Lagerstroemia, pianta oggi conosciutissima, è originaria della Cina dove da millenni è usata per ornare i templi. Dalla Cina, per lo stesso impiego ornamentale, passò in India dove nel 1759 fu notata da Magnus Von Lagerstroem, allora direttore della Compagnia delle Indie. Lagerstroem ne inviò alcune piantine in Europa, al grande botanico Linneo affinché le classificasse, ma non seppe mai di aver trovato un nuovo vegetale perché morì prima, e Linneo, in onore del suo scopritore, dette alla nuova pianta il nome di Lagerstroemia indica.
Si tratta di grandi arbusti o piccoli alberi dalle fioriture estive tra le più spettacolari e vistose, con colori che vanno dal bianco al rosso passando per tutte le tonalità del viola, in pieno fiore il fogliame quasi scompare.
Spettacolare è la sua lunga fioritura, sono tra gli alberi che la mantengono più a lungo (tra i 60 e i 120 giorni). Linneo pensò che quest’albero, che appartiene alla famiglia delle Lythraceae, provenisse dall’India, e per questo nominò la specie indica, in realtà proviene dal sud/ovest della Cina. Diversi sono i nomi con i quali è anche chiamato nelle varie parti del mondo: in Italia è conosciuto anche come albero di San Bartolomeo. E questo per due motivi: la sua fioritura che coincide con la Festa di San Bartolomeo (24 Agosto) e la peculiarità del suo tronco, liscio, con delle placche leggere che si sfaldano (come il platano) e che può essere ricollegato al martirio subito dal santo: lo scorticamento. Nei paesi inglese è invece chiamato Crape myrtle o Mirto crespo, per la similitudine delle foglie a quelle del mirto e per l’increspatura dei suoi petali. Sarusuberi è il nome giapponese che sta per Monkey slide tree : albero sul quale anche una scimmia scivola per il suo tronco liscio. I fiori bellissimi e profumati, sbocciano durante l’estate in pannocchie piramidali con grappoli di fiori increspati con numerosi stami sporgenti. Le foglie sono piccole, coriacee a margine intero e glabre, ellittico lanceolate verdi d’estate e giallo rossicce in autunno. I frutti invece sono delle capsule, loculicide, inserite sull’asse dell’infiorescenza, che si aprono solo superiormente. Diversi sono gli ibridi che si differenziano per il colore dei fiori e le specie. Per la sua linea liscia e la consistenza del suo tronco scultoreo (il suo legno è forte e resistente è ricercato come il teak) è sicuramente tra gli alberi che più piacevolmente si lasciano toccare.
Curiosità
Le foglie della Lagesrtroemia speciosa, chiamata anche Pride of India o fiore della Regina (per la particolarità dei suoi fiori che si trasformano da rosa a purpurei nel corso della giornata), vengono da tempo utilizzate come potente ( e costoso) farmaco per il trattamento dell’obesità e delle condizioni ipoglicemiche come il diabete
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