sabato 13 giugno 2020

L'argenteria

Quando ero giovane, uno degli status simbol delle famiglie era l'argenteria, cioè l'insieme degli oggetti in argento posseduti, sia quelli destinati alla tavola, come posate, sottopiatti, zuccheriere teiere, eccetera, che quelli destinati all'arredamento come cornici, portafoto, ninnoli vari. Al momento del matrimonio i regali che si ricevevano erano in gran parte oggetti in argento.
Mi pare che oggi la moda sia cambiata e che i giovani non tengano più a possedere  questo genere di cose, che, tra l'altro, richiedono un gran lavoro per essere curati a dovere.
Ogni epoca ha i suoi diktat!!
La storia della lavorazione dell'argento è antichissima, basti pensare alla oggettistica rinvenuta da Heinrich Schliemann, risalenti al XVI secolo a.C. in Asia Minore e a quella contemporanea dell'area cretese-micenea.
Probabilmente furono i Fenici ad egemonizzare il commercio dell'argento, diffondendolo anche in Etruria.
Nell'antica Grecia, la lavorazione dell'argento si sviluppò intorno al V secolo a.C., grazie alla scoperta dei giacimenti dell'Aurion, i cui estratti furono sfruttati anche in un settore innovativo, come quello per le monete.

Presso gli antichi romani, l'argenteria assunse un ulteriore valore aggiunto, ossia quello artistico. 
Dai tempi antichi l'utilizzo dell'argento ha continuato a rimanere apprezzato e nei musei possiamo trovare e ammirare dei veri tesori d'arte , nonostante gli alti e i bassi delle mode.

Qualcuno che ama collezionare oggetti in argento c'è sempre e i mercati dell'antiquariato sono frequentatissimi. Noi collezionisti non rinunciamo alle cose belle solo perchè la moda ha cambiato bandiera!
































Io, nel mio piccolo, ho una collezione di cucchiai, alcuni sono quelli da matrimonio, si usavano per distribuire i confetti agli invitati a fine pranzo, altri sono colini per il tè altri ancora sono cucchiai normali.



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