Fu art director per le produzioni di Charlie Chaplin e recitò una parte anche in Luci della città. Disegnò cartelloni cinematografici, calendari e pubblicità e poi copertine per le riviste di Hearst come American Weeklies.
Disegnò piccole scatole per contenere cosmetici, fece anche parecchi murali nei ristoranti di grido, disegnando nudi femminili. Divenne un'icona dell'art decò nell'età del jazz.
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A me questi disegni ricordano le copertine dei libri di Delly: le adoro!
Posso approfittare per chiedere un' informazione anche se non strettamente inerente a questo post? A casa di mia nonna era appeso un piccolo quadretto raffigurante delle damine ottocentesche e alcuni gentiluomini in piedi, in un gazebo, situato all' interno di un giardino pieno di piante esotiche e lussureggianti.
RispondiEliminaIn mezzo a queste piante si intravedeva un bel giovanotto che mi sembra portasse un turbante.
Ai miei occhi di bambina, nulla era più bello di quelle damine e di quei giovanotti simbolo del più ingenuo e dolce romanticismo. Son sicura di aver visto lo stesso quadretto anche in un' altra casa, il che mi ha fatto pensare a qualche omaggio (tipo i punti del dado star??!!!) ma di più non saprei. A voi dice qualcosa? Potreste aiutarmi eventualmente a rintracciarlo? Sto parlando degli anni '60 ...non credo che quel quadro fosse li da tanto tempo...Un caro saluto da Carla
personalmente non mi dice nulla...troppo pochi elementi. Che genere di disegno era? da bambini o da grandi? Non hai qualche piccola informazione per lanciare una ricerca su ebay? Io adesso coopio la tua richiesta e la giro agli amici, non si sa mai.....comunque è meglio se mi scrivi all'indirizzo email perché se scrivi qui è "no-reply" e quindi ti posso rispondere solo qui e non sulla posta elettronuca. ciao
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