto   un altro proverbio secondo cui il contadino ha scarpe grosse e cervello fino, è nata in tempi moderni l'inevitabile risposta: " ma il contadino, che non era un coglione, lo sapeva prima del padrone".


 



























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