domenica 23 agosto 2015

Cerchi neolitici

Tutti noi abbiamo sentito parlare di Stonehenge e ne abbiamo visto le immagini restandone incuriositi. Che cosa è questo monumento? A quando risale? Chi l'ha costruito? Le pietre sono sempre state disposte in questo modo, oppure no? Sembra che risalga ad anni fra il 3000 e il 2000 avanti Cristo: come era possibile a quell'epoca la movimentazione di pietre così pesanti?








Le ipotesi sono diverse e finora la più accreditata è che il sito fosse un antico osservatorio astronomico, ma effettivamente sempre di ipotesi si tratta e non sapremo mai con precisione a chi e a che cosa servisse questo luogo.

Fatto sta, comunque, che di cerchi neolitici analoghi e datati approssimativamente nella stessa epoca ne esistono anche in altre parti del mondo.
Gli archeologi calcolano che su tutta la Terra esistano circa 5 mila strutture simili, alle coordinate geografiche più disparate, indice del fatto che questa costruzione aveva un significato fondamentale per i nostri antenati.
Tra di essi vi è il cosiddetto Cerchio di Brodgar,  nella Scozia settentrionale. Un sito circolare simile, ma risalente a circa il 4900 a.C, si trova a Goseck nella Sassonia-Anhalt in Germania. Un altro complesso, detto "Circolo calendariale" si trova presso il Museo nubiano di Assuan  originariamente costruito a Nabta Playa e risulta essere più antico di Stonehenge di almeno mille anni. In Italia sono presenti diversi circoli megalitici in Sardegna, come quello di Li Muri ad Arzachena e quello di Pranu Muttedu a Goni.
Il più recente è stato ritrovato in Russia, ad Arkaim.
Аркаим (in russo), è considerato da alcuni come il sito archeologico più importante ed enigmatico del nord Europa. Il sito è oggetto di polemiche ed è a volte indicato come la Stonehenge della Russia. Si trova alla periferia della regione di Chelyabinsk, negli Urali meridionali, appena a nord del confine con il Kazakistan.





Il sito viene generalmente datato al 17° secolo a.C., anche se sono state proposte datazioni antecedenti, fino al 2000 a.C. L’insediamento apparteneva alla cultura di Sintashta-Petrovka, un’antica cultura dell’età del bronzo vissuta nella parte settentrionale della steppa eurasiatica, al confine tra Europa Orientale ed Asia Centrale, nel periodo compreso tra il 2100 ed il 1800 a.C.

Le prime bighe conosciute sono state trovate nelle tombe di Sintashta, e questa cultura è considerata la probabile origine di questa tecnologia, che in seguito si espanse in tutto il Vecchio Mondo e giocò un ruolo importante nelle antiche tecniche di battaglia. Gli insediamenti di Sintashta sono anche importanti per l’incredibile attività di estrazione del rame e di lavorazione del bronzo, insolita per una cultura della steppa.

Il sito venne scoperto nel 1987 da un team di scienziati di Chelyabinsk che stavano pianificando la realizzazione di un lago artificiale proprio in quell’area. I primi scavi furono diretti da Gennadii Zdanovich, inizialmente i ritrovamenti furono praticamente ignorati dalle autorità sovietiche ma l’attenzione sul sito crebbe dopo ulteriori scavi archeologici. Nel 1991 il sito venne designato riserva culturale. 





L’insediamento di Arkaim copre un’area di 20 mila metri quadrati . Attorno alle mura di Arkaim vi erano campi arabili irrigati tramite un sistema di canali. Si compone di due cerchi di abitazioni separate da una strada, con una piazza centrale.
Il sito è oggetto di grande interesse da parte degli archeoastronomi, ed è qui che sta la ragione della sua associazione a Stonehenge. E’ noto da tempo che il sito inglese fu costruito per l’osservazione astronomica. Il sito permette l’osservazione di 10 fenomeni astronomici grazie a 22 elementi, mentre Arkaim ne consente l’osservazione di 18 con 30 elementi.
Da questo punto di vista, sembrerebbe che Arkaim fosse un osservatorio astronomico migliore rispetto al suo omologo inglese. Secondo l’archeologo russo K.K. Bystrushkin, Stonehenge offre una precisione di osservazione con uno scarto di 10 minuti d’arco, mentre Arkaim offre una precisione di 1 minuto d’arco. Si tratta di una precisione sconcertante considerata l’antichità del sito. Per ottenere la stessa precisione bisognerà attendere il lavoro di Almagesto di Grecia circa 2 mila anni dopo. Potrebbe sembrare ovvio per alcuni, ma il fatto che questi siti fossero apparentemente concepiti come osservatori astronomici, e perfino come calendari, prima ancora delle intuizioni degli Egiziani e dei Greci, costringe ad attribuire a queste culture preistoriche un indice di complessità e raffinatezza che finora non è stato ancora riconosciuto, fino ad ipotizzare l’esistenza di una civiltà sconosciuta o perduta nel lontano passato della storia umana.

(http://www.pianetablunews.it/?p=14019)




3 commenti:

  1. Stonehenge è un affascinante mistero archeologico irrisolto, complicato dall' strutture simili in giro per il mondo. Osservatori astronomici? Finalizzati a che cosa? Mi vengono in mente le piramidi spuntate quasi contemporaneamente in Egitto e nelle Americhe. Erano soltanto tombe? Strumenti per mandare il faraone in cielo, divinizzarlo ed assicurare il benessere del popolo? O erano qualcos'altro?

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    1. posso correggerti? Se non sbaglio le piramidi egiziane hanno 2 o 3 mila anni più di quelle messicane....comunque non si sa se il loro significato fosse lo stesso. Tutto molto affascinante perché davvero misterioso e il mistero ci cattura!

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