venerdì 27 maggio 2016

Lavanda Col di Nava

Da:http://www.lastampa.it/2016/05/01/edizioni/imperia/la-lavanda-di-nava-compie-cento-anni-il-e-la-festa-nel-forte-ottocentesco-8d3Ej7Rq2ba0lsW8zHLVwO/pagina.html




La lavanda di Nava (frazione di Pornassio) “compie” cento anni e prepara la festa, che coinciderà con le tradizionali celebrazioni estive nel Forte centrale: l’appuntamento sarà per il 23 e 24 luglio. La produzione industriale appartiene al passato, ma con il progetto Lavanda della Riviera dei Fiori, che riunisce 25 Comuni da Arole a Vasia, vuole riportare la coltivazione della Lavandula angustifolia vera e ridare vita al territorio, che celebrerà la pianta anche in altri appuntamenti a partire dal prossimo mese. 




Era il lontano 1916, in piena Grande Guerra, quando prese il via la raccolta di questa pianta selvatica, che cresce spontaneamente sulle Alpi Marittime sopra gli ottocento metri, creando un’importante risorsa economica per le famiglie montane del Ponente. Nel 1932, il passaggio all’industria: fu creata dall’azienda Niggi la “Lavanda Coldinava” (sopra un manifesto storico), dove il tappo oro stava a distinguere l’essenza di lavanda, mentre il tappo in metallo bianco l’acqua di lavanda che spesso veniva usata per profumare la biancheria delle nonne e i corredi delle spose. Per difendersi dalla concorrenza e garantirsi i raccolti, la Niggi, antica distilleria, stipendiava i raccoglitori anche nei periodi di fermo dal lavoro. Il marchio esiste ancora, ma la produzione non si svolge più nella vallata. 





Ora il Consorzio “Territorio della lavanda della Riviera dei Fiori” vuole ricordare quella tradizione (sopra la casetta per la vendita di Lavanda Coldinava), anche attraverso una serie di eventi. Sabato 21 e Domenica 22 maggio, all’Expo Val Prino, ci saranno stand della lavanda di Vasia, Prelà e Dolcedo. Domenica 17 Luglio, festa delle Erbe e della Lavanda a Cosio d’Arroscia; sabato 30 luglio Festa della Lavanda a Pietrabruna e il 31 luglio ad Airole.  





Ma l’appuntamento clou resta quello di Nava, con un expo nel Forte ottocentesco che proporrà anche artigianato, piante, fiori, sapori tipici e animali da fattoria.





Nava, frazione del comune di Pornassio, famoso per il vino ormeasco, è una meta di villeggiatura molto rinomata per gli imperiesi che nel periodo estivo la raggiungono in cerca di aria fresca e tranquillità.

La storia del Colle di Nava

La zona del Colle di Nava ha da sempre avuto una naturale vocazione viaria. Dall’antichità alle epoche più recenti ogni evento che ha caratterizzato la storia di Nava è legato alla viabilità e al transito del passo e da questo valico passa tuttora la direttrice principale di collegamento tra la costa ligure di Ponente ed il Piemonte.
Una tomba dell’età del Ferro a Pornassio testimonia la presenza di tribù liguri su questa direttrice frequentata anche in età romana in direzione di Pollentia.
In età medievale e moderna molte lotte si svolsero per garantire il controllo del valico ed il Colle di Nava svolse un ruolo essenziale in ogni tentativo di invasione proveniente da Occidente o dal mare.
L’importante passo mantiene  anche traccia di una  presenza religiosa, con rilevanti riflessi storici. Si tratta della Cappella di S. Raffaele, di cui non rimane che l’abside, che permette di datare la struttura al XII – XIII secolo.
Una testimonianza del 1586 ne parla come una cappella “in transitum Alpium” (nel passaggio dell’Alpe) e riferisce il patronato ai cavalieri di Malta. Questi ultimi mantenevano in Liguria numerosi punti di appoggio per viandanti e pellegrini, con significativi patronati su chiese e su passi collinari e montani.

L’importanza strategica di Nava per il Ducato Sabaudo è all’origine dell’imponente sistema di fortificazioni visibile oggi ai Forti di Nava, che risale al secolo scorso.

Nava offriva al Ducato Sabaudo un’essenziale via d’accesso al mare, collegando il Piemonte al territorio e al porto di Oneglia.
Prodotti tipici della costa, come l’olio, il vino, il grano ed in particolare il sale, sono transitati per secoli da Nava verso Ormea, la Pianura Padana e i mercati a nord delle Alpi, in particolare Ginevra.
Il Colle di Nava ospita ben 5 forti che in passato hanno avuto importanza fondamentale.























2 commenti:

  1. Io ci andrò di sicuro!...Il Col di Nava non è distante da me...e la festa della lavanda è molto suggestiva!!!
    Loredana

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  2. Che ricordi! Questa marca di lavanda era la preferita della mia mamma...♥

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