venerdì 1 agosto 2014

Una bella leggenda



Ho trovato questa leggenda sulla pagina facebook di Angelo; mi è sembrata poetica, mi è piaciuta a l'ho rubata al nostro amico per condividerla qui. Tanto so che Angelo non se la prende....



LA LEGGENDA DI ORIHIME E HIKOBOSHI (TANABATA)




Anticamente sulle sponde del Fiume Celeste (Via Lattea) viveva il sovrano di tutti gli dei e imperatore del cielo, Tentei, la cui figlia Orihime (Vega) passava le giornate a tessere e cucire stoffe e vestiti regali per le divinità.
Lavorava talmente tanto che non aveva neppure il tempo di pensare a se stessa e ai propri interessi. Giunta all'età adulta però, il padre mosso da pietà, poiché alla figlia non era mai stato concesso altro che lavorare il fuso, le scelse un marito: era un giovane mandriano, di nome Hikoboshi (Altair), anch'egli un gran lavoratore, la cui attività consisteva nel far pascolare buoi attraverso le sponde del Fiume Celeste.






Per i due giovani fu amore a prima vista. Essi si innamorarono follemente l’uno dell’altra ed erano talmente felici che, presi dall’amore, si dimenticarono di tutto il resto, anche dei loro doveri. Di conseguenza, Orihime non tesseva più la sua tela, lasciando gli dei senza abiti, e i buoi di Hikoboshi vagavano senza controllo. Questo scatenò la rabbia di Tentei, che non poteva tollerare questa situazione e fu costretto a punire severamente i due sposi. Orihime e Hikoboshi furono separati ai due lati del Fiume Celeste e costretti a tornare ai loro doveri.





Il risultato non fu però quello sperato: il pastore pensando sempre alla sua innamorata non accudiva ugualmente le bestie e neppure la dolce fanciulla, pensando continuamente al suo amore non cuciva più i vestiti agli dei. Il sovrano allora, disperato e mosso da pietà e commozione, con il consenso anche degli altri dei altrettanto commossi, emise tale sentenza: “Se deciderete di ritornare ad occuparvi delle vostre attività come un tempo rispettando i vostri doveri, rimarrete divisi dalle sponde del Fiume Celeste per un anno intero però, vi sarà consentito di potervi incontrare una volta soltanto nella notte del settimo giorno del settimo mese dell’anno.” A queste parole, i due giovani innamorati, pensando all’idea di potersi incontrare di nuovo ripresero di buona lena a lavorare con la speranza di potersi presto riabbracciare. Da quel momento in poi, infatti, dopo un anno di lavoro e fatica, i due ogni 7 luglio attraversano il Fiume Celeste e nel cielo stellato si incontrano.
Da allora, uno stormo di gazze giunge ogni anno e creano un ponte con le loro ali, cosicché Orihime possa attraversare il Fiume Celeste e riabbracciare il suo amato Hikoboshi.

 E la notte di Tanabata, notte del 7 luglio (Festa delle stelle innamorate), queste due stelle brillano di più, perchè sorridono di gioia e felicità.

Grazie a questa leggenda ogni anno molti giapponesi alzano gli occhi al cielo nella speranza di poter vedere Altair e Vega abbracciarsi ancora una volta.





Le versioni di questa leggenda sono molte e molte sono legate e intrecciate all’astronomia, al calendario lunare e a origini e tradizioni antiche di queste popolazioni orientali. Addirittura si pensa fosse una leggenda che prende le sue origini da una storia similissima ambientata nell’antica Cina nei pressi del fiume Hanshui, dove abitava una fanciulla, abilissima tessitrice, orgoglio del padre, sovrano della regione. In età da marito anche lei venne data in moglie a un giovane pastore e, come la leggenda delle due stelle, anche questi due giovani abbandonarono le loro attività lavorative perchè travolti dalla passione e sempre in ugual modo vennero crudelmente separati. In seguito a questa leggenda “terrestre”, la storia venne trasposta in uno scenario celeste dando vita così al mito che tutti conosciamo del Tanabata Matsuri. Il perchè si decise di trasferire il tutto in uno scenario celeste è probabilmente dovuto al fatto che i cinesi erano e sono un popolo di studiosi del cielo e di fenomeni celesti.




La fanciulla tessitrice viene identificata con Vega perchè secondo i popoli orientali Vega, appartenente per noi alla costellazione della Lira, è, secondo gli orientali appartenente alla costellazione della Tessitrice. Allo stesso modo il giovane mandriano viene identificato con Altair della costellazione dell’Aquila, perchè per gli orientali la costellazione di Altair equivale a quella del Mandriano. La scelta del settimo giorno del settimo mese dell’anno, oltre ad avere una valenza sacra in quanto è un ripetersi del numero 7, dipende dal fatto che, secondo gli studiosi, è questo il periodo di massima luminosità delle stelle e soprattutto nei primi giorni del mese di luglio si nota anche una grande vicinanza tra Altair e Vega rispetto a tutti gli altri giorni. In questa occasione, l’usanza dei popoli orientali è quella di rivolgere preghiere ai due astri: soprattutto i giovani chiedono protezione per i loro sentimenti e aiuto per poter migliorare le loro abilità e lo studio. 




 Tanabata oggi ha assunto molti significati magici e come famosa festa popolare è caratterizzata da vistose e colorate decorazioni, foglietti di carta con preghiere e desideri appesi ai rami degli alberi, sfilate, parate per l’occasione e cibi tipici.
Le decorazioni tipiche sono sette come sette è il mese e il giorno della festa, e ognuno ha la sua valenza simbolica:
  • Kamigoromo: sono gli abiti di carta usati nelle sfilate e nelle parate
  • Senbazuru: file di origami (soprattutto gru)
  • Tanzaku: strisce di carta dove scrivere poesie e desideri da appendere sugli alberi
  • Toami: reti come quelle da pesca per varie decorazioni
  • Kuzukago: cestini per la carta e bigliettini
  • Fukinagashi: strisce colorati penzolanti da ogni parte
  • Kinchaku: borsettine
In questo giorno di festa tutti hanno l’opportunità di sfoggiare il proprio Yukata (kimono usato per l’occasione) e si partecipa alle danze, balli e festeggiamenti di ogni tipo con giochi e bancarelle. E alla fine di tutto, come spesso si vede negli anime, arrivano i giochi d’artificio a rendere ancora più magica la serata.
(notizie trovate qui:http://sakuramagazine.com/ricorrenze-giapponesi-tanabata-matsuri-festa-delle-stelle-innamorate/)

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