domenica 23 febbraio 2014

Le poesie di Amelia









Amelia è una nostra pen-pal, se così si può ancora dire in epoca di internet. Non ricordo bene in quale occasione ci siamo incontrate nella rete, se per qualche disegno di mariapia o per altro, ma poco importa. Importa averla conosciuta, perchè è una persona molto interessante; è una che ha qualcosa da dire e non banale.
Nata a Napoli, dove ha studiato, ha svolto diversi lavori impegnativi, poi ha sposato un militare di carriera e quindi ha vissuto in diverse città italiane e in America, facendo un'esperienza ricca e varia. Ora vive in campagna,col marito, in una grande casa in mezzo al verde, in compagnia di cani e cavalli. La sua vena poetica è vivissima e sgorga per ogni occasione, per ogni notizia.
Ho scelto alcune delle sue poesie da condividere, ma non crediate che il suo lavoro sia tutto qui!





A mia madre

E non c’eri già più
quando, col cuore in gola,
dietro la porta chiusa,
speravo di raccogliere un respiro…
Avrei voluto ancora un po’ di tempo,
quello per regalare a te,
a te,
che avevi sempre e solo dato,
un tramonto più lento,
e più gentile.
Sola come ogni volta,
ancora quella, l’ultima,
te n’eri andata via nell’ombra amica
di una casa lontana,
la mano fredda tesa
a raggiungere gli altri già partiti,
unica compagnia
il tuo sdrucito libro di preghiere,
e sulle spalle
fragili, e già curvate dal dolore,
il tiepido - e nascosto a noi - bagaglio
di un sacchetto di lacrime non piante








A mio figlio

E mi piace guardarla mentre dormi,
la tua piccola mano,
e la rivedo con la mente quando
- mai ferma -
cerca il gioco, una carezza, l’acqua, il pane…

Domani,
quando diverso sarà il gioco,
la carezza non più la mia soltanto, e
- solo -
acqua per altra sete cercherai,
rimarrai dentro me come il ricordo
di quel fragile peso
che ho portato sul cuore,
il mio male più dolce,
il più bel fiore…

Sarai un uomo, quel giorno,
e sarò io,
- quel giorno -
ad aspettare che la tua carezza
torni, chiudendo il cerchio dell’Amore





Inverno

Freddo pugnace inverno
con il vento alle spalle:
l'avvicendarsi eterno
di bozzoli e farfalle;
dentro l'antica roggia
un respiro ghiacciato
già trasforma la pioggia
in merletto fatato;
sono immobili gli alberi
ma i rami sono scossi,
volano via i fogliami
i gialli insieme ai rossi,
l'aria gelata picchia
su quelle braccia morte,
e non esiste nicchia
che ne cambi la sorte.
Non resta che l'attesa
di una nuova stagione
che sveli la sorpresa
di un'altra mutazione;
la carezza gentile
del sole ritrovato
nello sbocciar dei fiori
e sul verde del prato ....




Non invecchiare

Non invecchiare, no,
crescere – forse –
è trovare il coraggio di aprirci,
e uscire
da quelle cattedrali di silenzio
dove ci nascondiamo
senza lacrime,
illusi di proteggerci
alzando i muri grigi dell’orgoglio;

è capire – quando è difficile –
che  a volte,  in noi,
la collera, o la noia,
è un perseguitare noi stessi,
non te,
non me,
per un noi stessi migliore;

è dare voce, voci,
a quel tanto che abbiamo ancora da dire,
mani
a quel che resta da ricevere e dare,
rifiutando l’idea
che sia già tutto accaduto,
ciascuno chiuso
in quello strano, alterno monologare;

è respirare ancora
quell’aria dolce di partenze e approdi
e insieme, sorridendo,
mettere tutto a posto
nel sereno disordine del cuore…








SICILIA

Terra di fuoco e fiamme, vento e acqua,
dove i suoni profumano
di zagara e limone,
e il gelsomino azzurro
sale in cielo come eco di campane;
terra dove la curva lenta e dolce
delle montagne brune
sprofonda d’improvviso
dentro gole che portano all’inferno,
o s’alza – in creste altere ed orgogliose –
verso un cielo stupito e già velato;
terra di campi docili e dorati,
pettinati da aratri senza buoi,
di greggi che ritornano in silenzio
dove per ogni casa c’è una croce…
Terra di palme dalle mille braccia
agitate da vento e sabbia d’Africa,
e di uliveti che si scapicollano
miti,
piegati al loro carico prezioso,
Getzemani infinito e senza Giuda…
Terra dove la storia delle pietre
scorre col sangue rosso delle vigne,
dove il bruciore delle sue ferite
si cura con il fuoco e con il sale;
luogo d’amore dove - all’improvviso –
terra e cielo si fondono nel mare….














3 commenti:

  1. Grande Amelia! Sei davvero una che ha un qualchecosa in più. E' un piacere leggere le tue poesie.

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  2. Concordo, è davvero un piacere leggere queste poesie! Dove posso trovarne altre?

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  3. .... incredibile l'emozione !!!
    bellissime ....
    Patty

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