lunedì 17 febbraio 2014

Storia d'inverno

L'uscita del film il giorno della festa di San Valentino non era affatto casuale, del resto quale occasione migliore di questa ricorrenza per lanciare una romantica storia d'amore. Così non siamo state a pensarci troppo e Dindi ed io ci siamo regalate una delle nostre rare serate al cinema.
"Storia d'inverno" è comunque un film diverso da quello che ci aspettavamo perchè ,se le figure del ladro gentiluomo e della giovane donna che muore di consunzione ci stanno benissimo dentro una storia romantica un po' démodée, il cavallo bianco alato e la faccia del cattivo di turno che si crepa come un'antica pergamena ci sono sembrate un po' al di fuori delle nostre aspettative.





In breve "Storia d'inverno " è un film fantasy, una mezza fiaba raccontata in un contesto che potrebbe apparire reale e credibile, ma non troppo, e un tempo sfilacciato tra passato e presente.
Ci sono l'amore e la morte,il bene e il male, il destino e il miracolo, e infine  il dubbio, o la speranza, che ci sia un disegno universale di cui tutti inconsapevolmente facciamo parte e che potrebbe fruttarci, se siamo "buoni", un posto con vista panoramica su una qualche stella del firmamento.





Leggendo il giorno dopo le recensioni del film ho raccolto informazioni e commenti che mi hanno aiutato a capirne meglio il contenuto.
La trama, che racconta la storia d'amore tra Peter Lake, ladro di professione, e la bellissima Beverly Penn, figlia del proprietario della villa in cui Peter entra per commettere un furto, è tratta dal libro fantasy di Mark Helprin del 1983. Si tratta di un libro di più di ottocento pagine, di cui nelle due ore di film pare siano andate perse molte fra le note più belle.
Per chi non ha letto il libro viene in effetti a mancare un filo conduttore solido capace di spiegare il nesso tra ciò che accade sullo sfondo di una New York di inizio '900 e una presente, ugualmente violente e corrotte.

Akiva Goldsman, vincitore del premio Oscar per la sceneggiatura di "A beautiful Mind", debutta come regista in questo film, che ha come interpreti Colin Farrell,in grande forma e ringiovanito da un taglio di capelli molto particolare, Jennifer Connelly, eterea e leggiadra quanto basta e Russel Crowe, molto convincente nel ruolo del cattivo, personificazione stessa del male.

Nonostante le recensioni appaiano, per quel che ho letto, piuttosto dure nei confronti di "Storia d'inverno" e del suo regista-sceneggiatore in particolare, Dindi ed io non siamo state eccessivamente deluse dalla pellicola. Contavamo di trascorrere un paio d'ore in relax , lontano dalle inevitabili tensioni quotidiane e questo abbiamo avuto; poco male se sullo schermo non davano un capolavoro...

 


 

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