mercoledì 17 giugno 2020

Bounty killer






Recentemente la televisione ha mandato in onda un enorme filone di film western, vecchi, nuovi, americani, italiani, belli, brutti...tanti, ma tanti. Mi sono fatta una cultura, anche se li sentivo solamente, perchè la mia postazione di ricamo è di fianco all'apparecchio tv, quindi sentivo i dialoghi senza vedere le immagini.
Ieri mi ha colpito la definizione bounty killer e, poichè non sapevo di che cosa si trattasse, mi sono documentata sull'enciclopedico wikipedia. 
Per la verità sono rimasta basita nello scoprire che questa è una professione tutt'ora in vigore...





Ma veniamo ai fatti:



Un cacciatore di taglie (in inglese bounty hunter) è una persona che svolge un'attività consistente nell'assicurazione di un soggetto all'autorità giudiziaria, finalizzata alla riscossione di una ricompensa detta taglia.

Un bounty killer è invece colui che elimina fisicamente la persona sulla quale la taglia è stata posta. Non è la stessa cosa di un killer su commissione poiché la ricompensa, in questo caso, è finanziata dalla legge.

In alcuni stati del mondo è una professione a tutti gli effetti, in quanto prevista e disciplinata dalla legge; attualmente è regolamentata solo negli Stati Uniti d'America  e nelle Filippine.




Ai cacciatori di taglie la legge affidava la cattura dei wanted, e cioè dei ricercati che erano sfuggiti alle maglie della giustizia senza aver espiato le loro colpe. I Bounty Hunters erano uomini pagati dallo Stato per ammazzare delinquenti che lo stesso Stato, per sua inefficienza, non era in grado d'incarcerare. Nonostante che i bounty-hunters avessero la possibilità di scegliere se prendere il loro uomo "vivo o morto" (il dead or alive degli avvisi sulla taglia), era quasi scontato propendere per la seconda ipotesi, perché un cadavere dà sicuramente meno problemi di trasporto e, in ogni caso, cessa per sempre di costituire un pericolo. Chi si dedicava a questo mestiere, se sopravviveva, era sicuro di poter racimolare una certa cifra. Questa attività fu particolarmente comune nell'America del XIX secolo, ma sembra essere stata praticata in tutto il mondo.



Negli Stati Uniti d'America è una professione regolamentata da una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti d'America del 1873, la Taylor V. Taintor. 
I cacciatori possono anche lavorare per i garanti per le cauzioni (i cosiddetti bail bondsmen), questi ultimi possono ingaggiarli al fine di recuperare la cauzione versata in attesa che un imputato si presenti in un processo.
Ogni stato ha la sua regolamentazione particolare di questa legge.



I garanti per le cauzioni sono agenzie che, a fronte di pegni e forti interessi, pagano le cauzioni ai prigionieri (esclusi assassini, pericoli per la società e stranieri). Quando qualcuno di questi scappa senza pagare la somma anticipatagli, i cacciatori si mettono in azione, con il permesso di arrestare gli inquisiti facendo ricorso ad ogni mezzo disponibile. Il loro guadagno è il 10% della cauzione. A partire dal 2000 l'utilizzo di tali figure ha avuto una grande diffusione, soprattutto in tema di lotta all'evasione fiscale, dietro pagamento di un compenso che varia dal 15% al 30% per le somme effettivamente recuperate dal fisco grazie alla loro denuncia all' IRS (l'agenzia governativa USA che si occupa della riscossione delle imposte), per ogni singolo caso. 




Nei film western il cacciatore di taglie si identificava con la figura del bounty killer, più volte tratteggiata nel genere, che lo presenta come eroe romantico, o come mercenario ben armato e pericoloso, che inseguiva e catturava (e spesso uccideva) chiunque avesse una taglia (in lingua inglese bounty) sulla propria testa.
 Il principio del "vivo o morto" (dead or alive nell'originale inglese) fa sì che il compenso della taglia sia versabile non tanto all'avvenuto arresto del ricercato (vivo), quanto alla generica eliminazione del problema sociale che esso rappresenta, venendo a rendere inconsistente il fondamentale principio della presunzione di innocenza. 




La professione di cacciatore di taglie ricorre di frequente anche nel franchise di Guerre Stellari e in altri film moderni dove, di solito, il clima è sentimental-ironico-avventuroso.


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