martedì 24 settembre 2013

Grand Hotel

Quando ero lì, in quel limbo in cui non sei più una bambina, ma non sei ancora una signorina, avrei voluto comprare dei giornali "da grandi" e leggere storie interessanti.
Il giornale che mi attirava, con le sue copertine illustrate, era Grand Hotel, ma.....in casa era proibito. " Sciocchezze non adatte alla tua età"! E non si discuteva.....poi, una volta cresciuta, mi è uscito dalla testa, anche perchè  libri appassionanti da leggere non mi sono mai mancati.
Qualche tempo fa la nostra amica Claudia me l'ha fatto tornare alla mente, con una bella pps con le copertine del giornale. Non sono tecnicamente in grado di inserire una pps qui nel blog,  però posso condividere un po' di immagini. 
Intanto, da Wikipedia,  qualche notizia sulla rivista:

Nel 1946 i fratelli Alceo e Domenico Del Duca, proprietari delle Edizioni Universo, insieme a Matteo Macciò, hanno l'idea di lanciare un settimanale basato su storie d'amore disegnate a fumetti, a prezzo basso, destinato al pubblico femminile.
A giugno dello stesso anno viene pubblicato il primo numero di Grand Hotel, al prezzo di 12 lire per sedici pagine: il successo è, sin dalle prime copie, molto grande.
La sede della rivista è a Milano in via Stresa 22, in quella che è anche la sede della casa editrice; Macciò diventa il primo direttore; rimarrà in carica ininterrottamente per più di vent'anni. Tra i disegnatori che collaborano alla rivista è da ricordare Walter Molino.
Presto Macciò ha l'idea di realizzare anche storie d'amore fotografiche (come quelle realizzate su idea di Stefano Reda per la testata Il mio sogno): si tratta del fotoromanzo che, sebbene non inventato per Grand Hotel, trova su questa rivista un'ampia diffusione, al punto da oscurare completamente le storie a fumetti.
Negli anni successivi vengono anche sviluppate delle rubriche di attualità, in particolare sul cinema (con particolare attenzione ai fatti di cronaca rosa del bel mondo) e sulla musica; inoltre vengono pubblicati romanzi a puntate.

Oggi le copertine della rivista sono completamente diverse: propongono fotografie di VIP, con promesse di notizie sensazionali, come qualsiasi altra rivista di pettegolezzi. Che peccato, Grand Hotel non ha più lo stesso fascino.



































































































4 commenti:

  1. A 13/14 anni io adoravo la rivista Bolero Film per le bellissime foto delle attrici che metteva in copertina, ma come te non avevo il permesso di comperarla, perciò incaricavo di farlo la mia amica Loredana. Solo quando stavo per sposarmi mi sono lasciata convincere a buttare tutti quei ritagli conservati con cura per anni. Ancora oggi mi pento di quella scelta...

    RispondiElimina
  2. Risposte
    1. Ci accorgiamo della loro importanza quando ci mancano. Così e per tutte le cose.Possiedo raccolte di grand hotel dal 1947al 1960

      Elimina
  3. Walter Molino e pochi altri (il vituperato disegnatore delle Grandi Firme) erano impagabili.
    Se pensiamo che oggi, con qualche foto e un programma di fotoritocco si raggiungono risultati buoni senza saper disegnare, è desolante. Nessuno può riprodurre il tratto e lo stile di Molino o Boccasile.

    RispondiElimina