sabato 4 luglio 2015

Gioielli etnici


    I gioielli etnici, un tempo privilegio di chi poteva permettersi di viaggiare, oggi si possono trovare anche nei negozi delle nostre città. La loro bellezza, a mio avviso, è data anche dalla loro unicità: di solito, infatti, essendo fatti artigianalmente e non in modo industriale, è impossibile trovarne due identici.

Etnico, nel suo significato più preciso, significa "proprio di un popolo", quindi caratteristico di una nazione e dei suoi abitanti. I gioielli etnici sono solitamente manufatti, realizzati con pazienza secondo le tecniche che si sono sviluppate in un determinato luogo, con i materiali tipici della zona. Si tratta di catenine, bracciali, collane di perle, monili ed orecchini che arrivano in Europa da ogni parte del mondo, riportando e trasmettendo antiche culture e tradizioni.
Questi gioielli venivano ricercati ed acquistati duranti i viaggi in luoghi più o meno esotici, ma adesso è possibile ammirarli, ma anche sceglierli e farli propri, recandosi nei negozi etnici che si diffondono sempre più, soprattutto nelle città.
In questi locali si trovano gioielli, talismani, tessuti e manufatti realizzati da artigiani di tutto il mondo. Si tratta di pezzi di cultura che raccontano di tradizioni lontane, ricche di fascino e, spesso, anche di mistero.


La cultura africana è ricchissima di significati. I gioielli, per un popolo dalla grande umanità, sono l'essenza di una persona e raccontano la sua storia. Spesso sono talismani usati per difendersi dalle insidie: cavigliere contro i serpenti, collane con teste di bufalo per evocare forza e coraggio. I materiali sono tra i più vari. Si va dalle pietre come ambra, quarzo, corniola, fino a parti di animali come denti, artigli, piume, ossa o cuoio ed infine piante, legni, conchiglie.

I Celti, popolazioni fiere che incutevano timore ai nemici, usavano adornarsi di gioielli, ma famose sono le loro "fibule", spilloni simili alle moderne spille di sicurezza, sulle quali riuscivano ad incidere intrecci, spirali e raffigurazioni di animali. I Celti amavano i colori, soprattutto il rosso, simbolo di forza e con l'evoluzione delle tecniche di fusione fabbricavano braccialetti di pietre policrome, ma anche bracciali e collane in oro, argento o bronzo, che terminavano con teste di animali o umane.

L'Oriente, terra immensa, era ed è ricca di gioielli che raccontano vite. I popoli nomadi portavano con sè, indossandolo, il proprio patrimonio sotto forma di gioielli di tutti i tipi, spesso complessi, con pendenti e catenelle. Nel Tibet, il turchese, simbolo dell'aria e del cielo, era la pietra preferita, ma i monili erano indossati in grandi quantità.
In India si son sempre trovate le pietre preziose più belle. Per gli indiani i gioielli indicano tutto: appartenenza, religione, rango sociale. Ogni forma, colore o materiale ha il suo significato.


Nel bacino del Mediterraneo è il corallo ad avere grande importanza. Ricco di simbologie e significati, merce di scambio, questo elemento marino è un fondamento della nostra cultura, potente talismano usato nei gioielli tipici, regalato per portare fortuna.
Nasce nei mari nostrani e dona eleganze e fortuna a chi lo indossa.
Ma anche la filigrana, particolare tecnica di lavorazione tipica della zona, rappresenta la base di gioielli che sono esportati come tipici e caratteristici, soprattutto quando rappresentano farfalle, fiori, sfere, e se ne ricavano bracciali, orecchini, collane e spille.





































































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