sabato 11 agosto 2018

Seta

Qui: http://ilclandimariapia.blogspot.com/search?updated-max=2014-02-11T20:00:00%2B01:00&max-results=7&start=32&by-date=false Mianna ci ha parlato della via della seta e ci ha brevemente raccontato le antiche origini orientali di questa stoffa e i suoi rapporti col mondo occidentale. 




Si narra che la nascita della bachicultura si deve all'imperatrice cinese Xi Ling Shi, ma probabilmente la lavorazione della seta si conosceva in Cina già nel 3000 A.C. Le vesti di seta che erano riservate agli imperatori cinesi entrarono a far parte del guardaroba della classe sociale più ricca, diventando un bene di lusso ambito che si estese fino alle aree raggiunte dai mercanti cinesi per le qualità di leggerezza e bellezza. La crescente domanda per i prodotti in seta ha reso questa fibra una delle merci più importanti per il commercio internazionale fino a raggiungere l'industrializzazione della sua produzione.
Gli imperatori cinesi si sforzarono di mantenere segreta la conoscenza della sericoltura, tuttavia gli allevatori cinesi iniziarono a spostarsi in Giappone, Corea e India. In Europa, sebbene l'Impero romano conoscesse e apprezzasse la seta, la sericoltura ebbe inizio solo intorno al 550, attraverso l'Impero bizantino; la leggenda dice che monaci agli ordini dell'imperatore Giustiniano furono i primi a portare a Costantinopoli delle uova di baco da seta nascoste nel cavo di alcune canne.
Dal XII secolo l'Italia fu la maggior produttrice europea di seta: le città di Palermo, Messina e Catanzaro erano particolarmente rinomate.
La seta si può ricavare, oltre che dai bozzoli del baco, anche da
bave selvatiche, ottenute da animali diversi dal baco della seta e dette generalmente sete Tussah.
 La seta selvatica o seta non di gelso è prodotta in natura da oltre 400 specie di farfalla, differenti dal Bombyx mori. Si tratta perlopiù di specie polifaghe, cioè che si nutrono di più fonti vegetali (mentre il baco della seta si nutre esclusivamente di foglie di gelso).
Tratto da http://www.prezzisalute.com/Sport/Abbigliamento/Tessuti/Tessuti_Naturali/Seta.htmlParticolarmente pregiata è anche la cosiddetta seta shantung o seta dupioni, ottenuta dal bozzolo tessuto di concerto da due bachi che casualmente si sono trovati così vicini da tessere e condividere un unico bozzolo.
Esiste poi la seta marina, detta bisso:si tratta sempre di una fibra naturale, che tuttavia non viene prodotta da lepidotteri, bensì da alcuni molluschi bivalvi (simili alle comuni cozze); questi animali secernono dei filamenti particolarmente resistenti, per ancorarsi ai fondali marini. Con opportune lavorazioni, dal bisso si possono ottenere tessuti pregiatissimi e costosi, poiché finissimi e molto morbidi.









































Tratto da http://www.prezzisalute.com/Sport/Abbigliamento/Tessuti/Tessuti_Naturali/Seta.html
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