domenica 8 novembre 2020

La vecchiaia

Poichè trovare sempre nuovi argomenti per corredare le immagini che rubo dal web diventa sempre più difficile, credo che continuerò a tenere aperto il blog solo per raccogliere e condividere con chi vuole, cose che mi interessano o mi appassionano: immagini, parole, pensieri.... Oggi Maria Adelaide Frattin ha postato su fb il brano che segue. Lo trovo vero e confortante.





"...La patologia principale della vecchiaia è l'idea che ne abbiamo...invecchiare non è un accidente, è una necessità della condizione umana ed è l'Anima a volerlo...l'invecchiamento è inscritto nella nostra fisiologia..." - dice Hillman ne "La forza del carattere". E' vero ma, nonostante tutto, e malgrado le parole rassicuranti di Walt Whitman: "Gioventù, grande, gagliarda, innamorata. Gioventù piena di grazia, forza, fascino, /sai che la Vecchiaia può venire dopo di te, con eguale grazia, forza, fascino?", stentiamo ad accettare quest'idea. Pensiamo, sbagliando, che solo la Primavera offra i suoi doni; invece l'Anima, quella forza invisibile che trasforma il seme in fiore, quell'energia misteriosa che fa di ognuno di noi l'essere che è, non sbaglia mai. Nell'Autunno e nell'Inverno della vita, si preoccupa di elargirci i suoi doni più belli. Eppure, molti di noi continuano a rimpiangere ciò che sono stati e cercano, in tutti i modi, di ritrovare il volto, il corpo e l'efficienza della gioventù. Non ci si vuole render conto che, invecchiando, si entra in un "altro regno", s'impara davvero a conoscere la vita. Si vorrebbe restare per sempre frutti acerbi, non entrare in quella dimensione del tempo in cui sfumano le certezze, si allentano le sicurezze, passa la voglia di combattere contro i mulini a vento, ed il silenzio irrompe...Ma il silenzio, le incertezze, il senso di vuoto, sono il nutrimento dell'Anima. No, "invecchiare non è un accidente, nè una dannazione, ma la condizione naturale e necessaria affinchè il carattere si confermi e si compia"- dice ancora Hillman e dunque non è una cosa così brutta, da temere come la peste. La vecchiaia produce altri frutti, offre altri doni, conduce su altri piani; e le gioie, le emozioni, arrivano e basta, senza commenti, come avviene nei bambini, che lasciano fare alla vita. Quella della vecchiaia, tutto sommato, può essere anch'essa una bella stagione, forse ancor più bella della precedente, perchè "l'occhio del tramonto vede dettagli che la luce dell'estate non può nemmeno immaginare".

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