giovedì 27 luglio 2017

Tatuaggi

Il tatuaggio è diventato ormai quasi obbligatorio, non si vede in giro una persona, oltre i 15 e sotto i 40 anni che non abbia almeno un piccolo disegno sulla pelle. Fino a pochi anni fa, invece, il tatuaggio era una stravaganza eccezionale. Eppure questa non è un'invenzione dell'ultima ora perchè la sua storia è molto lunga e densa di significati molto più profondi di quanto lo siano al giorno d'oggi.

Il tatuaggio è stato impiegato presso moltissime culture, sia antiche che contemporanee, accompagnando l'uomo per gran parte della sua esistenza; a seconda degli ambiti in cui esso è radicato, ha potuto rappresentare sia una sorta di carta d'identità dell'individuo, che un rito di passaggio, ad esempio, all'età adulta.


Per quanto riguarda la storia del tatuaggio, rimando a wikipedia, dove c'è materiale abbastanza per farsi una cultura.

I tatuaggi possono essere di vario tipo:
- tatuaggio all'henné, è un tatuaggio non permanente, caratterizzato dall'applicazione di un impasto sulla pelle;
- tatuaggio solare, caratterizzato dall'applicazione di una sostanza foto-impermeabile, in modo che durante l'abbronzatura tale prodotto una volta rimosso lasci la pelle più chiara, formando un disegno chiaro;
- tatuaggio ad ago, questa è la forma più conosciuta, dove tramite un ago si introduce dell'inchiostro nella pelle, come risultato si ha un disegno che a seconda della miscela può essere permanente o temporaneo.
Ecco il pensiero di un amante del tatuaggio:
http://simbolisignificato.it/tattoo ( qui trovate anche un bell'elenco di disegni con relativi simboli spirituali):
"Per alcune persone ci sono alcuni simboli o concetti simbolici che sono degni di entrare a far parte della propria esistenza, tatuaggi che possono aiutarci a immergerci nella nostra essenza spirituale o nel nostro Io integrando le varie sfaccettature di noi stessi.
Il processo di "costruzione" di un tatuaggio è un rituale, che va pensato e sentito molto prima di metterlo in pratica sul proprio corpo e non solo perchè rappresenta una azione che non si può cancellare (al di là dei sistemi chirurgici che possono esistere), nel momento che eseguiamo un tatuaggio sulla nostra pelle stiamo incidendo la nostra anima non solo il nostro corpo, con quel simbolo che abbiamo scelto. Il tatuaggio è una esperienza non solo fisica, per via del dolore, ma anche emotiva quasi un atto liberatorio di qualcosa che riesce a trovare uno sbocco al di fuori del nostro essere dopo anni di prigionia."

Anche in questa pagina:http://tatuaggisulweb.it/guida/tatuaggi-tribali-piu-belli-significato/ potete trovare una storia interessante dei tatuaggi, soprattutto di quelli tribali e un esempio di che cosa ogni disegno voglia rappresentare.

Io, essendo ignorante in materia, mi limito a proporre qualche immagine e ad esprimere il mio parere: mi piacciono i disegni piuttosto piccoli, perchè mi pare che quelli che ricoprono tutta una zona del corpo, impediscano una visione perfetta del tatuaggio stesso. Come sempre, non amo l'esagerazione, ma ognuno è libero, certo, di pensare quello che vuole.































1 commento:

  1. io sono parecchio tatuata ed amo i tatuaggi in genere... senza preclusione

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