sabato 27 febbraio 2016

La Valle della morte

Oggi tutti i notiziari, i giornali, gli utenti del web riportano la notizia




La Valle della morte è in fiore!!! Non succedeva dal 2005 .

Di solito quando si parla della Valle della Morte,  the Death Valley, corrono un po' di brividi per la schiena...

Ho trovato in rete questo interessante racconto:

"Nel 1848  nei pressi di Sacramento in California fu trovato l'oro. Nel giro di un anno 80.000 cercatori accorsero in massa nella zona, sperando di fare fortuna. Il 25 dicembre 1849, un gruppo che faceva parte di una carovana di cento carri proveniente da Salt Lake City e che viaggiava verso ovest entrò in quella che ora è conosciuta come Death Valley, o Valle della Morte. Sperava che questa depressione arida vicina al confine tra California e Nevada fosse una scorciatoia.



 In quel periodo dell'anno nella valle faceva fresco, ma il terreno era impervio.Il gruppo si divise in gruppi più piccoli e ognuno prese una strada diversa.Uno di questi, in cui c'erano donne e bambini,cercò invano di uscire dalla valle oltrepassando i monti a ovest. Esausti e a corto di provviste, gli sventurati si accamparono nei pressi di una sorgente vicino all'attuale Furnace Creek, poi si spostarono vicino ad una pozza d'acqua che fu chiamata in seguito Bennett's Well. Da lì due ragazzi di 20 anni,William Manly e John Rogers, andarono in cerca di aiuto.Il resto del gruppo rimase ad attenderli.

Manly e Rogers credevano di poter raggiungere Los Angeles in pochi giorni.Non immaginavano che la città si trovasse a circa  300  chilometri in direzione sud-ovest. Dopo aver camminato per quasi due settimane arrivarono nella San Fernando Valley, a nord della città omonima.Lì si procurarono i rifornimenti e tornarono indietro senza perdere tempo.
Quando 25 giorni dopo tornaroni all'accampamento non c'erano segni di vita.Manly sparò in aria e un uomo fece capolino da sotto un carro.In seguito Manley scrisse "Levò le braccia al cielo e gridò : sono tornati, sono tornati!" Vennero fuori anche  altri, così commossi che non riuscivano a parlare. Grazie a Manly e Rogers tutto il gruppo sopravvisse, a parte un uomo che aveva lasciato il campo nel tentativo  di uscire da solo dalla valle.
Si racconta che, mentre i sopravvissuti se ne andavano , una donna si sia voltata indietro e abbia detto : "Addio valle della morte!" e da qui prese il nome questo luogo.





La Death Valley,lunga circa 225 chilometri e larga fra gli 8 e i 24,è il luogo più arido, più basso e più caldo del Nordamerica.La temperatura dell'aria a Furnace Creek è arrivata anche a 57°C, mentre il suolo ha raggiunto la temperatura rovente di 94° C, 6 gradi in meno del punto di ebollizione dell'acqua al livello del mare.

 La media delle precipitazioni è inferiore a 50 millimetri annui,ma in alcuni anni non piove affatto.La massima depressione di tutto l'emisfero occidentale,situata a 86 metri sotto il livello del mare,si trova in questa valle, nei pressi di uno stagno salato a Badwater.Solo a 140 chilometri svetta il monte Whitney che,  con i suoi 4.418 metri, è la cima più alta degli Stati Uniti esclusa l'Alaska.

 Nel 1850 furono rinvenute piccole quantità d'oro nella valle, a Salt Spring.I cercatori inoltre trovarono nella zona argento,rame e piombo. In tutta la valle spuntarono come funghi centri minerari a cui vennero dati nomi dal significato fantasioso, come "acqua verde" e "rana-toro".Quando però i minerali si esaurirono, questi centri che si erano sviluppati rapidamente divennero città fantasma.

 Dal 1880, comunque, la Death Valley conobbe il periodo minerario più prospero della sua storia grazie al fatto che vi fu trovato il borace,un minerale di colore biancastro impiegato nella preparazione del sapone e di altri prodotti.Fino al 1888 carovane composte da due carri di 5 metri di lunghezza ciascuno, carichi di borace e tirati da 18 muli e 2 cavalli, compivano il percorso estenuante di 270 chilometri fino a Mojave.Ma nel periodo fra giugno e settembre non veniva trasportato nessun carico: il calore era troppo intenso sia per gli uomini che per gli animali.

Nel 1933 la Death Valley fu dichiarata monumento nazionale. I suoi confini vennero gradualmente estesi fino a comprendere 1,3 milioni di ettari. Nel 1994 questa zona divenne la Death Valley National Park, il più grande parco nazionale degli Stati Uniti continentali.



E' ovvio che molti pensino che la Death Valley sia priva di vita. Ma non è così.Ci sono centinaia di specie di animali di passo o stanziali,molti dei quali, visto il caldo, sono notturni e nella valle crescono più di mille varietà di piante. Gli indiani shoshone che vivono qui da più di mille anni ricavano dalle piante locali cibo e materie prime per la realizzazione di utensili.

Di tanto in tanto la Death Valley si copre di fiori selvatici regalando uno spettacolo favoloso. I fiori sbocciano da un'infinità di semi rimasti quiescenti nel terreno, a volte per decenni, in attesa che ci siano la pioggia e la temperatura giuste per farli germogliare.




Durante l'inverno 2004-2005 le precipitazioni nella Death Valley hanno raggiunto livelli mai registrati e di conseguenza c'è stata un'esplosione di oltre 50 tipi di fiori selvatici."
Lo stesso fenomemo si sta manifestando ora grazie alla presenza del nino.
Fortunati quelli che potranno godere dello spettacolo con i loro occhi!!


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