martedì 23 gennaio 2018

Cani

Da sempre nostro compagno di vita: il cane. Fedele, affettuoso, eroico, affidabile, amico. Al cane si accoppiano gli aggettivi migliori, un  cane è un amico inestimabile, un tesoro da custodire.
Il cane che vive con noi è una persona che fa parte della nostra famiglia e di lui potremo sempre fidarci. Lui ci amerà come nessun altro.





Il cane (Canis lupus familiaris Linnaeus 1758) è un mammifero appartenente all'ordine carnivora, della famiglia dei canidi.
 Con l'avvento dell'addomesticazione si è distinto dal lupo, del quale rappresenta una forma neotecnica .

L'addomesticazione del cane da parte dell'uomo ha origini antichissime. I più antichi resti fossili di cane in uno stanziamento umano sono stati rinvenuti in una tomba natufiana, e risalgono a 11.000-12.000 anni fa; ma si suppone che l'origine del rapporto fra le due specie si collochi molto più indietro nel tempo, fra 19.000 e 36.000 anni fa.



Lo studio di un cranio di "canide simile a un cane" ma non direttamente collegato al cane moderno, rinvenuto nei monti Altaj in Siberia, ha fatto ipotizzare che le diverse razze canine moderne non abbiano un unico progenitore comune, ma discendano da diversi distinti processi di addomesticamento dei lupi in diverse aree del mondo.





I più recenti studi basati sulla genetica, supportati da ritrovamenti paleontologici, hanno portato a ritenere valido il riconoscimento del lupo grigio (Canis lupus) come progenitore del cane domestico, riconosciuto come sottospecie (Canis lupus familiaris).
 Ancora incerte sono le ipotesi sul processo di domesticazione. Una delle ipotesi più accreditate è quella dei coniugi Ray e Lorna Coppinger, biologi, che propongono la teoria di un "domesticamento naturale" del lupo, una selezione naturale di soggetti meno abili nella caccia, ma al contempo meno timorosi nei confronti dell'uomo, che avrebbero cominciato a seguire i primi gruppi di cacciatori nomadi, nutrendosi dei resti dei loro pasti, ma fornendo inconsapevolmente un prezioso servizio di "sentinelle", stabilendosi in seguito nei pressi dei primi insediamenti, e dando il via ad una sorprendente coabitazione tra due specie di predatori, con reciproci vantaggi.

Alcuni di questi "cani selvatici" sarebbero poi stati avvicinati ed adottati nella comunità umana (cani del villaggio, i "cani pariah" che si trovano ancora in alcune società, "di tutto il villaggio", tollerati per il loro ruolo di spazzini e di predatori di piccoli animali nocivi), dando il via ad un perfetto esempio di coevoluzione. Quasi certamente, come dimostrato anche dagli studi di Dimitri Belayev, la naturale selezione basata sulle attitudini caratteriali al domesticamento ha provocato la comparsa di mutamenti fisici (dalla riduzione del volume cranico, all'accorciamento dei denti, ma anche la comparsa di caratteri quali le chiazze bianche sul mantello e le code arricciate).



Sono stati scoperti siti tombali risalenti allo stesso periodo (25.000/28.000 anni fa) che dimostrano una sepoltura rituale di cani (introduzione di un osso di mammut nella bocca di uno dei tre cani ritrovati). Tuttavia, la prima testimonianza di un legame affettivo tra uomo e cane risale al più recente periodo natufiano (circa 12.000 anni fa) presso il sito di Ein Mallaha in Israele con una tomba che conserva i resti di un uomo anziano coricato su un fianco in posizione fetale che protende un braccio verso i resti di un cucciolo di cane.







Eredi del lupo, compagni dell'uomo

Il cane è la forma domestica del lupo e il più antico di tutti gli animali addomesticati dall'uomo. Le attuali razze canine sono il risultato di una selezione artificiale, operata dall'uomo in regioni diverse e durante un periodo lunghissimo a partire da lupi tenuti in cattività. Inizialmente, i cani servivano da ausiliari nelle battute di caccia, da custodi delle greggi o guardiani delle piantagioni. In seguito hanno svolto numerosi ruoli utili fra cui quello, oggi prevalente, di animali da compagnia.



Molto probabilmente, 14.000 anni fa, i cani non esistevano ancora. Invece, nelle diverse regioni del pianeta, già esistevano numerose specie di Mammiferi carnivori appartenenti alla famiglia dei Canidi, che sono tuttora viventi. Fra queste, alcune sono strettamente imparentate tra loro: si tratta del lupo (Canis lupus), del coyote (Canis latrans) e degli sciacalli (Canis aureus, mesomelas e adustus). Il grado di parentela fra queste specie è così elevato che esse possiedono lo stesso numero di cromosomi e possono accoppiarsi tra loro producendo ibridi più o meno fecondi; le loro affinità, inoltre, sono così strette che gli zoologi ammettono l'origine comune delle tre specie da una specie ancestrale unica e le assegnano allo stesso genere (Canis). Per molti anni gli studiosi si sono chiesti se il cane derivasse dal lupo, dagli sciacalli o da una specie che non esiste più allo stato selvatico. Secondo recenti studi di biologia molecolare non ci sono più dubbi: tutte le razze canine derivano dal lupo, e precisamente da un gruppo di popolazioni di lupi dell'Asia orientale. I resti fossili più antichi (risalenti, appunto, a circa 14.000 anni fa) sono stati trovati in Germania e nel Medio Oriente.

In queste regioni sono stati rinvenuti anche antichissimi graffiti risalenti al Neolitico, che ritraggono il cane in compagnia dell'uomo durante scene di caccia e sono la testimonianza più antica del rapporto utilitaristico che si è stabilito fra queste due specie. È possibile che cuccioli di lupo siano stati raccolti e tenuti in vita dai popoli di cacciatori e pastori già molti millenni prima, ma questi avrebbero mantenuto per molto tempo le loro caratteristiche lupine, senza ancora differenziarsi in razze domestiche.



Se il cane è la forma domestica del lupo, perché esiste una così grande variabilità nei caratteri delle razze canine e tra queste e il lupo? Forma del corpo, del muso e delle orecchie, dimensioni, lunghezza e colore del pelo, temperamento, voce: nessuna specie di mammifero è altrettanto variabile come il lupo nelle sue forme domestiche. Sembra che la natura si sia sbizzarrita a creare modelli diversi combinando fra loro tutti i caratteri, come in un fantasioso puzzle. Secondo le diverse classificazioni adottate dagli allevatori di cani, oggi esistono circa 400 razze canine differenti.




Ma che cosa sono le razze canine e, più in generale, le razze domestiche? Come per altri animali di antica domesticazione (bue, pecora, capra, e così via), le razze sono il risultato di una selezione artificiale operata dall'uomo che da migliaia di generazioni sceglie i riproduttori, sostituendosi alla selezione naturale.



























Nessun commento:

Posta un commento