giovedì 25 giugno 2020

Cifre e monogrammi

Durante la pandemia, chiusi in casa con pochissime uscite finalizzate solo alla spesa, il problema grosso, dato che stavamo bene di salute, era occupare il tempo. Sempre leggere era piacevole, ma troppo non si poteva fare. La televisione era inguardabile: o ti terrorizzava con la stima dei morti, o ti annoiava a morte con programmi inguardabili o film visti e rivisti. Allora, per caso, è tornato fuori il punto croce, grandissimo amore di qualche anno fa e abbandonato per la sovrabbondanza di manufatti a cui trovare uso e collocazione. Nelle chiacchiere su whatsapp, un'amica ha manifestato apprezzamento per una iniziale ricamata da Mianna, facendo velatamente capire che le sarebbe piaciuto averne una del genere. 




Mi sono subito offerta di ricamarla e così la passione è tornata bruciante quasi come in passato. 
Le cifre sono state il soggetto che ho sempre amato maggiormente ricamare e il vantaggio non secondario, è che il prodotto finito può essere regalato in giro evitando quindi l'intasamento di cassetti e pareti in casa propria. Chi riceve il dono, può buttalo nei suoi, di cassetti...

Graficamente belle, cifre e monogrammi si prestano per siglare una gran quantità di oggetti. 
Leggo qui: https://www.didatticarte.it/Blog/?p=1463        la storia del monogramma.

Pare che il monogramma abbia origini antiche; le prime apparizioni le ha fatte sulle monete greche del V sec. a.C. ad indicare il nome della città di appartenenza.







Con l’avvento del Cristianesimo si diffuse rapidamente il monogramma di Cristo formato dalla sovrapposizione delle due prime lettere (Χ = chi e ρ=rho) della voce greca Χριστός (cioè l’unto).
A volte accompagnato dai segni α (alfa) e ω (omega) ad indicare l’inizio e la fine di ogni cosa, il monogramma era nato per poter scrivere “in codice” il nome di Cristo durante le persecuzioni dei cristiani.
Successivamente fu adottato ufficialmente da Costantino, primo imperatore convertitosi al Cristianesimo, famoso per aver promulgato nel 313 l’Editto di Milano con il quale concedeva libertà di culto ai cittadini dell’impero.

Durante l’alto Medioevo i monogrammi compaiono spesso sui pulvini bizantini riportando il nome di colui che ha fatto erigere la chiesa (quello di Giustiniano è il primo a destra).


Molto diffuso era anche il coevo monogramma di Teodorico, inciso sia sulle monete che sui capitelli.





Ma il monogramma più famoso del Medioevo è senz’altro quello di Carlo Magno. Sintesi grafica del nome Karolus, il simbolo del grande imperatore si basa in modo evidente sulla croce (e non poteva essere altrimenti per il fondatore del Sacro Romano Impero).

Questo segno molto elegante ed equilibrato sarebbe stato usato dall’imperatore perché in realtà non sapeva scrivere (almeno così ci rivela Eginardo). Insomma, come un qualsiasi analfabeta si firmava con una croce!

Nella città tedesca di Aachen (l’antica Aquisgrana) si può trovare il monogramma di Carlo Magno applicato a delle placchette rotonde in ottone inserite nella pavimentazione delle aree pedonali che circondano l’antica Cappella palatina, oggi divenuta cattedrale.




Con l’avvento della stampa a caratteri mobili i primi tipografi useranno i loro monogrammi per “firmare” i vari prodotti editoriali.



Contemporaneamente alcuni artisti iniziavano a firmare le loro opere con un monogramma.

Uno dei più conosciuti è sicuramente quello del tedesco Albrecht Dürer (1471-1528), noto soprattutto per le sue splendide incisioni riconoscibili per la presenza di una A molto squadrata che contiene al suo interno una lettera D.




Nei secoli seguenti molti artisti cominciarono a firmare le proprie opere con il monogramma…





… e il monogramma comincia anche ad assumere lo stile del movimento di appartenenza dell’artista come nel caso dei membri della Secessione Viennese.




Come per l’ex-libris, anche il monogramma nasconde una personalità forte, che si impone sulle cose e che vuole fare di se stessa un marchio vivente.

Non a caso ai nostri giorni ci sono molte persone che si fanno ricamare sulle camicie le iniziali (a volte sotto forma di monogramma). 






Molti marchi del mondo della moda sono, appunto, dei monogrammi.
Questa scelta permette non solo di avere un logo semplice e riconoscibile, ma di far sì che, grazie alle iniziali, l’osservatore sappia abbinare immediatamente il monogramma all’azienda corrispondente.


In passato qualcosa avevo già ricamato












questa mi viene attribuita da un'amica, ma per la verità non ricordo di averla ricamata



Per ora non mi sono ancora cimentata nel ricamo dei monogrammi, sto ancora lavorando alle iniziali delle mie amiche, ma dopo di queste...perchè no?, ci voglio provare.




















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