sabato 27 aprile 2013

Glicine 2




Il nome scientifico è wisteria, detto comunemente glicine in onore del grande antropologo Kaspar Wistar. I tedeschi ne hanno coniato uno nuovo molto bello 'Blauregen' che significa 'Pioggia blu' e quindi siamo ritornati quasi all'origine, poichè i cinesi il glicine lo chiamano Zi Teng che significa 'Vite blu'. 





Una leggenda di origine piemontese narra di una giovine di nome Glicine, che faceva la pastorella. Questa fanciulla era disperata per il suo aspetto fisico, si sentiva brutta. Un giorno, persa nella disperazione, pianse sola nel bel mezzo di un prato; ad un certo punto le sue lacrime si tramutarono in una meravigliosa pianta di Glicine con un'inebriante fioritura. 






Questa pianta è il simbolo primaverile, la sensualità della giovinezza. E' considerata l'essenza astrale del segno dei pesci. Per le persone di questo segno sarebbe uno stimolo che riattiva il flusso delle idee. E' considerato un talismano contro le calamità, un filo magico che ispira le sensazioni più sublimi. Nel vocabolario dei fiori trasmette il messaggio di Riconoscenza o Amicizia.




LINGUAGGIO DEL FIORE:
Paziente attesa dell'amore (la pianta impiega anni a dar fiori), dolci sentimenti (glicine deriva dal greco glukos, dolce), tenera amicizia.


SIGNIFICATI:
tenera amicizia, paziente attesa dell'amore, dolci fantasie, aspettative, incontro da batticuore, presentazione che fa sognare, sensualità ancora in boccio, gratitudine. Una persona gentile, tenera e paziente.






Il glicine dai fiori profumati è uno degli esempi più originali di vite rampicante legnosa. Si sviluppa accrescendosi rapidamente con un costante movimento a spirale in senso orario o antiorario e, in questo, rappresenta la coscienza dell’uomo che si espande dai centri vitali dell’interiorità per estendersi a influenzare il mondo esterno. Rimane evidente ogni movimento che il glicine compie spontaneamente attorno a qualunque sostegno trovi a disposizione e, per questo suo comportamento è stato assunto a simbolo del gioco e dell’avventura nell'arte cinese. L'antica arte geomantica taoista Feng Shui considera i grappoli penduli a cono dei fiori di glicine come l’equivalente dell’inchino o dell’inginocchiarsi in segno di onore e di rispetto.


  
Il glicine può diffondersi in modo quasi invasivo e diventare così distruttivo fino ad abbattere edifici e tralicci con il gravare del suo peso. Esemplare è il caso di una pianta di glicine che cresce a Sierra Madre, in California, nominata dal Guinness dei primati mondiali come quella con più fiori: al culmine della fioritura ne porta 1,5 milioni del peso di 250 tonnellate. Menzionata come una delle sette meraviglie vegetali esistenti a livello globale, è festeggiata ogni anno con un Festival del Glicine dal 1918.





La natura del glicine di avvilupparsi al sostegno con vigore e di propagarsi a ritmo impressionante e quasi invasivo, è interpretata dalla florigrafia (o linguaggio dei fiori) utilizzata in epoca vittoriana (1837-1901) come un monito contro l'amore ossessivo o troppo passionale, di dipendenza esagerata dall’altro, che può diventare appunto troppo soffocante. Ma il glicine rappresenta anche la longevità e l’essenza dell’immortalità per la sua resistenza da record che arriva a superare il secolo segnando, con il suo invecchiare, il passaggio generazionale in numerose famiglie.





Il glicine ha un rilevante significato simbolico nel buddismo Jodo Shinshu (o Buddhism Shin) fondato dal monaco Shinran (1173-1263) nel 1224 e pertanto è inserito nei suoi templi. I grappoli che pendono verso il basso in piena fioritura e i rami di questa vite sembrano abbassare il capo in segno di umiltà, sincero rispetto, supplica garbata e riflessione religiosa in riferimento a Buddha, così come l’uomo ha bisogno di pace e di tranquillità per raccogliersi e onorare l'entità divina. Il fiore del glicine diventa il simbolo della luminosità e della caducità dell’esistenza: tutto muta continuamente, in ogni momento, con il trascorrere del tempo, compresa appunto la vita stessa, quindi si dovrebbe apprezzare appieno l'eternità in ogni istante. Questo insegna che un essere umano non deve cadere nell’arroganza per emergere, ma piuttosto provare e dimostrare gratitudine.





Curiosità sull'avvolgimento

Perché il glicine della Cina (Wisteria sinensis) ha i rami che si avvolgono da sinistra a destra in senso contrario alle lancette dell'orologio e il glicine del Giappone (Wisteria floribunda) si avvolge invece all'inverso da destra a sinistra?
Si deve sapere che tutti i rampicanti che sono originari dell'emisfero boreale (nord) si avvolgono in senso antiorario e tutti quelli che sono originari dell'emisfero australe (sud) si avvolgono in senso orario. È lo stesso senso di rotazione che ha l'acqua quando si apre il tappo di una vasca. Al nord gira in senso antiorario e al sud in senso orario. Questo fenomeno è causato dalla rotazione terrestre.
Ma il Giappone si trova nell'emisfero nord fra il 30° e il 45° parallelo e allora perché i glicini giapponesi si avvolgono in senso orario? Perché il Giappone, qualche milione di anni fa si trovava nell'emisfero sud poi come una zattera ha navigato sulla crosta terrestre verso nord alla velocità di qualche centimetro all'anno senza mai inabissarsi nell'oceano attraversando zone tropicali e subtropicali per arrivare adesso in una zona temperata. Il percorso è stato cosi lento che ha dato tempo alle piante di adattarsi via via alle diverse condizioni di clima.
Questo spiega la grande diversità che c'è nella flora spontanea giapponese rispetto alle vicine Corea e Cina. E spiega anche i tanti terremoti che ci sono in quella terra dato che la lunga marcia continua tutt'oggi. E i glicini? Nel loro DNA c'è evidentemente marcato di avvolgersi in senso orario e continuano a farlo anche se da tanto tempo si trovano nell'emisfero nord.



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