venerdì 8 agosto 2014

Gorni Kramer

Ieri siamo andati a Rivarolo mantovano, dove Giorgio ha ancora parenti di sua mamma, per comperare un po' di schiacciatine e di buzzolano. Uscendo dal paese siamo passati davanti a villa Kramer e, come un'ondata, mi è tornata in mente la faccia simpatica del musicista che si vedeva in tv quando ero una bambina. Ve lo ricordate? Che tuffo nel passato!!











 Da: http://www.rockol.it/artista/Gorni-Kramer#bio e da Wikipedia



Nato a Rivarolo Mantovano nel 1913, inizia da ragazzino lo studio della fisarmonica sotto la guida del padre, poi frequenta il Liceo musicale di Mantova e si diploma in contrabbasso. Affascinato dal jazz, ne è uno dei pionieri in Italia, diventando il primo esecutore sulla fisarmonica e il più autorevole fra i jazzisti italiani della prima generazione.

Non ancora ventenne suona in alcune orchestre, poi forma un quintetto e una sua orchestra. Il suo primo grande successo è "Un giorno ti dirò" (1935).




A partire dalla metà degli anni trenta Gorni Kramer si affermò anche come autore di canzoni. Sua è la musica di Crapa pelada su testo di Tata Giacobetti, portata al successo nel 1936 da Alberto Rabagliati. Nel 1939 compose Pippo non lo sa uno dei pezzi più famosi del Trio Lescano. Nonostante la popolarità di queste canzoni, Gorni Kramer e la sua orchestra continuarono ad essere ignorati dall' EIAR, che li boicottava perché suonavano jazz..





Kramer e Natalino Otto





Durante la seconda guerra mondiale, il maestro collaborò con il cantante Natalino Otto, altro artista bandito dalla radio a causa dello swing. Kramer fu l'autore di Ho un sassolino nella scarpa, uno dei grandi successi di Natalino Otto. In quegli anni cominciò anche il lungo sodalizio con il Quartetto Cetra per cui scrisse pezzi famosissimi come Nella vecchia fattoria (Old MacDonald had a farm) (solo il testo in italiano), In un palco della Scala, Donna, Concertino.






Nel 1949 Gorni Kramer incontrò Garinei e Giovannini, e cominciò a comporre musiche per commedie musicali rappresentate nei teatri di tutto il mondo.



Fu la sua attività principale per i successivi dieci anni; tra le produzioni di maggior successo ricordiamo Gran Baldoria, Attanasio cavallo vanesio, Alvaro piuttosto corsaro, Tobia candida spia, Un paio d'ali.



Da questi spettacoli vennero tratte canzoni celebri come Un bacio a mezzanotte, Non so dir ti voglio bene, Le gocce cadono, Chèrie, Simpatica.



Il debutto televisivo avvenne nel 1954 con Nati per la Musica, assieme a Lelio Luttazzi, ma uno dei più grandi successi degli esordi è sicuramente Il Musichiere di Mario Riva, programma del 1957 di cui Kramer firmò la sigla Domenica è sempre domenica, oltre che partecipare con la sua orchestra (per l'occasione ribattezzata I Musichieri) alle esecuzioni musicali del programma.



Seguirono numerosi altri programmi: Buone vacanze, Giardino d'inverno, Leggerissimo, Quelli della domenica, La domenica è un'altra cosa.

Verso la metà degli anni sessanta Gorni Kramer si ritirò progressivamente dalle scene, ma continuò a lavorare in ambito musicale come editore e autore per la televisione, partecipando saltuariamente come ospite ad alcune trasmissioni.





Per via del nome dal suono esotico, una parte del pubblico italiano ha a lungo creduto che Gorni Kramer fosse straniero, o che quello fosse solo uno pseudonimo di fantasia.

In realtà il maestro si chiamava proprio così all'anagrafe: Gorni era il cognome, e Francesco Kramer erano i nomi, quest'ultimo scelto dal padre in omaggio al ciclista Frank Kramer, campione del mondo su pista nel 1912. Semplicemente invertendo nome e cognome, Kramer Gorni diventò Gorni Kramer.

Si ritira dalle scene prima della fine degli anni Sessanta, continuando però a lavorare come autore ed editore musicale.

Scompare nel 1995

4 commenti:

  1. Lo ricordo benissimo,ero bambina anch'io.Buon fine settimana,ciaoooo

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  2. io non c'ero,ma in parte lo conoscevo lo stesso. ho studiato musica,amo il jazz. bel personaggio e grazie per l'articolo.

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  3. Amch'io pensavo fosse straniero! hai colmato una mia lacuna. Un viso molto simpatico!

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  4. Grazie i grandi artisti. Sono un vera ricchezza la musica unisce le persone e ricorda non solo sentimenti ma anche emozioni della vita reale.

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