domenica 5 agosto 2012

Lucio Battisti


In queste giornate così calde continua a tornarmi in mente un ritornello: acqua azzurraaaa, acqua chiara....e torno col ricordo ad un'estate lontana, in cui non pativo il caldo come adesso. Beata gioventù!!


Posso dire che la colonna sonora della mia giovinezza sia stata prevalentemente composta dalle canzoni di Lucio Battisti. Non c'era festa senza le sue canzoni, non c'era estate senza un suo ritornello come sottofondo ad ogni cosa che facessimo.
 Lucio scriveva musiche coinvolgenti e Mogol trovava parole che finora non si erano mai sentite: basta con le vecchie rime di cuore-amore, basta col tormentone dell'amore felice o dell'infelicità d'amore. Finalmente si parlava come si viveva, ci si trovava in situazioni "normali" e familiari a noi ragazzi: si parlava di moto, di balli, di avventure e amori fugaci, di viaggi nei paesi dell'Est, che allora erano quasi sintomo di trasgressione, e la disperazione dell'abbandono era raccontata con parole diverse: stalattiti sul soffitto i miei giorni con te....ma ecco arrivare un amore nuovo, che cancella tutto e via, con la vita!



Lucio Battisti (Poggio Bustone, 5 marzo 1943 – Milano, 9 settembre1998) è stato un compositore, cantautore e produttore discografico italiano. È considerato la massima personalità nella storia della musica leggera italiana sia come autore ed interprete della propria musica, sia come autore per altri artisti.
La sua produzione ha impresso una svolta decisiva al pop e ad rock italiani: da un punto di vista strettamente musicale, Lucio Battisti ha personalizzato e innovato in ogni senso la forma della canzone tradizionale e melodica.
Grazie ai testi scritti da Mogol, Battisti ha rilanciato temi ritenuti esauriti o difficilmente rinnovabili, quali il coinvolgimento sentimentale e i piccoli avvenimenti della vita quotidiana; ha saputo esplorare anche argomenti del tutto nuovi e inusuali, a volte controversi, spingendosi fino al limite della sperimentazione pura nel successivo periodo di collaborazione con Pasquale Panella.

( wikipedia).

Durante la sua carriera Lucio scrisse molte canzoni per altri interpreti: Equipe 84, Dik Dik, Formula 3, Camaleonti,Adriano Pappalardo, Bruno Lauzi, Mina: tutte di gran successo. Mogol lo spinse a cantare lui stesso e questa sua intuizione fu geniale:Lucio non aveva una "bella" voce e le critiche furono moltissime, da parte dei puristi della musica italiana. Ma i giovani, forse stanchi delle voci di velluto dei cantanti degli anni 50, accolsero il suo canto con grande favore. Quella voce roca, spezzata, dava più pathos alle canzoni, dava profondità alle emozioni raccontate.


Lucio non ebbe mai un buon feeling con i media, tanto che verso la fine della sua carriera, si chiuse nel suo eremo, negando interviste, evitando partecipazioni a spettacoli radiofonici e televisivi. Ciò diede il via ad una serie di leggende  su di lui, sul suo carattere e i suoi difetti. La sua difesa dall'invasione dei signori del gossip lo resero antipatico ai giornali ed ogni scusa era buona per criticarlo. Nessuno capiva il suo bisogno di riservatezza e di privacy. E sì che ci fu anche un tentativo di rapire suo figlio, per cui questo fatto a me pare più che naturale. La sua ossessione era: dovete parlare e giudicare la mia musica, le mie canzoni, non la mia vita! Non è più che giusto? Sembra strano, detto oggi, che pare che i vip siano solo alla ricerca di qualche paparazzata su di sè!!


La storia musicale di Lucio si divide in due parti: la prima, la più popolare, quella della collaborazione con Mogol, che ci ha dato canzoni poetiche, sognanti, tenerissime anche quando esprimono disperazione. La seconda, quella dopo il "divorzio" dal suo paroliere, probabilmente dovuto alla continua ricerca di qualcosa di nuovo da parte di Lucio mentre Mogol si riconosceva solo nel mondo poetico vissuto fino allora. Le persone crescono e cambiano...Mogol iniziò una stretta collaborazione con Riccardo Cocciante, mentre Lucio collaborò con la moglie ( pseudonimo Velezia) e poi con Pasquale Panella, scrivendo una musica sempre più elettronica e ricercando sempre effetti nuovi.





Oltre alla sua produzione, Lucio Battisti ha lasciato in eredità alla musica italiana un consistente numero di innovazioni tecniche e stilistiche, derivate dalla fusione della tradizione melodica italiana con le sonorità nuove della musica rock e pop internazionali. L'opera battistiana risulta essere stata particolarmente efficace nell'aver continuato a traghettare la musica "leggera" italiana verso la modernità e la molteplicità dei linguaggi musicali, offrendo in ogni fase dell'esperienza artistica un interessante sovrapporsi di tonalità e testo lirico.
Dal punto di vista stilistico, l'artista fu spesso anticipatore di generi e mode che sarebbero esplose di lì a poco.



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