martedì 14 aprile 2015

I mancini


Qualche giorno fa è stata celebrata la giornata mondiale dei mancini: un bel passo avanti da quando la sinistra era considerata la mano del diavolo e si tormentavano i bambini mancini per obbligarli ad usare la destra!
 Il mancinismo è la predominanza di una parte del cervello sull'altra: il cervello è diviso in due metà o emisferi ed è incrociato cosicché il lato sinistro del cervello controlla la parte destra del corpo e l’emisfero destro controlla la parte sinistra del corpo.





La parte destra controlla anche le emozioni, la creatività, la consapevolezza spaziale e l’immaginazione.

Nella prima infanzia, nel cervello umano avviene una specializzazione funzionale dei due emisferi cerebrali. Questo processo viene chiamato lateralizzazione ed avviene dopo i 36 mesi: inizia con lo sviluppo del linguaggio e si conclude verso i 3–4 anni. Le cause della diversa lateralizzazione non sono ancora state chiarite; è comunque accertato che l'ereditarietà è un fattore determinante nel mancinismo, sebbene non dominante. Ciò vuol dire che non necessariamente da due genitori mancini nascerà un figlio mancino, ma la caratteristica potrà essere ricorrente nelle generazioni successive.
Che cosa comporta l'essere mancini in un mondo a maggioranza destrimane? Un bel po' di scomodità!
Se un destro non ha mai provato a scrivere, a utilizzare una forbice o un apriscatole o anche solo ad aprire una porta con la mano sinistra non può capire: la vita dei mancini, costretti a vivere in un mondo progettato per i destrimani, è piuttosto complessa, almeno dal punto di vista pratico.
Eppure la scienza ha ormai ampiamente confermato che essere mancini, neurologicamente parlando, ha numerosi vantaggi; una maggior creatività, un pensiero più veloce e una miglior predisposizione a risolvere i problemi.

Come ho detto sopra, fin dai tempi antichi la mano sinistra era considerata la mano del diavolo presso tutti i popoli, tranne gli Inca, che erano una delle poche razze a considerare il mancinismo una fortuna.
Rimangono da quel passato delle espressioni che confermano questa connotazione negativa: nato sul lato sinistro del letto, alzarsi col piede sinistro, un tiro mancino, uno sguardo sinistro.
In inglese destro si dice right, come giusto, in francese gauche, sinistra, significa anche goffo, sgraziato, in spagnolo essere intelligente si dice: non essere mancino.

Oggi le cose sono fortunatamente cambiate: si costruiscono oggetti apposta per i mancini e si ritiene che essere mancini sia sinonimo di genialità o comunque che siano  più portati per le arti e lo sport. In effetti, ecco una carrellata di mancini eccezionali in vari campi:

Jobs

Paul Mc Cartney

Mozart

Charlie Chaplin

Raffaello Sanzio

Picasso

Michelangelo


Leonardo

Bill Gates

Napoleone

Einstein

Marylin

Andre Agassi

Alessandro Magno



Mark Twain

Carlo Magno

Emanuel Kant

Gandhi
Andersen



E chissà quanti altri......



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