giovedì 2 agosto 2012

Bretagna - prima puntata


Sembrava che il momento di partire non dovesse mai arrivare....faceva un gran caldo, avevamo mille cose da fare, ma la testa era già partita da un pezzo verso il fresco e non riuscivamo più a concentrarci sul quotidiano.
Invece, poi, l'ora di andare è arrivata e la vacanza...puff! è volata via in un attimo...e siamo di nuovo qui, ancora nel gran caldo e ancora con mille cose da fare.
Ma non ci lamentiamo di certo, perchè il viaggio è stato molto bello e siamo gratificate dall'averlo potuto fare.



La distanza da percorrere era parecchia, quindi abbiamo fatto una sosta a metà strada circa e abbiamo passato una notte in Borgogna a Beaune.


Beaune- lavatoio

Sorvolo sulle code al San Gottardo e a Basilea, perchè di nullo interesse per chi legge, anche se  pesanti a viverle. E non vi racconto nemmeno della grandezza delle stanze con bagno prenotate per dormire....forse la Barbie ci sarebbe stata comoda  ma noi, come ben sapete, abbiamo ben altre dimensioni....Transeat! Siamo sopravvissuti!
La Borgogna è molto bella, ricca di vigneti, castelli e abbazie. Non è la prima volta che la vediamo e ne rimaniamo sempre affascinati.





A Beaune la gente non dice "ho una casa", ma "ho una cantina". Questo per spiegare l'importanza delle vigne e dell'industria del vino per questo popolo. A noi, però, questo importa poco.....quello che abbiamo visto e che vogliamo raccontarvi è l'Hotel Dieu. Guardate che tetti!!!







Hôtel-Dieu è il nome dato in Francia fin dal VII secolo a strutture edilizie assistenziali situate in genere nei pressi delle cattedrali e posti alle dipendenze del vescovo. Inizialmente destinate quale alloggio per i pellegrini e viaggiatori da evangelizzare, a poco a poco assunsero funzioni ospedaliere trasformandosi o in ospizi per anziani e insieme ospedali generali o in ospedali veri e propri, che accoglievano anziani ed ammalati.




Quello di Beaune è stato fondato nel 1443 dal cancelliere Nicolas Rolin, che vi fondò l'ordine delle suore Ospedaliere di Santa Marta. Completato nel 1457, è celebre tanto per la sua architettura tradizionale borgognona che per i suoi vigneti, la cui produzione vinicola è commercializzata con il nome di "vendita dell'ospizio di Beaune".
Ogni anno,da 500 anni, la terza domenica di novembre, si tiene nell'ospizio una vendita  di beneficienza effettuata a lume di candela, per rispettare la tradizione. Il ricavato va a favore della ricerca medica e delle case di cura e di riposo per anziani della regione. Il principale motivo per cui questa vendita ha assunto fama mondiale, è che proprio qui ogni anno, vengono fissati i prezzi dei vini.



Si staglia nel cielo di Beaune l'alto e aguzzo tetto in ardesia dell'antico ospedale, slanciato da una imponente guglia e decorato da piastrelle smaltate multicolori e disegni geometrici;è un gioiello dell’architettura fiamminga ed è ancora oggi in splendide condizioni, avendo mantenuto la sua funzione fino al 1971.




Entrando, lo sguardo abbraccia la bellissima “cour d’honneur”, incorniciata da un portico sorretto da esili pilastri, sormontato da una balconata in legno.


Un giro negli interni porta a scoprire la Grande Sala, detta Camera dei Poveri, lunga 72 metri, con 28 letti a baldacchino su cui veglia una “Pietà” in legno policromo del XV secolo. Seguono le sale Ste-Anne, St-Hugues e St-Nicolas, l’antica cucina, la farmacia, la sala degli arazzi e quella del Polittico, che ospita il celebre “Giudizio Universale” di van der Weyden.       













Uscite dall'ospizio, abbiamo avuto la fortuna di capitare in mezzo ad un bellissimo mercato. Devo fare tanto di cappello ai francesi per quanto riguarda i mercati, perchè sono davvero molto più belli dei nostri:







e alla fine del mercato.....c'era un mercatino di cose vecchie!!!!







Non ci crederete (!), ma...anche lì sono riuscita a comprare qualcosa!



Abbiamo girato per la cittadina, dimenticando l'orologio e quando ci siamo accorti che il tempo passava, ci siamo rimessi in macchina perchè c'era ancora metà del viaggio da fare.
A questo punto, visto che era tardi, abbiamo deciso di non fare tappa all'abbazia di Fontenay, che avevamo già visto più di una volta, ma dove amiamo ritornare....



Questa abbazia, secondo me, è un luogo altamente spirituale. E' situata in mezzo alla campagna, nel silenzio e nella tranquillità. Il paesaggio bucolico rasserena l'animo e predispone a pensieri un po' più elevati di quelli a cui siamo abituati ( parlo per me, naturalmente):



l'austerità e la semplicità delle costruzioni riconciliano  con l'esigenza di pregare senza essere distratti da ori, orpelli e magnificenze che si trovano in molte chiese ammirate forse più per la loro ricchezza, che per il messaggio che dovrebbero trasmettere:



Insomma, mi è dispiaciuto non ritornare a Fontenay, ma la Bretagna ci aspettava impaziente!
E alla fine siamo arrivati  a destinazione. La nostra "gite" non era facile da trovare, sepolta in mezzo al verde della campagna, lontana da ogni piccolo paese, ma alla fine eccoci qui:



in questa orangerie, trasformata in casa degli ospiti, abbiamo passato la nostra settimana, tornandoci tutte le sere per cucinarci un pasto decente e riposare dalle fatiche delle scoperte quotidiane.














1 commento:

  1. Che meraviglia di posti .. Non avevo visto proprio tutto bene mezza'soffocata' dentro la borsa
    By la formichina

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