domenica 17 novembre 2013

Margaret Mitchell, la sua vita, la sua casa


Margaret Munnerlyn Mitchell (Atlanta, 8 novembre 1900 – 16 agosto 1949) fu una scrittrice e giornalista statunitense, che assurse alla notorietà nel 1936 con il suo romanzo Via col vento, che le valse il premio Pulitzer l'anno seguente e la trasposizione cinematografica nel celebre, omonimo film del 1939.




All'eta di 14 anni entra nel Washington Seminar, un collegio femminile, dove studia rivelando il suo talento. Compiuti i 18 anni si iscrive al corso superiore di medicina allo Smith College di Northampton, nel Massachusetts, ma gli studi vengono interrotti da un evento triste: sua madre muore e lei ritorna a casa, ad Atlanta, dove nel 1922 sposa Berrien Kinnard Upshaw. Il matrimonio si rivela un fallimento e lui esce dalla sua vita lasciandole la libertà necessaria per ricominciare da capo.
Negli anni Venti, Margaret diventa una collaboratrice dell'Atlanta Journal Sunday Magazine: memorabile fu la sua intervista a Rodolfo Valentino. Nel 1926 Margaret sposa John Marsh, un agente pubblicitario, e lascia il lavoro per poter dedicarsi alla letteratura. Nello stesso anno comincia a scrivere un romanzo, la cui lavorazione la terrà impegnata per dieci anni. Il libro viene stampato e distribuito nel giugno del 1936 col titolo Via col vento, prendendo a prestito il verso suggestivo di una poesia di Ernest Dowson. Ed è subito un successo strepitoso: in sole quattro settimane vengono vendute ben 180.000 copie.
Nel 1937, grazie al suo romanzo, la Mitchell vince il Premio Pulitzer e l'anno seguente è candidata al Premio Nobel per la letteratura. Visto il grande successo, quasi immediatamente partono le trattative col produttore cinematografico David O. Selznick, che dal libro vuole trarre un film. Margaret fa molta resistenza e non vorrebbe partecipare né alla stesura della sceneggiatura, né alla scelta del cast. Nel 1939, dal romanzo è stato tratto il film Via col vento con Vivien Leigh, Clark Gable, Olivia de Havilland e Leslie Howard.
Quando scoppia la seconda guerra mondiale, la Mitchell entra a far parte della Croce Rossa e diventa istruttrice di primo soccorso. Nel 1943 crea una Recreation Room a favore dei soldati di stanza nel Piedmont Park. Dopo la guerra, Margaret ritorna a casa con il proposito di riprendere a scrivere. La sera dell’11 agosto 1949, mentre attraversa una strada della sua città, un taxista ubriaco non si accorge di lei e la investe: Margaret Mitchell muore il 16 agosto 1949 dopo cinque giorni di coma. Sulla vita della scrittrice è stato realizzato un film tv: La travolgente storia d'amore di Margaret Mitchell (1994), interpretato da Shannen Doherty. (tutto tratto da Wikipedia).





Oggi una fondazione si prende cura della casa dove Margaret visse e scrisse il suo unico romanzo. La casa è elencata nel registro nazionale delle case storiche.
Costruita in Peach street nel 1899 come casa unifamigliare, fu convertita in casa di appartamenti nel 1919.









Margaret ed il marito vi andarono ad abitare nel 1925, quando l'edificio era conosciuto col nome di Crescent apartaments. Oggi l'appartamento dove la scrittrice visse è mantenuto come era al tempo in cui lei ci abitava, mentre il resto della casa viene affittato per eventi particolari. 
La costruzione rimase una casa di appartamenti fino al 1978, poi venne abbandonata. Nel 1985 un gruppo di persone decise di prendersene cura e di restaurla, con il supporto del sindaco, che la dichiarò come "territorio cittadino". 





Nel 1994 un grosso incendio la danneggiò seriamente e l'industria Daimler-Benz ne sponsorizzò il restauro, ma nel 1996 un altro incendio la colpì e i restauri dovettero essere ripresi da capo.




Nel 1997 la casa venne aperta al pubblico e divenne luogo storico, centro letterario, locazione per eventi speciali e attrazione turistica. Un piccolo museo e un negozio aiutano a pagare le spese del mantenimento dell'edificio.






2 commenti:

  1. Ho cercato il mitico verso "gone with the wind" di Ernest Dowson per fare magari un baby post, ma mi sono intristita : poeta decadente morto in giovane età per alcolismo + versi, a mio giudizio, pesanti come macigni.
    Meglio lasciar perdere...

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    1. avevo avuto la stessa idea, ma anche io ho desisitito: versi bruttini e lui, poveretto, penoso!

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